Codice Civile art. 516 - Termine per l'esercizio del diritto alla separazione.

Inquadramento

La disposizione in commento fissa per l'esercizio del diritto alla separazione il termine di tre mesi dall'apertura della successione. Si tratta di termine di decadenza, sottoposto alla disciplina di cui agli artt. 2964 ss., e dunque non suscettibile di interruzione o sospensione (Ferri, in Comm. S.B. 1968, 51; Grosso-Burdese, in Tr. Vas. 1977, 545; Prestipino, in Comm. De M. 1981, 399).

Anche in giurisprudenza si afferma che il termine per richiedere la separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede, a norma dell'art. 516, è un termine di decadenza — e come tale di natura perentoria — della durata di tre mesi, che inizia a decorrere dal momento dell'apertura della successione, e non dal momento della conoscenza della morte del de cuius, né tanto meno dal momento dell'iscrizione del credito o del legato al competente ufficio delle ipoteche, adempimento necessario, ai sensi dell'art. 518, per esercitare il diritto alla separazione riguardo agli immobili e agli altri beni suscettibili di iscrizione ipotecaria (Cass. n. 3546/2004).

L'esercizio del diritto è regolato dai successivi artt. 517 e 518: per i beni mobili occorre l'apposito ricorso al tribunale; per i beni immobili occorre l'iscrizione nei registri immobiliari.

Bibliografia

:Azzariti G., Le successioni e le donazioni, Napoli, 1990; Bianca C.M., Diritto civile, II, Milano, 1998; Capozzi, Successioni e donazioni, Milano, 1984; Ferrari, Separazione beni del defunto, in Enc. dir., XLI, 1989; Funaioli, Sulla separazione dei beni ereditari, Siena, 1948; Messineo, Manuale di diritto civile e commerciale, II, Milano, 1967.