Codice Civile art. 2778 - Ordine degli altri privilegi sui mobili (1).Ordine degli altri privilegi sui mobili (1). [I]. Salvo quanto è disposto dall'articolo 2777, nel concorso di crediti aventi privilegio generale o speciale sulla medesima cosa, la prelazione si esercita nell'ordine che segue: 1) i crediti per contributi ad istituti, enti o fondi speciali - compresi quelli sostitutivi o integrativi - che gestiscono forme di assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, indicati dall'articolo 2753 (2); 2) i crediti per le imposte sui redditi immobiliari, indicati dall'articolo 2771, quando il privilegio si esercita separatamente sopra i frutti, i fitti e le pigioni degli immobili; 3) (3); 4) i crediti per prestazioni e spese di conservazione e miglioramento di beni mobili, indicati dall'articolo 2756; 5) i crediti per le mercedi dovute ai lavoratori impiegati nelle opere di coltivazione e di raccolta, indicate dall'articolo 2757; 6) i crediti per sementi e materie fertilizzanti e antiparassitarie e per somministrazione di acqua per irrigazione, nonché i crediti per i lavori di coltivazione e di raccolta indicati dall'articolo 2757. Qualora tali crediti vengano in concorso tra loro, sono preferiti quelli di raccolta, seguono quelli di coltivazione e, infine, gli altri crediti indicati dallo stesso articolo; 7) i crediti per i tributi indiretti, indicati dall'articolo 2758, salvo che la legge speciale accordi un diverso grado di preferenza, e i crediti per le imposte sul reddito, indicati dall'articolo 2759; 8) i crediti per contributi dovuti a istituti ed enti per forme di tutela previdenziale e assistenziale indicati dall'articolo 2754, nonché gli accessori, limitatamente al cinquanta per cento del loro ammontare, relativi a tali crediti ed a quelli indicati dal precedente n. 1 del presente articolo (2); 9) (4); 10) i crediti dipendenti da reato, indicati dall'articolo 2768, sulle cose sequestrate, nei casi e secondo l'ordine stabiliti dal codice penale e dal codice di procedura penale; 11) i crediti per risarcimento, indicati dall'articolo 2767; 12) i crediti dell'albergatore, indicati dall'articolo 2760; 13) i crediti del vettore, del mandatario, del depositario e del sequestratario, indicati dall'articolo 2761; 14) i crediti del venditore di macchine o della banca per le anticipazioni del prezzo, indicati dall'articolo 2762; 15) i crediti per canoni enfiteutici, indicati dall'articolo 2763; 16) i crediti del locatore e i crediti del concedente dipendenti dai contratti di mezzadria e colonia, indicati rispettivamente dagli articoli 2764 e 2765; 17) i crediti per spese funebri, d'infermità, per somministrazioni ed alimenti, nell'ordine indicato dall'articolo 2751; 18) i crediti dello Stato per tributi diretti, indicati dal primo comma dell'articolo 2752; 19) i crediti dello Stato indicati dal terzo comma dell'articolo 2752; 20) i crediti degli enti locali per tributi, indicati dal quarto comma dell'articolo 2752. (1) Articolo così sostituito dall'art. 12 l. 29 luglio 1975, n. 426. (2) L'art. 4 3 d.l. 9 ottobre 1989, n. 338, conv., con modif., nella l. 7 dicembre 1989, n. 389, così dispone: «I crediti per premi dovuti all'INAIL, di cui al numero 8) del primo comma dell'articolo 2778 del codice civile, sono collocati, per l'intero ammontare, tra quelli indicati al numero 1) del primo comma del predetto articolo». (3) Numero abrogato dall'art. 161 d.lg. 1° settembre 1993, n. 385. V. anche l'art. 44 d.lg. n. 385, cit., in materia di credito agrario e peschereccio. (4) Numero abrogato dall'art. 161 d.lg. n. 385, cit. InquadramentoDalla disposizione in commento si evince una chiara deroga al principio generale: vi sono infatti alcuni crediti sottoposti a privilegio generale ai quali viene attribuita una preferenza rispetto a