Codice Civile art. 1318 - Indivisibilità nei confronti con gli eredi.Indivisibilità nei confronti con gli eredi. [I]. L'indivisibilità opera anche nei confronti degli eredi del debitore o di quelli del creditore [1295]. InquadramentoIl vincolo di indivisibilità nelle obbligazioni indivisibili persiste anche a seguito di successione nel rapporto obbligatorio, poiché esso dipende dal carattere obiettivo della prestazione; e tanto sia nel caso di successione universale sia nel caso di successione a titolo particolare (Breccia, 200; Bianca, 761). Pertanto, la norma rappresenta una deroga al principio sancito dall'art. 1317, secondo cui alle obbligazioni indivisibili si applica la disciplina delle obbligazioni solidali, dove invece è prevista una regola di divisibilità interna dell'obbligazione tra gli eredi di uno dei condebitori o dei concreditori. La norma persegue lo scopo di precisare che la nozione di indivisibilità non muta se la pluralità di debitori o di creditori è costituita dagli eredi dell'originario debitore o creditore. Si tratta peraltro di una conclusione che già può essere desunta quale corollario del fatto che la natura indivisibile dell'obbligazione deriva dalle caratteristiche della prestazione che ne costituisce l'oggetto. L'obbligazione contributiva in materia di previdenza e assistenza obbligatorie è indivisibile; pertanto, gli eredi del debitore sono tenuti singolarmente al pagamento dell'intero importo pecuniario dovuto dal loro dante causa (Cass. n. 8982/1995; Cass. n. 4698/1979; Cass. n. 2544/1969). In applicazione del dettato della norma, nel caso di locazione di immobile, che sia poi pervenuto, per successione al locatore, a diversi eredi, il diritto del singolo erede di conseguire la risoluzione del rapporto limitatamente alla propria porzione deve essere negato qualora la prestazione fissata con l'originario contratto abbia carattere indivisibile, alla stregua dell'unitaria funzione assegnata dalle parti al contratto stesso, atteso che, in tale ipotesi, detta indivisibilità opera anche nei riguardi degli eredi (Cass. n. 3611/1987). L'indivisibilità per volontà del de cuiusL'indivisibilità della prestazione può discendere, oltre che da fattori obiettivi, anche dalla volontà espressa dagli originari contraenti, che abbiano considerato tale la prestazione, eventualmente in forma tacita. L'indivisibilità dal lato passivo può essere anche imposta per testamento dal de cuius. Non accade lo stesso nel caso di indivisibilità dal lato attivo, poiché il creditore che attraverso il testamento costituisse per la prima volta il vincolo di indivisibilità in favore dei suoi eredi, pregiudicherebbe la posizione del debitore estraneo con un proprio atto unilaterale (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 359). BibliografiaBianca, Diritto civile, IV, L'obbligazione, Milano 1997; Breccia, Le obbligazioni, Milano, 1991; Busnelli, voce Obbligazione soggettivamente complessa, in Enc. dir., Milano, 1979; Cicala, voce Obbligazione divisibile e indivisibile, in Nss. D. I., Torino, 1965; Di Majo, voce Obbligazioni solidali (e indivisibili), in Enc. dir., Milano, 1979; Giorgianni, voce Obbligazione solidale e parziaria, in Nss. D. I., Torino, 1965. |