Codice Civile art. 1869 - Altre prestazioni perpetue.

Caterina Costabile

Altre prestazioni perpetue.

[I]. Le disposizioni degli articoli 1864, 1865, 1866, 1867 e 1868 si applicano a ogni altra annua prestazione perpetua costituita a qualsiasi titolo, anche per atto di ultima volontà.

Inquadramento

La norma in esame estende a qualsivoglia tipologia di rendita perpetua, comunque costituita, la disciplina codicistica prevista per le rendite tipiche, ovvero per quelle costituite a mezzo di contratto oneroso di rendita e tramite donazione modale.

Vengono incluse nel novero delle rendite atipiche quelle che originano dallo schema della donazione diretta di rendita, dal negozio testamentario o la rendita costituita nell'ambito di un contratto a favore di terzo.

Atteso il disposto dell'art. 1969 anche per le rendite atipiche si deve, quindi, ritenere prescritta l'osservanza dell'onere di forma di cui all'art. 1350, n. 10, nonché il divieto di clausole che incidano negativamente sul diritto al riscatto ex parte debitoris (Marini, in Tr. Res., 1985, 22).

Rendite atipiche

La rendita perpetua (atipica) può trovare dunque la sua fonte anche in atti unilaterali, quali la promessa al pubblico, ovvero in disposizioni testamentarie quali il legato, il sublegato ovvero il modus testamentario.

Non è pacifico in dottrina se sia ammissibile il legato avente ad oggetto una prestazione posta a carico dell'onerato perpetuamente, nell'ambito della prescrizione generale di cui all'art. 670.

L'argomento contrario fa leva sulla considerazione in base alla quale esso verrebbe a concretizzare una possibile violazione del disposto dell'art. 698, ai sensi del quale non è consentito il lascito dell'usufrutto successivo ovvero di una rendita (Torrente, in Comm. S. B., 1955, 53).

Altri autori evidenziano, di contro, che l'ammissibilità di una rendita perpetua costituita come onere apposto ad una cessione gratuita di un immobile o di un capitale risulti testuale ai sensi del secondo comma dell'art. 1861, e che l'art. 1869 riferisce l'applicabilità degli art. 1864 e ss. ad ogni altra prestazione perpetua costituita a qualsiasi titolo “anche per atto di ultima volontà”. Si è inoltre osservato che la struttura di una eventuale rendita successiva differirebbe comunque da quella di una rendita perpetua: con la prima si darebbe vita ad una serie di rendite a favore di una pluralità di beneficiari secondo un ordine successivo, mentre la seconda riguarderebbe una sola rendita la cui durata tendenzialmente perpetua ben sarebbe suscettibile di trasmissione da un soggetto passivo ad un altro (Lerner, 103).

Bibliografia

Allara, La prestazione in luogo di adempimento, in Ann. Palermo, 1927; Brancasi, voce Rendita dello Stato, in Enc. dir., XXXIX, Milano, 1988; Dattilo, voce Rendita (dir. priv)., in Enc. dir., XXXIX, Milano, 1988; Gardella Tedeschi, Rendita perpetua, in Dig. civ., Torino, 1997; Lerner, Il rapporto di rendita perpetua, Milano, 1967.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario