Codice Civile art. 667 - Accessioni della cosa legata.

Mauro Di Marzio

Accessioni della cosa legata.

[I]. La cosa legata, con tutte le sue pertinenze [817-819], deve essere prestata al legatario nello stato in cui si trova al tempo della morte del testatore.

[II]. Se è stato legato un fondo, sono comprese nel legato anche le costruzioni fatte nel fondo, sia che esistessero già al tempo della confezione del testamento, sia che non esistessero, salva in ogni caso l'applicabilità del secondo comma dell'articolo 686.

[III]. Se il fondo legato è stato accresciuto con acquisti posteriori, questi sono dovuti al legatario, purché siano contigui al fondo e costituiscano con esso una unità economica.

Inquadramento

L'onerato deve consegnare la cosa legata al legatario con tutte le sue pertinenze, nello stato in cui si trova al momento della morte del testatore: il legatario ha perciò diritto alla consegna della cosa con i miglioramenti e le addizioni aggiunte a tal momento. Occorre tuttavia che miglioramenti e addizioni, operate dal testatore, non abbiano determinato la radicale immutazione della cosa, nel qual caso trova applicazione la previsione dell'art. 686 secondo cui deve intendersi revocato il legato se il testatore ha trasformato la cosa legata in un'altra, in guisa che quella abbia perduto la precedente forma e la primitiva denominazione.

Si sottolinea in dottrina che, se miglioramenti e addizioni sono stati realizzati dall'onerato dopo l'apertura della successione, egli ha diritto alle eventuali indennità previste dagli artt. 936 e 1140 (Azzariti, 529).

Insieme alla cosa legata, il legatario ha diritto alle pertinenze, ossia le cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di altra cosa secondo la previsione dell'art. 817, sempre che il rapporto di pertinenzialità non sia escluso ai sensi dell'art. 818.

Dal principio secondo cui il legatario ha diritto alla consegna della cosa legata nello stato in cui si trova al momento dell'apertura della successione discende che egli ha altresì diritto alle eventuali accessioni (art. 934). Ciò sempre che le accessioni non determina l'applicazione del già richiamato art. 686, nella parte in cui disciplina la revoca del legato per effetto della trasformazione della cosa.

Bibliografia

Azzariti, Le successioni e le donazioni, Napoli, 1990; Bonilini, Il legato, in Trattato delle successioni e delle donazioni, II, Milano, 2010; Capozzi, Successioni e donazioni, II, Milano, 1982; Caramazza, Delle successioni testamentarie, in Comm. cod. civ., diretto da De Martino, Roma, 1982;Cicu, Il testamento, Milano 1969; Gangi, La successione testamentaria, II, Milano, 1964; Genghini e Carbone, Le successioni per causa di morte, II, Padova, 2012; Giordano Mondello, Legato (dir. civ.), in Enc. dir., XXIII, Milano 1973, 719; Lops, Il legato, Trattato breve delle successioni e donazioni, diretto da Rescigno e coordinato da Ieva, I, Padova, 2010; Pugliatti, Delle successioni, Comm. D'Amelio-Finzi, Firenze, 1941.

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