Codice Civile art. 2861 - Termine ed esecuzione del rilascio.

Donatella Salari

Termine ed esecuzione del rilascio.

[I]. Il rilascio dei beni ipotecati si esegue con dichiarazione alla cancelleria del tribunale competente per l'espropriazione [16, 26 c.p.c.]. La dichiarazione deve essere fatta non oltre i dieci giorni dalla data del pignoramento.

[II]. Il certificato della cancelleria attestante la dichiarazione deve, a cura del terzo, essere annotato in margine alla trascrizione dell'atto di pignoramento e deve essere notificato, entro cinque giorni dalla sua data, al creditore procedente.

[III]. Sull'istanza di questo o di qualunque altro interessato, il tribunale provvede alla nomina di un amministratore, in confronto del quale prosegue il processo di espropriazione [555 ss. c.p.c.].

[IV]. Il terzo rimane responsabile della custodia dell'immobile [559 ss. c.p.c.] fino alla consegna all'amministratore.

Inquadramento

La norma in commento completa la disciplina dettata dalla disposizione precedente, al fine di stabilire le precise modalità attraverso le quali il terzo acquirente dei beni ipotecati può effettuare il rilascio degli stessi. La disposizione attiene, quindi, alla formalità per il rilascio, attuato con un procedimento che culmina con la traditio del bene all'amministratore. La dichiarazione di rilascio è actus legitimus, da rendersi alla cancelleria del giudice competente per l'espropriazione. Il comma 3 della norma prevede la nomina di un amministratore, con duplicità di funzioni: a) custodia del bene, che gli deve, pertanto, essere consegnato dal rilasciante; b) legittimazione passiva nel procedimento di espropriazione.

Rilascio dei beni ai creditori

La norma in esame disciplina le modalità di rilascio e si connota per la previsione di forme e termini rigorosi. Nello specifico si ritiene che la dichiarazione di rilascio debba essere fatta senza alcuna riserva o condizione atteso che il rilascio non può intralciare il processo esecutivo.

Si ritiene, inoltre, che la dichiarazione di rilascio non può essere fatta per una parte dei fondi acquistati: in tal ultimo modo, infatti, si darebbe luogo ad una divisione dell'ipoteca (Gorla, Zanelli, 423).

Non sono stabiliti termini per l'annotazione: finché essa non venga eseguita potranno esser resi pubblici ipoteche o diritti contro il terzo (art. 2862).

L'amministratore dei beni rilasciati

La nomina dell'amministratore si giustifica per le esigenze della custodia, dato che scopo del rilascio è principalmente quello di liberare il terzo dalle problematiche legate alla custodia.

L'amministratore non è un sostituto processuale del terzo acquirente: il soggetto interessato al processo esecutivo rimane il terzo acquirente, poiché l'espropriazione viene avviata contro di lui; egli, pertanto, rimane il solo soggetto legittimato a proporre le eccezioni personali e relative al credito, per chi ritiene che la dichiarazione di rilascio non comporti implicita rinuncia alle eccezioni stesse (Gorla, Zanelli, 421; contra, Boero, 807).

L'amministratore è, piuttosto, un pubblico ufficiale, il quale svolge il proprio ufficio nell'interesse del regolare svolgimento della procedura esecutiva, a tutela sia dei creditori procedenti che del terzo. L'amministratore viene nominato dal giudice dell'esecuzione su istanza del creditore procedente, dei creditori intervenuti, o dello stesso terzo: una volta nominato, il processo esecutivo prosegue contro l'amministratore (artt. 602-604 c.p.c.). Dall'obbligo delle custodia il terzo è liberato solo con la consegna della cosa all'amministratore (Gorla, Zanelli, 425).

Bibliografia

Boero, Le ipoteche, in Comm. Utet 1999; Cicero, L'ipoteca, in Il diritto privato oggi, Milano, 2000; Coviello, Delle ipoteche nel diritto civile italiano, Roma, 1936; Fragali, Ipoteca, in Enc. dir., XXII, Milano, 1972; Gorla, Zanelli, Del pegno. Delle ipoteche, in Comm. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1992; Ravazzoni, La fideiussione, Milano, 1957; Ravazzoni, Le ipoteche, in Tr. Res., 20, Torino, 1998; Rubino, L'ipoteca immobiliare e mobiliare, in Tr. C. M., Milano, 1956; Tamburrino, Le ipoteche, in Comm. cod. civ., Torino, 1976.

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