Codice Civile art. 1009 - Imposte e altri pesi a carico del proprietario.Imposte e altri pesi a carico del proprietario. [I]. Al pagamento dei carichi imposti sulla proprietà durante l'usufrutto, salvo diverse disposizioni di legge, è tenuto il proprietario, ma l'usufruttuario gli deve corrispondere l'interesse [1284] della somma pagata. [II]. Se l'usufruttuario ne anticipa il pagamento, ha diritto di essere rimborsato del capitale alla fine dell'usufrutto [1011]. InquadramentoA completamento della disposizione precedente, che individua quali tributi siano a carico dell'usufruttuario, la norma in commento delinea quelli che spettano, invece, al nudo proprietario, Nello specifico, si prevede che, al pagamento dei carichi imposti sulla proprietà durante l'usufrutto, salvo diverse disposizioni di legge, è tenuto il proprietario, ma l'usufruttuario gli deve corrispondere l'interesse della somma pagata. Qualora l'usufruttuario ne anticipi il pagamento, quest'ultimo ha diritto di essere rimborsato del capitale alla fine dell'usufrutto. Pertanto, può concludersi nel senso che, ai sensi degli artt. 1008 e 1009, l'usufruttuario è tenuto all'assolvimento dei soli carichi che gravano sul godimento, in quanto ne costituiscono il corrispettivo o servono a renderlo possibile o ad incrementarlo, oppure, infine, si risolvono in un prelievo del reddito, mentre incidono soltanto sul nudo proprietario i carichi che gravano sul bene capitale in sé considerato, poiché si risolvono nel prelievo di una parte di esso o del suo valore, ovvero servono ad assicurarne l'integrità. Dunque, gravano sul proprietario i carichi derivanti da attività compiute o da spese sostenute per mantenere inalterata la cosa capitale o che consistono nel prelievo di sue parti. Tra questi, si rammentano (De Martino, in Comm. S.B. 1978, 307) i contributi di miglioria per opere eseguite dallo Stato o con il concorso dello stesso, o dipendenti dall'esecuzione di opere pubbliche che abbiano accresciuto il valore della proprietà, i contributi per opere di bonifica o di difesa idraulica, e gli oneri relativi ai rapporti di vicinanza, come la costruzione di muri di cinta (art. 886), il taglio degli alberi o delle siepi a distanza inferiore a quella legale (art. 894), la recisione di rami o radici (art. 896). Per ciò che concerne la ripartizione dei contributi consortili, essi gravano sull'usufruttuario nel caso in cui i consorzi abbiano lo scopo di incrementare il reddito e la produzione dei frutti; qualora, invece, abbiano l'obiettivo di incrementare in modo permanente il valore capitale del fondo, essi graveranno sul nudo proprietario, e l'usufruttuario è tenuto al pagamento degli interessi (Pugliese, in Tr. Vas. 1972, 538). BibliografiaCaterina, Usufrutto e proprietà temporanea, in Riv. dir. civ. 1999, II, 715; De Cupis, Usufrutto, in Enc. dir., XLV, Milano, 1992; Di Bitonto, Usufrutto, in Enc. dir., XVI, Milano, 2008; Mazzon, Usufrutto, uso e abitazione, Padova, 2010; Musolino, L'usufrutto, Bologna, 2011; Plaia, Usufrutto, uso, abitazione, in Dig. civ., XIX, Torino, 1999; Ruscello, Origini ed evoluzione storica dell'usufrutto legale dei genitori, in Dir. fam. 2009, 1329. |