Codice Civile art. 1997 - Efficacia dei vincoli sul credito.Efficacia dei vincoli sul credito. [I]. Il pegno [2784 ss.], il sequestro [670 ss. c.p.c.], il pignoramento [491 ss. c.p.c.] e ogni altro vincolo sul diritto menzionato in un titolo di credito o sulle merci da esso rappresentate non hanno effetto se non si attuano sul titolo [2014, 2024 ss.]. InquadramentoLa norma in esame, in applicazione del principio della incorporazione, stabilisce che qualsiasi vincolo sul diritto incorporato nel documento, non ha effetto se non viene attuato direttamente sul titolo. Scopo della disposizione è quello di escludere l'efficacia di un vincolo sul diritto o sulle merci che non sia stato attuato sul titolo stesso (Fiorentino, in Comm. S.B. 1974, 118) L'osservanza dell'art. 1997 è necessaria per la costituzione del vincolo e non solo per l'opponibilità ai terzi (Tedeschi, 1998, 439). Per vincolo s'intendono tutte quelle figure giuridiche che comunque importino una limitazione, sospensione od abolizione delle facoltà e dei poteri di esercizio o di disposizione connessi alla titolarità del diritto o alla proprietà delle cose considerate, nonché quelle figure che importino un vincolo di speciale destinazione, cioè pegno, sequestro, pignoramento, usufrutto, ipoteca, fondo patrimoniale. Modalità di costituzione del vincoloLa dottrina reputa necessario l'osservanza delle norme generali per la costituzione dei vincoli, tenendo comunque conto della particolarità dei titoli di credito e della loro rispettiva legge di circolazione (Laudini, 58; Oppo, 4). Si ritiene, quindi, che per i titoli al portatore sia sufficiente per il sorgere del vincolo e per l'opponibilità ai terzi la consegna del documento. Per i titoli all'ordine, invece, oltre alla consegna del titolo occorre la girata in pegno e un'annotazione del pubblico ufficiale per il sequestro ed il pignoramento. Per i titoli nominativi occorre l'annotazione di ogni vincolo sul titolo e sul registro dell'emittente o, per la costituzione di pegno, la consegna del titolo con la girata (Tedeschi, 1998, 439). UsufruttoVarie sono le disposizioni codicistiche (artt. 1003, 1998, 2025, 2352) da cui si desume la possibilità di costituire l'usufrutto su titoli di credito (Laudini, 59). Ciò nondimeno manca una norma che disciplini espressamente le modalità di costituzione dell'usufrutto, al di fuori degli artt. 2024 e 2025 per i titoli nominativi. La dottrina reputa che la costituzione dell'usufrutto sui titoli al portatore, non potendo risultare dal titolo, debba essere attestata da atto separato (Laudini, ult. cit.). Per quanto invece riguarda i titoli all'ordine non è prevista una girata a titolo di usufrutto che potrà farsi risultare solo da un atto separato utilizzandosi una girata fiduciaria (Fiorentino, in Comm. S.B. 1974, 121) Fondo patrimonialeI titoli di credito possono costituire oggetto di fondo patrimoniale ai sensi dell'art. 167. Il vincolo viene costituito trasformando tali titoli in nominativi con conseguente annotazione ex art. 2024 (Fiorentino, in Comm. S.B. 1974, 122). PegnoLa giurisprudenza ha chiarito che il pegno regolare ed irregolare di titoli di credito al portatore non richiede le procedure di cui all'art. 2800 (il quale condiziona l'esistenza della prelazione, nel pegno di credito, alla notificazione della costituzione del pegno medesimo al debitore ovvero alla sua accettazione con atto di data certa), ma si attua mediante semplice consegna (Cass. I, n. 7214/2009). IpotecaLa costituzione di ipoteca è ammessa ex art. 2810, comma 2, sui titoli di credito relativi a rendite nominative dello Stato (Laudini, 60). PignoramentoIl pignoramento sul diritto menzionato in un titolo di credito non ha effetto nei confronti del giratario se non si attua mediante annotazione sul titolo, necessitando, altresì, della sua materiale apprensione, mentre nessuna rilevanza riveste la condizione soggettiva di buona o mala fede del portatore (Cass. I, n. 1588/2017). La giurisprudenza ha ritenuto che il pignoramento di un credito incorporato in un titolo cambiario che venga irritualmente eseguito nella forma del pignoramento presso terzi ai sensi dell'art. 543 c.p.c., cioè presso l'obbligato cambiario, anziché nella forma del pignoramento presso il debitore diretto (prenditore o giratario del titolo), con materiale acquisizione del medesimo (art. 1997 e 513 c.p.c.), è affetto da nullità radicale ed insanabile, la quale si riflette sugli atti successivi, ad esso collegati direttamente e necessariamente, e così anche sull'assegnazione del credito (Cass. II, n. 2917/1990). In siffatta ipotesi il soggetto pignorato può dolersi dell'illegittimità delle forme del pignoramento con il mezzo dell'opposizione agli atti esecutivi (Cass. VI, n. 20338/2020). Sequestro conservativoIl sequestro conservativo del diritto incorporato in un titolo di credito va eseguito sul titolo stesso. L'osservanza delle forme previste dall'art. 1997 per l'imposizione del vincolo non è richiesta per la validità del vincolo stesso tra le parti, ma al solo scopo di renderlo efficace rispetto ai terzi, affinché possa essere opposto ai nuovi possessori del titolo (Cass. I, n. 3747/2001). Sequestro giudiziarioLa giurisprudenza di merito maggioritaria reputa ammissibile il sequestro giudiziario delle cambiali e dei titoli di credito in genere, potendo essi essere oggetto di proprietà e di possesso, nell'ipotesi in cui la controversia riguardi la titolarità del credito sotteso alla cambiale (Trib. Latina, 27 ottobre 2009; Trib. Nola, 1 aprile 2007). L'unico limite per la concessione della cautela è costituito dalla necessità che i titoli si trovino nella disponibilità del prenditore diretto: esclusivamente in questo caso, infatti, si può configurare (anche solo astrattamente, salvo il fumus della relativa azione personale) uno ius ad rem del contraente emittente (Cass. I, n. 106/1985). BibliografiaAsquini, Titoli di credito, Padova, 1966; Cian, voce Dematerializzazione, in Enc. dir. - Annali, 2, Milano, 2008; Galgano, Sulla circolazione dei titoli di credito, in Contr. impr., 1987, 382; AA.VV., I titoli di credito, a cura di Laurini, Milano, 2009; Lener, La dematerializzazione dei titoli azionari e il sistema monte titoli S.P.A., Milano, 1989; Martorano, voce Titoli di credito, in Enc. dir., XLIV, Milano, 1992; Martorano, voce Titoli rappresentativi della merce, in Enc. dir., XLIV, Milano, 1992; Micheli-De Marchi, voce Titoli di credito, in Enc. dir., III, Milano, 1958; Micheli-De Marchi, voce Assegno circolare, in Enc. dir., XLIV, Milano, 1958; Oppo, Titoli di credito in generale, in Enc. giur., Roma, 1994; Tedeschi, Titoli di credito, in Dig. comm., Torino, 1998; Id., voce Cambiale, in Dig. comm., II, Torino, 1987. |