Codice Civile art. 2124 - Certificato di lavoro.

Paolo Sordi

Certificato di lavoro.

[I]. Se non è obbligatorio il libretto di lavoro, all'atto della cessazione del contratto, qualunque ne sia la causa, l'imprenditore deve rilasciare un certificato con l'indicazione del tempo durante il quale il prestatore di lavoro è stato occupato alle sue dipendenze e delle mansioni esercitate [2246].

Inquadramento

L'art. 2124 prevede, nel caso in cui non sia obbligatorio il libretto di lavoro, l'obbligo per il datore di lavoro di rilasciare, all'atto della cessazione del rapporto, un certificato recante l'indicazione del tempo di durata del rapporto stesso e delle mansioni svolte dal prestatore.

L'obbligo per il lavoratore di possedere il libretto di lavoro e per il datore di lavoro di farselo consegnare al momento dell'assunzione era stato introdotto dalla l. n. 112/1935. Il d.lgs. n. 297/2002 ha abrogato la legge del 1935, disponendo contestualmente l'abolizione del libretto del lavoro quale documento necessario per l'iscrizione presso i Nuovi Centri per l'Impiego, l'abrogazione delle liste di collocamento e la contemporanea attivazione dell'elenco anagrafico in cui sono inserite tutte le persone in cerca di lavoro che intendano avvalersi dei servizi dei Centri per l'impiego senza dover precedentemente essersi muniti di libretto di lavoro. Infine, ai sensi della l. n. 144/1999, il libretto del lavoro dall'1 febbraio 2003 è stato sostituito dalla scheda anagrafica o scheda professionale tenuta dal Centro per l'Impiego contenente informazioni relative alle capacità tecniche, alle esperienze professionali e formative ed alla disponibilità lavorativa espresse dal lavoratore.

Bibliografia

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