Codice Civile art. 785 - Donazione in riguardo di matrimonio.

Giusi Ianni

Donazione in riguardo di matrimonio.

[I]. La donazione fatta in riguardo di un determinato futuro matrimonio [165, 166, 774], sia dagli sposi tra loro, sia da altri a favore di uno o di entrambi gli sposi o dei figli nascituri da questi, si perfeziona senza bisogno che sia accettata [167 2], ma non produce effetto finché non segua il matrimonio [774, 777, 805].

[II]. L'annullamento del matrimonio [117 ss.] importa la nullità della donazione. Restano tuttavia salvi i diritti acquistati dai terzi di buona fede tra il giorno del matrimonio e il passaggio in giudicato della sentenza che dichiara la nullità del matrimonio. Il coniuge di buona fede [128] non è tenuto a restituire i frutti percepiti anteriormente alla domanda di annullamento del matrimonio [1148].

[III]. La donazione in favore di figli nascituri [784] rimane efficace per i figli rispetto ai quali si verificano gli effetti del matrimonio putativo [128].

Inquadramento

La norma detta una disciplina peculiare per la c.d. donazione obnuziale, cioè la donazione fatta in riguardo di un determinato futuro matrimonio, dagli sposi tra loro oppure da altri a favore di uno o di entrambi gli sposi o dei figli nascituri da questi. La peculiarità, in particolare, sta nel fatto che tale figura di donazione si perfeziona senza bisogno di accettazione, ma non produce effetto finché non segua il matrimonio.

La donazione obnuziale

Secondo la giurisprudenza di legittimità, la donazione obnuziale è un negozio formale e tipico caratterizzato dall'espressa menzione nell'atto pubblico delle finalità dell'attribuzione patrimoniale, eseguita da uno degli sposi o da un terzo in riguardo di un futuro, «determinato», matrimonio (Cass. n. 15873/2006). Non è, invece, sufficiente la generica prospettiva delle nozze (Cass. n. 5410/1989), che fa ricorrere la diversa figura della donazione sottoposta alla condizione sospensiva di contrarre un futuro matrimonio, non soggetta alla disciplina di cui all'art. 785. La fattispecie è ritenuta incompatibile con la donazione indiretta (Cass. n. 14203/2017).

Appare controversa in dottrina la natura giuridica della donazione obnuziale: secondo alcuni autori, infatti, trattasi di un negozio unilaterale, come ricavabile dalla non necessarietà dell'accettazione per il perfezionamento della fattispecie. Secondo altri autori, di contro, anche la donazione obnuziale avrebbe natura contrattuale, ben potendo anche un contratto concludersi per effetto della proposta del donante, cui non segua il rifiuto da parte del donatario, ai sensi dell'art. 1333 (Carnevali, in Tr. Res., 1997, 569).

Secondo la giurisprudenza di legittimità la donazione obnuziale è negozio unilaterale (Cass. n. 1967/2007).

L'annullamento del matrimonio in vista del quale la donazione è fatta

Nella donazione obnuziale, l'attribuzione patrimoniale è collegata geneticamente e funzionalmente con il matrimonio in vista del quale l'attribuzione medesima è fatta, del quale la donazione segue le sorti, nel senso che tanto se questo non venga celebrato, tanto se venga annullato, l'attribuzione è nulla ed il donante è ripristinato nella titolarità del bene donato, come se questo non fosse stato mai trasferito (Cass. n. 945/1973). Restano salvi, tuttavia, i diritti acquistati dai terzi di buona fede tra il giorno del matrimonio e il passaggio in giudicato della sentenza che dichiara la nullità del matrimonio e il coniuge di buona fede non è tenuto a restituire i frutti percepiti anteriormente alla domanda di annullamento del matrimonio. Restano salvi, inoltre, gli effetti della donazione in favore dei figli nascituri, qualora questi ultimi siano stati i destinatari dell'attribuzione e nei loro confronti si producano gli effetti del matrimonio putativo.

L'art. 785 nulla prevede per il caso di scioglimento del matrimonio o cessazione dei suoi effetti civili, sicché deve escludersi che in questi casi si determini la nullità della donazione obnuziale, salvo che lo stesso donante abbia posto il divorzio quale condizione risolutiva dell'attribuzione (Bonilini, Manuale di diritto ereditario e delle donazioni, Torino, 2010, 385-386).

Secondo la giurisprudenza di legittimità l'art. 785 non trova applicazione per il caso del divorzio poiché questo non elide in vincolo coniugale per vizi inerenti al suo momento genetico, ma ne presuppone la validità, limitandosi a rimuoverne gli effetti per vicende sopravvenute ed a partire dalla relativa pronuncia, e, quindi, lascia integra la situazione che ha costituito motivo e condizioni di quelle donazioni (Cass. n. 11370/1991).

Irrilevante è, infine, la separazione personale che non comporta scioglimento del vincolo coniugale.

Bibliografia

Azzariti, Le successioni e le donazioni, Napoli, 1990, 853 ss.; Capozzi, Successioni e donazioni, Milano, 2015, 1505 ss.

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