Codice Civile art. 1978 - Forma.InquadramentoLa disposizione in esame prescrive la forma scritta ad substantiam per il contratto di cessione dei beni ai creditori. La ratio della previsione normativa è quella di coordinare la disciplina della forma scritta con la trascrivibilità del contratto, nella ipotesi di cessione di beni mobili o mobili registrati, nonché di tutelare e conciliare, in ipotesi di cessione di beni mobili, i contrapposti interessi delle parti e dei terzi. Il comma 2 dell'art. 1978 disciplina la cessione dei crediti effettuata nell'ambito del contratto di cessione dei beni ai creditori richiamando le disposizioni in tema di notifica della cessione al debitore o sua accettazione (art. 1264), e in tema di conflitto in caso pluralità di cessioni dello stesso credito (art. 1265). TrascrizioneIn base all'art. 2649 deve essere trascritta, qualora comprenda beni immobili, la cessione dei beni ai creditori. La norma prevede che non hanno effetto rispetto ai creditori le trascrizioni o iscrizioni di diritti acquistati verso il debitore, se eseguite dopo che la cessione è stata trascritta. La trascrizione svolge, dunque, una funzione simile a quella prevista dall'art. 2644, nel senso che la priorità della trascrizione risolve il conflitto tra gli aventi causa (anche se in base ad atti anteriori alla cessione) dal debitore il quale abbia disposto dei suoi beni in violazione del divieto di cui all'art. 1980, comma 1, ed i creditori ai quali tale potere di disposizione è stato attribuito. La cessione dei crediti nel contratto di cessione dei beni ai creditoriSe tra i beni ceduti sono ricompresi crediti, il comma 2 dell'art. 1978 dispone l'osservanza degli artt. 1264 e 1265 disciplinanti gli effetti della cessione del credito nei confronti del debitore e dei terzi. Ciò vuol dire che la cessione ha effetti nei confronti del debitore ceduto solo se questi l'abbia accettata o quando gli sia stata notificata. La notificazione al debitore ceduto, inoltre, costituisce il criterio in base al quale risolvere un eventuale conflitto in ipotesi di successive cessioni del medesimo credito, prevalendo la cessione notificata per prima al debitore o quella che costui ha accettato per prima con atto di data certa ancorché essa sia posteriore. BibliografiaBessone, Cessione ai creditori e disciplina dell'atto di disposizione del debitore sui beni ceduti, in Foro pad., 1967, III, 63; Betti, Natura giuridica della cessione dei beni ai creditori, in Riv. dir. comm., 1935, II, 304; Candian, Sulla cessione dei beni ai creditori, in Dir. fall., 1943, I, 16; Castana, La cessione dei beni ai creditori nelle diverse fattispecie, Milano, 1957; De Martini, La cessione dei beni ai creditori, in Riv. dir. comm., 1942, I, 320; Di Pace, Natura giuridica della cessione dei beni ai creditori, in Foro it., 1938, I, 777; Foà, Cessione dei beni ai creditori, in Riv. dir. comm., 1934, 40; Ghidini, La cessione dei beni ai creditori, Milano, 1956; Miccio, voce Cessione dei beni ai creditori, in Enc. dir., VI, Milano, 1960; Nicita, Il dolo nell'annullamento della cessio bonorum per dissimulazione dei beni, in Giust. civ., 1988, II, 360. |