quelli assistiti da privilegio speciale, in questa ipotesi in ossequio quindi ad un ordine sancito obbligatoriamente dal legislatore. In generaleLa norma in commento, così come l'art. 2777, conferma la prevalenza che il nostro ordinamento giuridico oggi attribuisce ai privilegi generali rispetto ai privilegi speciali mobiliari; infatti al n. 1 vengono collocati i crediti per contributi ad istituti, enti o fondi speciali che gestiscono forma di assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, indicati dall'art. 2753 (Tucci, 11). Va anche segnalato che il t.u. delle leggi in materia bancaria e creditizia (d.lgs. n. 385/1993) ha abrogato i nn. 3 e 9 dell'articolo in esame. Questo non significa che il credito agrario e peschereccio, come disciplinato dagli artt. 43 ss., t.u. l. banc., non sia munito di privilegio, perché l'art. 44, afferma che esso si colloca nel grado immediatamente successivo sui redditi immobiliari di cui all'art. 2778, n. 2. Mentre i nn. 1, 8, 17, 18, 19 e 20 della disposizione contemplano privilegi generali su beni mobili, i rimanenti numeri riguardano i crediti assistiti da privilegi speciali (Pratis, 1294). Con orientamento unanime la giurisprudenza ha ribadito che l'ordine dei privilegi mobiliari, come disegnato dagli artt. 2777 e 2778, resta fermo anche in caso di collocazione sussidiaria del credito sul prezzo ricavato dalla vendita degli immobili ex art. 2776; il privilegio va dunque esattamente rispettato anche in questo caso e non sarà possibile una soddisfazione dei crediti in misura proporzionale (Cass. I, n. 2924/1982). Si è fatto notare altresì che l'ordine dei privilegi si sottrae alla disponibilità del creditore ed è quindi ben possibile che, anche in grado di appello, in virtù di una diversa qualificazione del rapporto, sia attribuito al credito un grado diverso(Cass. n. 9018/2018). Il privilegio che assiste il credito per alimenti di cui all'art. 2751, n. 4 e 2778, n. 17 si estende anche al credito di mantenimento del coniuge separato o divorziato (Corte cost. n. 171/2000). In sede di ammissione al passivo fallimentare, il privilegio previsto dal n. 1) dell'art. 2778 c.c. e dal n. 8) dello stesso art. 2778 c.c. si applica, senza alcun limite temporale, ai crediti vantati dall'INAIL per premi, per effetto dell'art. 4 del d.l. n. 338/1989, conv. con modif., dalla l. n. 389/1989 (Cass. sez. VI, n. 9219/2020). BibliografiaAmoroso, Il Decreto Semplificazioni fiscali e le nuove norme in materia doganale, in Fall., 2012; Apice, I rapporti tra privilegio speciale immobiliare e ipoteca alla luce delle disposizioni di cui alla legge n. 30 del 1997, in Dir. fall. 1997; Bozza, Conflitti tra cause di prelazione, in Dialoghi con la giurisprudenza civile e commerciale, II, diretti da Galgano, Padova, 1996; Cendon, artt. 2740-2906, in Commentario al codice civile, Milano, 2009; Censoni, I diritti di prelazione nel concordato preventivo, in Giur. comm. fasc.1, 2009; Ciccarello, Privilegio (dir. priv.), in Enc. dir., XXXV, Milano, 1986; Guglielmucci, Privilegio del credito del promissario acquirente, in Foro amm. 1997; Miglietta, Prandi, I privilegi, in Giur. sist. Bigiavi, Torino, 1995; Mignarri, Disposizioni in materia di imposta di bollo sulle comunicazioni relative a prodotti finanziari, attività scudate e detenute all'estero, in Fall. 2012; Parente, Il sistema dei privilegi del credito, Milano, 2001; Parente, Nuovo ordine dei privilegi e autonomia privata, Napoli, 1981; Pratis, Privilegio (diritto civile e tributario), in Nss.D.I., app., V, Torino, 1984; Pratis, Della tutela dei diritti (artt. 2740-2783), II, 1, in Comm. cod. civ., Torino, 1976; Ruisi, Palermo A., Palermo C., I privilegi, in Giur. sist. Bigiavi, Torino, 1980; Tucci, Privilegi, I, Diritto civile e tributario, in Enc. giur., XXIV, Roma, 1991. |