Codice Civile art. 1793 - Diritti del possessore.

Caterina Costabile

Diritti del possessore.

[I]. Il possessore della fede di deposito [1790] unita alla nota di pegno [1791] ha diritto alla riconsegna delle cose depositate [1777, 1996]; egli ha altresì diritto di richiedere che, a sue spese, le cose depositate siano divise in più partite e che per ogni partita gli sia rilasciata una fede di deposito distinta con la nota di pegno in sostituzione del titolo complessivo.

[II]. Il possessore della sola nota di pegno [1791] ha diritto di pegno sulle cose depositate [2784 ss.].

[III]. Il possessore della sola fede di deposito [1790] non ha diritto alla riconsegna delle cose depositate, se non osserva le condizioni indicate dall'articolo 1795; egli può valersi della facoltà concessa dall'articolo 1788.

Inquadramento

Il possesso del doppio titolo attribuisce al possessore tutti i diritti derivanti dal contratto di deposito ed in particolare il diritto alla restituzione delle cose depositate.

Il possessore della sola nota ha un diritto di pegno sulle merci depositate nel magazzino.

Il possessore della sola fede di deposito può ottenere la consegna delle cose depositate solo se osserva le condizioni imposte dall'art. 1795; può esercitare il diritto di ispezionare le merci e di ritirare i campioni d'uso (art. 1788).

Diritto di restituzione delle cose depositate

L'esercizio del diritto di restituzione delle cose depositate da parte del possessore del doppio titolo è subordinato al pagamento del compenso spettante ai magazzini generali, dei diritti doganali e di ogni altro diritto eventualmente gravante sulle merci.

Di fronte alla richiesta di restituzione delle merci, il magazzino potrà opporre al portatore del doppio titolo sole le eccezioni risultanti o richiamate dal titolo stesso, in quanto regolato dai principi della letteralità e dell'autonomia (Rescigno, 61; Zuddas, 230).

Non invece le eccezioni derivanti dai suoi rapporti con i precedenti possessori del titolo, né le eccezioni derivanti dal rapporto che ha dato origine alla sua emissione, come quelle relative all'inesistenza della causa, salvo che il possessore sia anche il depositante primo prenditore del titolo (Angeloni, 170).

Il frazionamento del doppio titolo

L'art. 1793 attribuisce al possessore della fede di deposito unita alla nota di pegno il diritto di chiedere che, a sue spese, le cose depositate siano divise in più partite e che per ogni partita gli sia rilasciata, in sostituzione del titolo complessivo, una fede di deposito distinta, con relativa nota di pegno.

Si tratta di una particolarità dei cosiddetti titoli in serie, applicata eccezionalmente ai titoli emessi dai magazzini generali, che, peraltro, titoli in serie non sono.

Si tratta di un diritto strettamente cartolare, essendo attribuito in modo specifico al possessore del doppio titolo, e non invece genericamente al depositante di merci presso i magazzini generali (De Majo, 73).

Bibliografia

Angeloni, Magazzini generali, in Nss. D.I., X, Torino 1964; Bozzi, Magazzini Generali, in Enc. dir., Milano, 1975; Clarizia, Nota di pegno, in Enc. dir., Milano, 1978; De Majo, Fede di deposito, in Enc. dir., Milano, 1968; Lener, Nota di pegno, in Dig. comm., 1994; Majello, Custodia e Deposito, Napoli, 1958; Massamormile, Magazzini generali, in Dig. comm., Torino, 1993; Rescigno, Fede di Deposito, in Dig. comm., 1991; Zuddas, Il deposito in albergo e nei magazzini generali, Torino, 2006.

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