Codice Civile art. 2443 - Delega agli amministratori (1).

Guido Romano

Delega agli amministratori (1).

[I]. Lo statuto può attribuire agli amministratori la facoltà di aumentare in una o più volte il capitale fino ad un ammontare determinato e per il periodo massimo di cinque anni dalla data dell'iscrizione della società nel registro delle imprese. Tale facoltà può prevedere anche l'adozione delle deliberazioni di cui al quarto e quinto comma dell'articolo 2441; in questo caso si applica in quanto compatibile il sesto comma dell'articolo 2441 e lo statuto determina i criteri cui gli amministratori devono attenersi.

[II]. La facoltà di cui al secondo periodo del precedente comma può essere attribuita anche mediante modificazione dello statuto (2), per il periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione.

[III]. Il verbale della deliberazione degli amministratori di aumentare il capitale deve essere redatto da un notaio e deve essere depositato e iscritto a norma dall'articolo 2436.

[IV]. Se agli amministratori è attribuita la facoltà di adottare le deliberazioni di cui all'articolo 2441, quarto comma, qualora essi decidano di deliberare l'aumento di capitale con conferimenti di beni in natura o di crediti senza la relazione dell'esperto di cui all'articolo 2343, avvalendosi delle disposizioni contenute nell'articolo 2343-ter, il conferimento non può avere efficacia, salvo che consti il consenso di tutti i soci, prima del decorso del termine di trenta giorni dall'iscrizione nel registro delle imprese della deliberazione di aumento, contenente anche le dichiarazioni previste nelle lettere a), b), c) ed e), di cui all'articolo 2343-quater, terzo comma. Entro detto termine uno o più soci che rappresentano, e che rappresentavano alla data della delibera di aumento del capitale, almeno il ventesimo del capitale sociale, nell'ammontare precedente l'aumento medesimo, possono richiedere che si proceda, su iniziativa degli amministratori, ad una nuova valutazione ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 2343. In mancanza di tale domanda, gli amministratori depositano per l'iscrizione nel registro delle imprese unitamente all'attestazione di cui all'articolo 2444 la dichiarazione prevista all'articolo 2343-quater, terzo comma, lettera d) (3).

(1) V. nota al Capo V.

(2) L'art. 2, d.lg. 11 ottobre 2012, n. 184, ha soppresso le parole: «, approvata con la maggioranza prevista dal quinto comma dell'articolo 2441».

(3) Comma inserito dall'art. 1, d.lg. 29 novembre 2010, n. 224.

Inquadramento

L'aumento del capitale sociale importa una modificazione dello statuto e, in quanto tale, costituisce una deliberazione che spetta all'assemblea straordinaria. Tuttavia, l'articolo in commento consente che lo statuto, ovvero una successiva modificazione di esso, possa attribuire agli amministratori la facoltà di aumentare, in una o più volte, il capitale fino ad un ammontare determinato e per il periodo massimo di cinque anni decorrenti dalla data dell'iscrizione della società nel registro delle imprese ovvero dalla data della deliberazione modificativa.

La delega comporta una riallocazione temporanea e non definitiva, non esclusiva e revocabile, della competenza deliberativa e risponde all'esigenza di ridurre i costi, le formalità ed i tempi necessari per il passaggio assembleare (Petrazzini Cerrato, 398).

Non comportando l'attribuzione di un potere esclusivo, pur in presenza di una delega agli amministratori, l'assemblea conserva il potere concorrente di aumentare il capitale sociale (Guerrera 1188; Arato, 1356).

La delibera di aumento assunta dall'organo amministrativo in forza della delega di cui alla presente norma, può essere legittimamente revocata anche dall'assemblea straordinaria delle società (Trib. Padova 24 novembre 2005, Soc., 2007, 325).

La delibera di aumento del capitale sociale assunta dal consiglio di amministrazione su delega dell'assemblea, può essere impugnata dinanzi all'autorità giudiziaria dal socio per vizi inerenti il contenuto della delibera stessa e non per ragioni inerenti la delega (Trib. Roma 19 luglio1997, FI, 1997, I, 3396).

Il contenuto della delega

La delega attribuisce i medesimi poteri che spettano al delegante. Il legislatore, infatti, chiede soltanto che la delega abbia un contenuto minimo, individuato nella previsione di un limite quantitativo e di un limite temporale (Fico 67, Giannelli, 272). Quindi, l'organo gestorio potrà scegliere se procedere ad una o più emissioni, unitarie o in tranches, purché entro l'ammontare fissato, come cifra fissa o come limite massimo, nella delega (Petrazzini Cerrato, 400). L'organo amministrativo potrà poi optare anche per la inscindibilità o per la scindibilità dell'aumento (Trimarchi 338) e, in tale ultimo caso, per attribuire o meno efficacia progressiva alle sottoscrizioni.

La deliberazione degli amministratori

Il verbale della deliberazione degli amministratori deve essere redatto da un notaio e la deliberazione consiliare è soggetta al medesimo controllo di legalità dello stesso ed eventualmente ad omologazione da parte del tribunale nonché ad iscrizione nel registro delle imprese (Campobasso 515).

In sede di deliberazione di aumento del capitale sociale adottata dal consiglio di amministrazione su delega dell'assemblea straordinaria, è legittima la fissazione da parte dell'organo di gestione di un sovrapprezzo sulle azioni di nuova emissione offerte in opzione ai soci, in assenza, nella deliberazione di delega, di una espressa previsione al riguardo (Trib. Trieste, 8 aprile 1997, in Vit. Not., 1997, 1504).

Bibliografia

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