Codice Civile art. 984 - Frutti.

Alberto Celeste

Frutti.

[I]. I frutti naturali e i frutti civili spettano all'usufruttuario per la durata del suo diritto [820, 821].

[II]. Se il proprietario e l'usufruttuario si succedono nel godimento della cosa entro l'anno agrario o nel corso di un periodo produttivo di maggiore durata, l'insieme di tutti i frutti si ripartisce fra l'uno e l'altro in proporzione della durata del rispettivo diritto nel periodo stesso [150 trans.].

[III]. Le spese per la produzione e il raccolto sono a carico del proprietario e dell'usufruttuario nella proporzione indicata dal comma precedente ed entro i limiti del valore dei frutti [821 2].

Inquadramento

La norma in commento prevede che i frutti naturali e i frutti civili spettano all'usufruttuario per la durata del suo diritto. Il codice civile, infatti, distingue in generale tra frutti civili e frutti naturali, riguardo al momento in cui ha luogo l'acquisto dei frutti medesimi, qualora essi appartengano a persona diversa dal proprietario, come appunto nell'ipotesi dell'usufrutto: la proprietà dei frutti naturali si acquista con la separazione, mentre i frutti civili si acquistano giorno per giorno in ragione della durata del diritto. Tali regole si applicano anche all'usufruttuario, ma, segnatamente riguardo al principio secondo cui l'acquisto dei frutti naturali avviene con la separazione, l'art. 984 prevede un regime derogatorio in ordine ai fondi rustici, nel senso che, se il proprietario e l'usufruttuario si succedono nel godimento della cosa entro l'anno agrario o nel corso di un periodo produttivo di maggiore durata, l'insieme di tutti i frutti si ripartisce fra l'uno e l'altro in proporzione della durata del rispettivo diritto nel periodo stesso. La norma prevede, infine, che le spese per la produzione e il raccolto sono a carico del proprietario e dell'usufruttuario nella proporzione indicata dal comma precedente ed entro i limiti del valore dei frutti, secondo il principio fructus non intelliguntur nisi deductis impensis.

Cessazione dell'usufrutto e diritto ad una quota dei frutti

Secondo la giurisprudenza, l'estensione dell'usufrutto alle accessioni della cosa non è subordinata, nel caso di costruzioni o piantagioni fatte dal proprietario con il consenso dell'usufruttuario o per disposizione della pubblica autorità, alla condizione della corresponsione degli interessi sulle somme impiegate (Cass. II, n. 14442/2010).

Il diritto ad una quota di frutti del fondo, che spetta all'usufruttuario quando il suo diritto di godimento cessa nel corso dell'anno agrario, ha natura reale ed ha per oggetto tutti i frutti prodotti dal fondo in quell'anno, anche se non ancora separati al momento dell'estinzione dell'usufrutto; pertanto, entro i limiti della quota che risulterà spettante all'usufruttuario, conservano efficacia e sono opponibili al proprietario gli atti di disposizione dei frutti pendenti posti in essere dall'usufruttuario (Cass. II, n. 589/1961).

Frutti ricavati dalla locazione della cosa

L'individuazione del momento di acquisto dei frutti civili — che l'usufruttuario può conseguire anche concedendo in locazione il bene al nudo proprietario — dipende dalla natura riconosciuta agli stessi. In dottrina, chi identifica il frutto civile con il credito sussistente nei confronti del terzo cui l'usufruttuario concede il godimento del bene, ritiene che l'acquisto avvenga nel momento della nascita del credito o, se il credito è sorto prima della costituzione dell'usufrutto, in quello in cui il diritto è costituito (Pugliese, in Tr. Vas. 1972, 361). Chi, invece, ravvisa nel credito non il frutto, bensì il diritto al frutto, individua nella riscossione del credito il momento di acquisto dei frutti civili (Bigliazzi Geri, in Tr. C. M. 1979, 131).

In argomento, la giurisprudenza ha rilevato che l'usufruttuario, cui spettano i frutti naturali e civili della cosa (art. 984), può ricavare tali frutti anche dalla locazione della cosa stessa (art. 999), stipulando il relativo contratto con il nudo proprietario che, in tal caso, assume le obbligazioni ed esercita i diritti del conduttore (Cass. II, n. 6168/1991).

Bibliografia

Caterina, Usufrutto e proprietà temporanea, in Riv. dir. civ. 1999, II, 715; De Cupis, Usufrutto, in Enc. dir., XLV, Milano, 1992; Di Bitonto, Usufrutto, in Enc. dir., XVI, Milano, 2008; Mazzon, Usufrutto, uso e abitazione, Padova, 2010; Musolino, L'usufrutto, Bologna, 2011; Plaia, Usufrutto, uso, abitazione, in Dig. civ., XIX, Torino, 1999; Ruscello, Origini ed evoluzione storica dell'usufrutto legale dei genitori, in Dir. fam. 2009, 1329.

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