Codice Civile art. 2314 - Ragione sociale.

Guido Romano

Ragione sociale.

[I]. La società agisce sotto una ragione sociale costituita dal nome di almeno uno dei soci accomandatari, con l'indicazione di società in accomandita semplice, salvo il disposto del secondo comma dell'articolo 2292 [2564, 2567].

[II]. L'accomandante, il quale consente che il suo nome sia compreso nella ragione sociale, risponde di fronte ai terzi illimitatamente e solidalmente con i soci accomandatari per le obbligazioni sociali [2320].

Inquadramento

L'articolo in commento segna una significativa deviazione dalla disciplina delle società in nome collettivo in quanto, nella accomandita semplice, la ragione sociale deve necessariamente contenere il nome di almeno uno dei soci accomandatari e l'indicazione del tipo sociale.

Non può essere inserito il nome di un socio accomandante in modo tale da evitare che chi entra in contatto con la società possa, anche erroneamente, fare affidamento sulla responsabilità personale di tale socio (Campobasso 129).

Secondo un orientamento, la mancata indicazione del tipo societario implicherebbe la qualificazione della società come in nome collettivo con conseguente esclusione della limitazione di responsabilità in capo ai soci accomandanti (Spada 435; Di Sabato, 122). Altri invece, partendo dal presupposto che l'indicazione del nome di un socio accomandatario e del tipo sociale siano elementi essenziali della ragione sociale della accomandita e che la formale presenza di tali elementi rientri nel controllo operato dall'ufficio del registro delle imprese, ritengono che l'ufficio del registro potrebbe per tale ragione rifiutare l'iscrizione della società, con conseguente applicabilità dell'art. 2317 sulla società irregolare. Tuttavia, è certo che la mancata indicazione del tipo sociale non incida sulla validità e l'efficacia del contratto sociale in quanto tale (Leozappa 520).

La modifica della ragione sociale per effetto della sostituzione dell'unico socio accomandatario determina esclusivamente una modifica dell'atto costitutivo, ma non la trasformazione della società in un soggetto giuridico diverso, così come accade in caso di mutamento della sede sociale rimanendo immutato il modello sociale e il regime della responsabilità patrimoniale dei soci e della società (Cass. n. 20558/2008).

In virtù del rinvio all'art. 2292, la accomandita potrà conservare, nella propria ragione sociale, il nome del socio defunto o receduto.

La perdita del beneficio della responsabilità limitata

L'accomandante che consenta all'inserimento del proprio nome nella ragione sociale risponde di fronte ai terzi illimitatamente e solidalmente con i soci accomandatari per le obbligazioni sociali.

Costituisce oggetto di discussione il fondamento della sanzione prevista dal comma 2 dell'art. 2314. Infatti, secondo alcuni, esso andrebbe individuato nella tutela dei terzi che sarebbero portati a confidare sulla responsabilità del socio indicato nella ragione sociale (Bigiavi 1959, 153 nt. 24), secondo altri nel divieto di immistione (Ferri, in Tr. Vas., 1987, 260 secondo il quale la decadenza dal beneficio costituirebbe l'applicazione del principio generale secondo il quale non possono essere assunti quei poteri e quei diritti che la legge riserva all'accomandatario senza assumere corrispondentemente le responsabilità che all'accomandatario fanno capo). Altri, rilevando che la sanzione opera anche nei confronti di coloro che conoscevano la qualità si accomandante del socio il cui nome è inserito e per tutte le obbligazioni sociali (v. oltre), rilevano che la norma sarebbe preordinata a reprimere una utilizzazione atipica, se non l'abuso del tipo societario che si viene a sostanziare nell'assunzione da parte del socio che gode della limitazione della responsabilità della posizione propria dell'accomandatario (così, Leozappa, 522). La norma sarebbe funzionale alla preservazione delle caratteristiche tipologiche della società in accomandita semplice (Leozappa, 523; Ferri, 359, nt. 2).

Si è osservato che l'accomandante perde il beneficio della responsabilità limitata per tutte le obbligazioni sociali e nei confronti di qualsiasi creditore sociale e, dunque, anche nei confronti di quei creditori che non hanno fatto affidamento sulla sua responsabilità o non potevano farvi affidamento perché erano a conoscenza della sua qualità di accomandante (Campobasso, 129, il quale precisa che in ciò risiede la portata dissuasiva della sanzione; Leozappa, 522).

Bibliografia

Bigiavi, Responsabilità dell'accomandante in una società irregolare, in Dir. fall. 1943, I, 26; Bigiavi, Ingerenza dell'accomandante, in Riv. dir. civ. 1959, II; Buonocore V., Castellano, Costi, Società di persone, Milano, 1980; Buonocore V., La società in accomandita semplice, in Buonocore (a cura di), Manuale di diritto commerciale, Torino, 2001; Bussoletti M., Società in accomandita semplice, in Enc. dir., XLII, Milano, 1990; Campobasso, Diritto commerciale, II, Torino, 2012; Conforti C., La società in accomandita semplice, Milano, 2005; Cottino G., Diritto commerciale, I, 2, Padova, 1999; Cottino G., Sarale M., Weigmann R., Società di persone e associazioni economiche, in Tratt. Cottino, III, Padova, 2003; Denozza, Responsabilità dei soci e rischio d'impresa nelle società personali, Milano, 1973; Di Sabato F., Manuale delle società, Torino, 1987; Di Sabato, Diritto delle società, Milano, 2003; Di Sabato, Blandini, Diritto delle società, Milano, 2011; Ferrara F., Corsi F., Gli imprenditori e le società, Milano, 2009; Galgano F., Diritto civile e commerciale, III, 1, Padova, 2004; Gambino, Impresa e società di persone, I, in Fondamenti del diritto commerciale, a cura di Gambino, Torino, 2009; Ghidini, Società personali, Padova, 1972; Montalenti P., Il socio accomandante, Milano, 1985; Montalenti P., La partecipazione di una società di capitali ad una società in accomandita semplice in qualità di accomandante, in Giur. comm. 1989, I; Montalenti P., Società in accomandita semplice, in Digesto comm., XIV, Torino, 1997; Oppo, Sulla partecipazione di società a società personali, in Riv. dir. comm. 1976, I; Rivolta, In tema di società in accomandita semplice, in Giur. comm. 2003; Spada, La tipicità delle società, Padova, 1974.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario