Codice Civile art. 581 - Concorso del coniuge con i figli (1).Concorso del coniuge con i figli (1). [I]. Quando con il coniuge concorrono figli (2), il coniuge ha diritto alla metà dell'eredità, se alla successione concorre un solo figlio, e ad un terzo negli altri casi. (1) Articolo così sostituito dall'art. 189 l. 19 maggio 1975, n. 151. (2) L'art. 80, d.lg. 28 dicembre 2013, n. 154, ha soppresso le parole: «legittimi o figli naturali, o figli legittimi e naturali». Ai sensi dell’art. 108, d.lg. n. 154 del 2013, la modifica è entrata in vigore a partire dal 7 febbraio 2014. InquadramentoLa disposizione in commento regola il caso del concorso, nella successione legittima, del coniuge con i discendenti. Il coniuge ha diritto ad una quota in piena proprietà che è pari alla metà dell'eredità, se alla successione concorre un solo figlio, e ad un terzo negli altri casi. L'applicazione della disposizione presuppone l'esistenza del rapporto di coniugio sicché, alla data di apertura della successione, non deve essere passata in giudicato la sentenza di nullità, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio: al riguardo è sufficiente rinviare al commento all'art. 540, cui si rimanda anche per l'incidenza sul calcolo delle quote del diritto di abitazione spettante al coniuge (v. Cass. S.U., n. 4847/2013). Per il calcolo della quota spettante, nel concorso tra coniuge e figli occorre rammentare l'obbligo di reciproca collazione ex art. 737, con la conseguenza che la massa da dividere coincide con il relictum aumentato di tutte le liberalità in favore dei coeredi tenuti a conferire. BibliografiaBianca, Diritto Civile, 2, in La famiglia Le successioni, Milano, 2005; Capozzi, Successioni e donazioni, I, Milano, 2009. |