Codice Civile art. 1317 - Disciplina delle obbligazioni indivisibili.Disciplina delle obbligazioni indivisibili. [I]. Le obbligazioni indivisibili sono regolate dalle norme relative alle obbligazioni solidali [1292 ss.], in quanto applicabili, salvo quanto è disposto dagli articoli seguenti. InquadramentoL'obbligazione indivisibile soggettivamente complessa è un'obbligazione solidale o una sua sottospecie, poiché ciascun debitore è tenuto e ciascun creditore ha diritto all'intera prestazione; più precisamente l'indivisibilità della prestazione dà luogo ad un vincolo obiettivo di solidarietà (Bianca, 758). In senso contrario altri autori osservano che l'indivisibilità della prestazione, pur escludendo la possibilità di un adempimento pro parte, non implica che l'obbligazione sia solidale; e tanto perché l'obbligazione indivisibile e l'obbligazione solidale perseguono funzioni tra loro diverse: nel caso di indivisibilità, lo scopo di salvaguardare l'unità della prestazione assicurando che l'adempimento avvenga in un'unica soluzione; nella solidarietà passiva, lo scopo di agevolare la riscossione del credito e di rafforzare le probabilità di conseguire ugualmente la prestazione, anche in caso di insolvenza di un condebitore (Giorgianni, 676; Rubino, in Comm. S. B., 1992, 353). Conseguentemente, il creditore non può pretendere l'adempimento parziale da uno dei debitori, nel caso di indivisibilità con pluralità di parti dal lato passivo, e allo stesso modo uno dei creditori non può pretendere l'adempimento parziale dal comune debitore, nel caso di indivisibilità con pluralità di parti dal lato attivo; al contrario, questi, una volta che la richiesta di adempimento sia stata inoltrata, ha diritto di liberarsi dal vincolo eseguendo integralmente la prestazione (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 356). Nel caso di indivisibilità dal lato attivo, l'adempimento parziale in favore di uno o alcuno dei creditori non esclude che gli altri creditori possano chiedere, a loro volta, l'adempimento dell'intero (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 357). Avvenuto l'adempimento dell'intera prestazione, nei rapporti interni è richiamabile la disciplina sul regresso; la base di determinazione delle quote è rappresentata dall'ammontare della prestazione in denaro. In ragione delle caratteristiche dell'obbligazione indivisibile, l'offerta o l'esecuzione parziale o, comunque, irregolare della prestazione equivale alla prestazione nient'affatto adempiuta e, quindi, non è idonea ad estinguere l'obbligazione e legittima il creditore a rifiutarla ai sensi dell'art. 1181 (Cass. n. 6193/1983). La disciplina applicabileOve il creditore abbia chiesto in via giudiziale l'adempimento dell'obbligazione indivisibile ad uno dei debitori, solo questo, in caso di inadempimento, sarà tenuto al risarcimento dei danni verso il creditore. Qualora la prestazione sia stata richiesta in via stragiudiziale, e la sua esecuzione sia ancora possibile, la responsabilità derivante dal colpevole inadempimento graverà sui soli debitori inadempimenti; ove l'impossibilità diventi definitiva, il risarcimento del danno ulteriore rispetto al valore della prestazione graverà esclusivamente sul debitore o sui debitori negligenti (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 358; Cicala, 654). Qualora l'obbligazione indivisibile divenga impossibile per colpa di uno dei condebitori, gli altri sono liberati. Ma in senso contrario, altra dottrina ritiene che in tal caso anche gli altri debitori, sebbene incolpevoli, rispondono pro quota del valore pecuniario della prestazione originaria (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 357). La sospensione di un termine in favore di uno dei coobbligati opera anche in favore degli altri consorti. In dottrina si sostiene che l'unitarietà del vincolo proprio delle obbligazioni indivisibili importa sempre l'integrazione di un litisconsorzio necessario (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 357). Nel caso di indivisibilità dal lato passivo, si presume, salva la prova contraria, che la remissione e la compensazione siano fatte in favore di tutti i debitori (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 359). Anche la datio in solutum eseguita da uno dei debitori libera gli altri; il debitore adempiente ha però diritto di regresso pro quota verso i condebitori limitatamente al minor valore tra la prestazione dovuta e quella effettivamente eseguita (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 359). In ipotesi di indivisibilità dal lato attivo, il debitore ha facoltà di scegliere a sua discrezione, salvi gli effetti della prevenzione compiuta da uno dei creditori con apposita domanda giudiziale, a quale fra questi indirizzare la prestazione (Cass. n. 1236/1970). Nei confronti del creditore è invece irrilevante l'accordo interno tra condebitori che designino uno di essi per l'adempimento dell'obbligazione indivisibile. Nell'ipotesi di obbligazione indivisibile, l'atto di costituzione in mora nei confronti di uno dei condebitori spiega effetti anche verso gli altri (Cass. n. 4494/1979; Cass. n. 3413/1968). L'offerta non formale di un'obbligazione indivisibile basta che provenga da uno dei condebitori affinché produca effetti (Cass. n. 1952/1967). L'atto impeditivo della decadenza proveniente da uno dei creditori giova anche agli altri (Cass. n. 3054/1957). Per converso, l'eccezione di prescrizione opposta da uno solo degli interessati non giova agli altri (Cass. n. 1440/1951). Anche nelle obbligazioni indivisibili, come nelle obbligazioni solidali, non vi è litisconsorzio necessario nella controversia instaurata da uno dei creditori contro il comune debitore al fine di ottenere l'adempimento della prestazione indivisibile (Cass. n. 2595/1975). Ma se tutti i creditori agiscono in primo grado per ottenere l'adempimento, si configura in sede di gravame un litisconsorzio necessario di natura processuale (Cass. n. 5589/1980). La sentenza pronunciata tra il debitore e uno dei creditori di una prestazione indivisibile non è efficace nei confronti degli altri creditori (Cass. n. 1440/1951). In caso di inadempimento, il singolo creditore non può invocare la risoluzione limitatamente alla sua porzione (Cass. n. 3611/1987). BibliografiaBianca, Diritto civile, IV, L'obbligazione, Milano 1997; Breccia, Le obbligazioni, Milano, 1991; Busnelli, voce Obbligazione soggettivamente complessa, in Enc. dir., Milano, 1979; Cicala, voce Obbligazione divisibile e indivisibile, in Nss. D. I., Torino, 1965; Di Majo, voce Obbligazioni solidali (e indivisibili), in Enc. dir., Milano, 1979; Giorgianni, voce Obbligazione solidale e parziaria, in Nss. D. I., Torino, 1965. |