Codice Civile art. 983 - Accessioni.Accessioni. [I]. L'usufrutto si estende a tutte le accessioni della cosa [817 ss., 934 ss.]. [II]. Se il proprietario dopo l'inizio dell'usufrutto, con il consenso dell'usufruttuario, ha fatto nel fondo costruzioni o piantagioni, l'usufruttuario è tenuto a corrispondere gli interessi [1284] sulle somme impiegate. La norma si applica anche nel caso in cui le costruzioni o piantagioni sono state fatte per disposizione della pubblica autorità. InquadramentoLa norma in commento stabilisce che l'usufrutto si estende a tutte le accessioni della cosa. L'art. 983 prevede, inoltre, che, se il proprietario dopo l'inizio dell'usufrutto, con il consenso dell'usufruttuario, ha fatto nel fondo costruzioni o piantagioni, l'usufruttuario è tenuto a corrispondere gli interessi sulle somme impiegate, aggiungendo che la norma trova applicazione anche nel caso in cui le costruzioni o piantagioni sono state fatte per disposizione della pubblica autorità. È controverso se analogo diritto spetti anche al proprietario che abbia eseguito tali opere in mancanza del consenso dell'usufruttuario (o di una disposizione della pubblica autorità). Premesso che le stesse sono consentite nei limiti in cui non diminuiscano la capacità produttiva del fondo e non pregiudichino la facoltà di godimento dell'usufruttuario, alcuni propendono per la soluzione affermativa — applicando in via analogica l'art. 936, comma 4 — nel caso in cui il proprietario abbia compiuto le opere predette in buona fede, e cioè ignorando l'esistenza del diritto di usufrutto (De Martino, in Comm. S.B. 1978, 193). Peraltro, l'inadempimento dell'obbligazione di corrispondere al proprietario gli interessi sulle somme impiegate non incide sulla facoltà di godimento delle nuove opere, trattandosi di un'obbligazione di carattere personale. In proposito, la giurisprudenza ha puntualizzato che la legittimazione passiva in ordine all'azione di riduzione in pristino conseguente all'esecuzione, su immobile concesso in usufrutto, di opere edilizie illegittime, perché realizzate in violazione delle distante legali, spetta al nudo proprietario, potendosi riconoscere all'usufruttuario il solo interesse a spiegare nel giudizio intervento volontario ad adiuvandum, ai sensi dell'art. 105, comma 2, c.p.c., volto a sostenere le ragioni del nudo proprietario alla conservazione del suo immobile, anche quando le opere realizzate a distanza illegittima abbiano riguardato sopravvenute accessioni sulle quali si sia esteso il godimento spettante all'usufruttuario in conformità dell'art. 983 (Cass. II, n. 8008/2011; Cass. II, n. 5900/2010). BibliografiaCaterina, Usufrutto e proprietà temporanea, in Riv. dir. civ. 1999, II, 715; De Cupis, Usufrutto, in Enc. dir., XLV, Milano, 1992; Di Bitonto, Usufrutto, in Enc. dir., XVI, Milano, 2008; Mazzon, Usufrutto, uso e abitazione, Padova, 2010; Musolino, L'usufrutto, Bologna, 2011; Plaia, Usufrutto, uso, abitazione, in Dig. civ., XIX, Torino, 1999; Ruscello, Origini ed evoluzione storica dell'usufrutto legale dei genitori, in Dir. fam. 2009, 1329. |