Codice Civile art. 2365 - Assemblea straordinaria (1).Assemblea straordinaria (1). [I]. L'assemblea straordinaria delibera sulle modificazioni dello statuto, sulla nomina, sulla sostituzione e sui poteri dei liquidatori e su ogni altra materia espressamente attribuita dalla legge alla sua competenza. [II]. Fermo quanto disposto dagli articoli 2420-ter e 2443, lo statuto può attribuire alla competenza dell'organo amministrativo o del consiglio di sorveglianza o del consiglio di gestione le deliberazioni concernenti la fusione nei casi previsti dagli articoli 2505 e 2505-bis, l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie, la indicazione di quali tra gli amministratori hanno la rappresentanza della società, la riduzione del capitale in caso di recesso del socio, gli adeguamenti dello statuto a disposizioni normative, il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale. Si applica in ogni caso l'articolo 2436. (1) Articolo sostituito dall' art. 1 d.lg. 17 gennaio 2003, n. 6 , con effetto dal 1° gennaio 2004. La legge ha modificato l’intero capo V, ed è stata poi modificata e integrata dal d.lg 6 febbraio 2004, n. 37, la cui disciplina transitoria è dettata dall'art. 6. InquadramentoL'assemblea straordinaria ha una competenza limitata alle materie indicate espressamente dal legislatore come devolute alla sua cognizione. Si tratta anche in tal caso di una norma inderogabile; lo statuto non può attribuire alla competenza dell'assemblea ordinaria materia di competenza dell'assemblea straordinaria, non potendo essere variati in diminuzione i quorum previsti per la seconda (Abbadessa 44). L'elenco delle materie riservate alla competenza dell'assemblea straordinaria contenuto nella disposizione in commento non è esaustivo in quanto altre norme delineano ulteriori competenze dell'assemblea straordinaria. In particolare, detta assemblea è competente in ordine alla: assegnazione di strumenti finanziari diversi dalle azioni in favore dei dipendenti della società o di società controllate (art. 2349 comma 2); revoca dello stato di liquidazione (art. 2487-ter); autorizzazione agli amministratori per la concessione di prestiti o garanzie per l'acquisto di azioni proprie (art. 2358); l'emissione di azioni convertibili in azioni (art. 2420-bis). Le modificazioni dell'atto costitutivoRinviando sul punto al commento all'art. 2436, ci si limita ad evidenziare che costituisce modificazione dello statuti ogni mutamento del contenuto oggettivo del contratto (atto costitutivo e statuto); il mutamento può consistere sia nell'inserimento di nuove clausole sia nella modificazione o soppressione di clausole esistenti (Campobasso 504, Marasà, 8). Non vengono in rilievo né nell'articolo in commento né nell'art. 2436, la variazione delle persone dei soci, la nomina e la revoca di amministratori, sindaci ed incaricati della revisione legale successivi a quelli nominati con l'atto costitutivo (Marasà, ivi, Di Amato, 322). La norma esprime la volontà del legislatore di riservare all'assemblea straordinaria quelle decisioni idonee ad incidere sugli elementi dell'atto costitutivo relativi al funzionamento e all'organizzazione della società, non legati all'individuazione delle persone dei soci e dei titolari di cariche sociali (Grippo Bolognesi, in Tr. Res., 2011, 28). Si osserva, poi, che la deliberazione che implichi un mutamento sostanziale dell'oggetto sociale non richiede la forma dell'assemblea straordinaria, atteso che, come si evince dal collegamento dell'art. 2365 — che riserva all'assemblea straordinaria la competenza a deliberare sulle modificazioni dell'atto costitutivo — con il successivo art. 2436 — che disciplina il regime di pubblicità di siffatte deliberazioni — tale peculiare procedimento di formazione e di espressione della volontà sociale è richiesto solo quando si tratti di apportare vere e proprie modifiche al testo del contratto sociale (o dello statuto che ne forma parte integrante), della cui redazione aggiornata si impone il deposito nel registro delle imprese (Cass., n. 9100/2003). Le competenze delegabiliIl comma 2 della disposizione in commento consente che lo statuto possa attribuire alla competenza dell'organo amministrativo le deliberazioni concernenti: 1) la fusione di società integralmente possedute o possedute in misura non inferiore al 90%; 2) l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie; 3) l'indicazione (attraverso la carica, ad es., di amministratore delegato, e non della persona fisica) di quali tra gli amministratori abbiano la rappresentanza della società; 4) l'adeguamento dello statuto a disposizioni normative; 5) la riduzione del capitale in caso di recesso del socio (art. 2437-quater che costituisca una soluzione alternativa allo scioglimento della società, decisione quest'ultima che invece è inderogabilmente rimesso all'assemblea); 6) il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale. 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