Codice Civile art. 2210 - Poteri dei commessi dell'imprenditore.

Guido Romano

Poteri dei commessi dell'imprenditore.

[I]. I commessi dell'imprenditore, salve le limitazioni contenute nell'atto di conferimento della rappresentanza, possono compiere gli atti che ordinariamente comporta la specie delle operazioni di cui sono incaricati [1835].

[II]. Non possono tuttavia esigere il prezzo delle merci delle quali non facciano la consegna, né concedere dilazioni o sconti che non sono d'uso, salvo che siano a ciò espressamente autorizzati [2211].

Inquadramento

I commessi sono lavoratori subordinati che svolgono mansioni esecutive e materiali sotto la direzione dell'imprenditore o dell'institore (Ferri, in Comm. S.B. 1983, 18) che li pongono a contatto con i terzi (Campobasso, 136).

In ragione della posizione che assumono nell'impresa, ai commessi è riconosciuto il potere di rappresentanza dell'imprenditore anche in mancanza di uno specifico atto di conferimento (Campobasso, ibidem). Il loro potere è, però, circoscritto al compimento degli atti che ordinariamente comporta la specie di operazioni di cui sono incaricati (Ferrara-Corsi, 108; Corapi, in Tr. Gal. 1979, 333).

Il potere di rappresentanza del commesso può essere ampliato o limitato dall'imprenditore. Tuttavia, non essendo previsto un regime di pubblicità legale, le limitazioni saranno opponibili ai terzi solo se portate a conoscenza dei terzi con mezzi idonei (ad es. avvisi affissi nei locali di vendita) o se si prova l'effettiva conoscenza (Campobasso, 137; Ferrara-Corsi, 92).

Non è applicabile ai commessi l'art. 2208, non essendo configurabile, con riferimento alla limitata competenza dei commessi, la c.d. contemplatio domini presunta, propria della posizione dell'institore (Corapi, in Tr. Gal. 1979, 334; Ferri, in Comm. S.B., 1983, 121).

Bibliografia

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