Codice Civile art. 2196 - Iscrizione dell'impresa.Iscrizione dell'impresa. [I]. Entro trenta giorni dall'inizio dell'impresa l'imprenditore che esercita un'attività commerciale [2195] deve chiedere la iscrizione all'ufficio del registro delle imprese nella cui circoscrizione stabilisce la sede, indicando: 1) il cognome e il nome, il luogo e la data di nascita, la cittadinanza (1); 2) la ditta [2563 ss.]; 3) l'oggetto dell'impresa; 4) la sede dell'impresa; 5) il cognome e il nome degli institori [2203 ss.] e procuratori [2209] (2). [II]. L'imprenditore deve inoltre chiedere l'iscrizione delle modificazioni relative agli elementi suindicati e della cessazione dell'impresa, entro trenta giorni da quello in cui le modificazioni o la cessazione si verificano [2194]. (1) Il riferimento alla paternità e alla razza che originariamente figuravano nel numero sono stati soppressi, rispettivamente, con l. 31 ottobre 1955, n. 1064 e con d.lg.lt. 14 settembre 1944, n. 287. (2) L'articolo recava un originario secondo comma, abrogato dall'art. 33 1 l. 24 novembre 2000, n. 340, il cui testo recitava: «All'atto della richiesta l'imprenditore deve depositare la sua firma autografa e quelle dei suoi institori e procuratori». InquadramentoEntro trenta giorni dall'inizio dell'attività di impresa, gli imprenditori commerciali, ad eccezione dei piccoli imprenditori in riferimento ai quali la norma in commento non si applica, devono presentare all'ufficio del registro delle imprese nella cui circoscrizione essi intendano stabilire la sede principale della propria impresa, la domanda di iscrizione contenente le indicazioni previste dal primo comma della norma in commento. Particolarmente importante è l'individuazione della sede dell'impresa che rileva sotto il duplice profilo dell'individuazione del registro delle imprese ove eseguire l'iscrizione e dell'individuazione del tribunale competente a dichiarare il relativo fallimento. La sede principale dell'impresa si identifica con il luogo ove l'imprenditore svolge la sua attività direttiva ed amministrativa, restando irrilevante l'ubicazione di stabilimenti, cantieri ed altre entità organizzative di cui l'impresa possa aver bisogno per la realizzazione della sua attività (Cass. n. 9576/1987; Cass. n. 4587/1986). Per oggetto dell'impresa deve intendersi l'attività che effettivamente verrà svolta dall'imprenditore (Ragusa Maggiore, in Comm. S. 2002, 255). BibliografiaBocchini, Registro delle imprese, in Enc. dir. 1988; Cavanna, artt. 2188-2194, in Comm. del codice civile, diretto da Enrico Gabrielli, 2014; Donativi, Conservatore e notaio: l'iscrizione nel registro delle imprese dopo il d.l. n. 91/2014, in Giur. comm. 2015; Ferrara-Corsi, Gli imprenditori e le società, Milano, 2011; Finardi, Il regime di efficacia degli atti delle società di capitali soggetti a iscrizione nel registro delle imprese (art. 2448 c.c.), in Riv. not. 2011; Fimmanò-Ranucci, La pubblicità commerciale e il sindacato del Conservatore del registro delle imprese, in Not. 2014; Ibba-Marasà, Il registro delle imprese, Torino, 1997; Ibba, La pubblicità delle imprese, Padova, 2012; Ibba, Iscrizione nel registro delle imprese e difformità fra situazione iscritta e situazione reale, in Riv. dir. soc. 2013; Ibba, Domande giudiziali aventi ad oggetto quote di S.r.l. e principio di completezza delle iscrizioni, in Riv. dir. soc. 2014; Luoni-Cavanna, Il registro delle imprese, vent'anni dopo. Un panorama dottrinale, in Giur. it. 2015; Macchia, Le sezioni speciali del registro delle imprese, in Impresa 1996; Pavone La Rosa, Il registro delle imprese, Milano, 1954; Presti Rescigno, Corso di diritto commerciale, Bologna, 2015, 253; Restino, Le sezioni speciali del registro delle imprese, in Riv. dir. comm. 1998; Rordorf, Il giudice del registro delle imprese, in Riv. dir. soc. 1996; Ruggeri, L'irreversibilità della fusione societaria, Padova, 2012. |