Codice Civile art. 1498 - Pagamento del prezzo.Pagamento del prezzo. [I]. Il compratore è tenuto a pagare il prezzo [1470] nel termine e nel luogo fissati dal contratto. [II]. In mancanza di pattuizione e salvi gli usi diversi, il pagamento deve avvenire al momento della consegna e nel luogo dove questa si esegue [1477]. [III]. Se il prezzo non si deve pagare al momento della consegna, il pagamento si fa al domicilio del venditore [1182 3]. InquadramentoPoiché la somma di danaro già liquida ed esigibile, riconosciuta peraltro esplicitamente come dovuta, costituendo il corrispettivo di una compravendita, le parti, ai sensi dell'art. 1498 in mancanza di pattuizioni od usi diversi, sono tenute ad adempiere contestualmente al momento della consegna ed ove ciò non avvenga, il pagamento va effettato al domicilio del creditore, senza necessità di costituzione in mora come stabilito dall'art. 1219, comma 2, n. 3. Conseguentemente, in caso di ritardato pagamento, in mancanza di pattuizioni diverse in ordine al momento in cui il pagamento è dovuto, gli interessi di mora decorrono dalla consegna (Cass. n. 4664/1976) ed ove il tempo della consegna non sia accertato, dalla richiesta (Cass. n. 2361/2007). In materia di espropriazione per pubblica utilità, qualora venga accolta la domanda giudiziale di retrocessione proposta dal privato espropriato, con determinazione del relativo prezzo, l'effetto reale del trasferimento della proprietà si determina ex nunc nel momento del passaggio in giudicato della sentenza che accoglie tale domanda e a prescindere dal pagamento del relativo prezzo. Ne consegue che, ove il privato espropriato sia rimasto nel possesso del bene durante lo svolgimento della procedura di espropriazione e del successivo giudizio di retrocessione, il mancato pagamento, da parte sua, del prezzo stabilito in sentenza costituisce inadempimento, ma non impedisce il venire meno del carattere abusivo di tale occupazione ai fini del risarcimento del danno spettante alla Pubblica Amministrazione (Cass. n. 9304/2023). Competenza per territorioLa giurisprudenza di legittimità ha in più occasioni ribadito che, ai fini della competenza per territorio di cui all'art. 20 c.p.c., non incide sul forum destinatae solutionis la pattuita modalità di pagamento del prezzo della vendita per mezzo delle cosiddette ricevute bancarie poiché queste, non avendo efficacia di obbligazione cartolare ma essendo destinate soltanto a facilitare la riscossione delle rate del credito per mezzo dei servizi bancari, non determinano lo spostamento del luogo di adempimento dal domicilio del creditore, come previsto dall'art. 1182, comma 3, a quello del debitore; a meno che la suddetta modalità di pagamento sia stata convenuta con carattere esclusivo ed il creditore abbia rinunziato espressamente al suo diritto di ricevere il pagamento nel proprio domicilio, ai sensi dello stesso art. 1182 e dell'art. 1498, u.c. (Cass. n. 22941/2007; nella giurisprudenza di merito Trib. Arezzo, 21 aprile, n. 491). L'azione proposta dal venditore di un immobile e volta ad ottenere il saldo del prezzo pattuito ha natura personale, concernendo il pagamento di un'obbligazione e non l'accertamento, positivo o negativo, di un diritto reale sul bene o dei modi di costituzione di tale diritto ovvero, ancora, delle posizioni soggettive, attive o passive, che direttamente ne derivano, con conseguente sua estraneità alla speciale competenza territoriale del forum rei sitae stabilita dall' art. 21 c.p.c. (Cass. n. 40327/2022, nella specie, la S.C. ha confermato la decisione di merito, che aveva individuato la competenza nel forum destinatae solutionis, ex artt. 20 c.p.c. e 1498, comma 3, c.c.) Gli usi diversiL'uso invalso tra le parti di un contratto di vendita di pagare la merce successivamente al domicilio del compratore, al passaggio dell'agente del venditore per ritiro di ordini o consegne, non è inquadrabile tra gli usi diversi, che a norma dell'art. 1498, comma 2, consentono al compratore, per determinati affari, di non pagare il prezzo del bene nel luogo ove si esegue la consegna di esso, perché questi sono usi normativi, ossia costituiscono norme non scritte, sussidiarie e integrative, derivanti da una pratica costante e generale, attuata con la convinzione di obbedire ad una regola giuridica, e non interpretativi, perché non hanno la funzione di chiarire o integrare la volontà negoziale. Né in tale prassi è sufficiente per configurare la pattuizione prevista dal comma 1 dell'art. 1498 e quindi per modificare il forum destinatae solutionis, che è il domicilio del venditore, se non è convenuto che essa costituisce modalità di pagamento esclusiva, e il venditore contestualmente non rinuncia al foro previsto dal terzo comma dell'art. 1498, ovvero dell'art. 1182 (Cass. n. 2966/1999). Mancato accordo sulle modalità di pagamentoIl mancato accordo sulle modalità di pagamento si traduce in una indeterminatezza del tempo di pagamento. La prestazione per la quale non è prefisso alcun termine è immediatamente esigibile secondo il principio quo sine die debetur statim debetur (Cass. n. 550/1969). Il principio quod sine die debetur statim debetur applicato alla compravendita comporta che il compratore ed il venditore debbono immediatamente adempiere alle rispettive prestazioni, allorché non sia determinato il tempo della prestazione. In tale ipotesi la traditio e la solutio, dato il rapporto di corrispettività, debbono avvenire simultaneamente (Cass. n. 1878/1967). BibliografiaAngelici, Consegna e proprietà nella vendita internazionale, Milano, 1979; Auricchio, La individuazione dei beni immobili, Napoli, 1960; Bocchini, La vendita con trasporto, Napoli, 1985; Cataudella, Nullità formali e nullità sostanziali nella normativa sul condono edilizio, in Quadrimestre 1986; De Cristofaro, Vendita (vendita di beni di consumo), in Enc. giur., Roma, 2004; De Nova, Inzitari, Tremonti, Visintini, Dalle res alle new properties, Roma, 1991; Luminoso, La compravendita, Torino, 2011; Mengoni, Profili di una revisione della teoria sulla garanzia per i vizi nella vendita, Studi in onore di De Gregorio, Città di Castello, 1955; Portale, Principio consensualistico e conferimento di beni in società, in Riv. soc. 1970; Rizzieri, La vendita obbligatoria, Milano, 2000; Russo, La responsabilità per inattuazione dell'effetto reale, Milano, 1965; Santini, Il commercio, Bologna, 1979. |