Codice Civile art. 797 - Garanzia per evizione.Garanzia per evizione. [I]. Il donante è tenuto a garanzia verso il donatario, per l'evizione che questi può soffrire delle cose donate [1483 ss.], nei casi seguenti: 1) se ha espressamente promesso la garanzia; 2) se l'evizione dipende dal dolo o dal fatto personale di lui; 3) se si tratta di donazione che impone oneri al donatario [793], o di donazione rimuneratoria [770], nei quali casi la garanzia è dovuta fino alla concorrenza dell'ammontare degli oneri o dell'entità delle prestazioni ricevute dal donante. InquadramentoIl donante non è tenuto a garantire il donatario contro l'evizione del bene donato, se non nei casi espressamente previsti dall'art. 797. Tale limitazione della responsabilità del donante — rispetto a quanto previsto in generale per gli altri contratti — si giustifica con il carattere di liberalità della donazione, quale atto di disposizione a titolo gratuito. La garanzia per evizioneIl donante è tenuto alla garanzia per evizione: 1) se ha espressamente promesso la garanzia (l'impegno pattizio alla garanzia, in particolare, deve essere esplicito e non può ricavarsi implicitamente dal tenore del contratto di donazione. Si ammette, invece, che esso sia contenuto in atto separato dal contratto, purché avente la medesima forma dell'atto pubblico); 2) se l'evizione dipende dal dolo o dal fatto personale del medesimo donante (che abbia taciuto intenzionalmente l'altruità della cosa o abbia causato l'evizione con un proprio comportamento posteriore alla donazione); 3) se si tratta di donazione modale o remuneratoria, casi nei quali la garanzia è dovuta fino alla concorrenza dell'ammontare degli oneri o dell'entità delle prestazioni ricevute dal donante (la ratio di tale previsione viene individuata nel fatto che tali figure di donazione postulano una prestazione imposta al donatario — nel caso della donazione modale — o una prestazione già resa in favore del donante, per riconoscenza rispetto alla quale viene fatta la donazione rimuneratoria, sicché l'evizione, in mancanza di garanzia, determinerebbe l'impoverimento del donatario). Subita l'evizione, sulla base della disciplina generale di cui all'art. 1483, il donatario ha diritto ad ottenere dal donante il valore del bene evitto e dei frutti restituiti, nonché il rimborso delle spese sostenute. BibliografiaAzzariti, Le successioni e le donazioni, Napoli, 1990, 853 ss.; Capozzi, Successioni e donazioni, Milano, 2015, 1505 ss. |