Codice Civile art. 1550 - Diritti accessori e obblighi inerenti ai titoli.InquadramentoLa spettanza dei diritti accessori al riportato si giustifica in considerazione del fatto che al termine della complessiva operazione è egli stesso il proprietario dei titoli. L'attribuzione del diritto di voto al riportatore costituisce, pertanto, un'eccezione. La ragione è evidente, in quanto la legittimazione al voto spetta unicamente a colui che risulta formalmente titolare delle azioni, e questa è dunque l'ipotesi di default presa in considerazione dal legislatore. Il patto contrario previsto dal legislatore, per contro, non è opponibile alla società — in quanto non può risultare dal tenore letterale del titolo ex art. 2024 — e richiede, volta per volta, il rilascio di apposite deleghe dal riportatore al riportato, onde consentire a quest'ultimo l'esercizio del diritto di voto nelle assemblee della società, in passato si è ammessa la validità di una delega per fatto concludente, consistente nella consegna del biglietto di ammissione all'assemblea (Trib. Milano, 8 febbraio 1988). BibliografiaBelli-Rovini, Riporto (contratto di), Dig. comm., XII, Torino, 1996; Capozzi, Compravendita, riporto, permuta, contratto estimatorio, somministrazione, locazione, Dei singoli contratti, Milano 1988; Cottino, Del riporto, della permuta, Bologna, 1970; Dalmartello, Sinallagma e realità nel contratto di riporto, in Banca, borsa, cred. it. 1954, I; Zuddas, Somministrazione, Concessione di vendita, Franchising, Torino 2003. |