Codice Civile art. 1426 - Raggiri usati dal minore.Raggiri usati dal minore. [I]. Il contratto non è annullabile, se il minore ha con raggiri occultato la sua minore età [2]; ma la semplice dichiarazione da lui fatta di essere maggiorenne non è di ostacolo all'impugnazione del contratto. InquadramentoLa norma ha portata eccezionale e pertanto deve essere interpretata restrittivamente come limitata alla sola incapacità derivante da minore età (Mirabelli, in Comm. Utet, 1984, 525). Nondimeno una parte della dottrina ha sostenuto che la previsione sia estensibile all'emancipato (Messineo, La distinzione fra capacità ad agire, capacità di disporre e potere di disporre in una sua applicazione, in Temi, 1949, 476). Infatti sancisce una deroga ai principi dell'annullabilità ai fini della tutela dell'interesse del minore. Per converso opererà il mantenimento del contratto quando il minore abbia con raggiri occultato la sua minore età. Non basta però che si sia limitato a dichiarare di essere maggiorenne; in tale ipotesi il contratto è comunque annullabile. La disposizione risponde ad una doppia esigenza: per un verso nega al minore che abbia maliziosamente nascosto la sua minore età la possibilità di avvalersi dell'annullabilità, in quanto la condotta posta in essere denota una maturità mentale superiore all'età effettiva; per altro verso protegge la buona fede di chi contratta con il minore (Trabucchi, 234). Un arresto della giurisprudenza di merito ha ritenuto che la norma sia applicabile anche ove si tratti di emancipati (Pret. Napoli 21 giugno 1969). Sul punto la S.C. è intervenuta, precisando che la norma ha carattere eccezionale. Ne consegue che la deroga al regime dell'annullabilità per incapacità legale non può essere estesa all'ipotesi del malizioso occultamento del proprio stato da parte dell'interdetto o dell'inabilitato, sia perché la condizione di questi ultimi non è equiparabile a quella del minore, il quale può essere naturalmente capace di intendere e di volere e dimostrare per la sua precocità una particolare astuzia, sia perché tale malizioso occultamento appare difficilmente conciliabile con la situazione di incapacità in cui l'interdetto e l'inabilitato versano, trattandosi di condotta che postula la lucida rappresentazione del proprio stato e la consapevole volontà diretta a mascherarlo (Cass. n. 11191/2012). I raggiriIl legislatore accoglie una nozione unitaria di raggiri, sicché il riferimento ai raggiri usati dal minore non muta rispetto al concetto di raggiri posto a fondamento del dolo come vizio generale del consenso. I raggiri implicano il compimento di una vera e propria attività diretta a trarre la controparte in errore circa la qualità di incapace legale dell'agente, essendo in genere a carico della controparte l'onere di assicurarsi della situazione giuridica di colui con il quale contrae: nemo ignarus esse debet conditionis eius cum quo contrahit. L'onere di provare la sussistenza dei raggiri è a carico della parte che resiste alla domanda di annullamento (Mirabelli, in Comm. Utet, 1984, 526). Secondo la S.C. i raggiri presuppongono una dolosa macchinazione, un comportamento fraudolento del minore, diretto ad ingannare l'altro contraente, e tale da non fargli percepire la sussistenza del particolare stato di incapacità (Cass. n. 2616/1954). BibliografiaArena, voce Incapacità (dir. priv.), in Enc. dir., Milano, 1970; Barcellona, voce Errore (dir. priv.), in Enc. dir., Milano, 1966; Bianca, Diritto civile, III, Il contratto, Milano, 1997; Bigliazzi Geri-Breccia-Busnelli-Natoli, Diritto civile, 1.1. e 1.2, Fatti e atti giuridici, Torino, 1990; Fedele, L'invalidità del negozio giuridico di diritto privato, Torino, 1983; Funaioli, voce Dolo (dir. civ.), in Enc. dir., Milano, 1964; Gentili, voce Dolo (dir. civ.), in Enc. giur., Roma, 1988; Giacobbe, voce Convalida, in Enc. dir., Milano, 1962; Messineo, voce Annullabilità e annullamento (dir. priv.), in Enc. dir., Milano, 1958; Piazza, voce Convalida del negozio giuridico, in Enc. giur., Roma, 1988; Pietrobon, voce Errore (dir. civ.), in Enc. giur., Roma, 1988; Prosperetti, Contributo alla teoria dell'annullabilità del negozio giuridico, Milano, 1983; Rescigno, voce Capacità di agire, in Nss. D.I., Torino, 1958; Santoro Passarelli, Dottrine generali del diritto civile, Napoli, rist. 1989; Stanzione, voce Capacità (dir. priv.), in Enc. giur., Roma, 1988; Tamponi, L'atto non autorizzato nell'amministrazione dei patrimoni altrui, Milano, 1992; Tommasini, voce Annullabilità e annullamento (dir. priv.), in Enc. giur., Roma, 1988; Trabucchi, voce Dolo (dir. civ.), in Nss. D.I., Torino, 1960. |