Codice Civile art. 2871 - Diritti del terzo datore che ha pagato i creditori iscritti o ha sofferto l'espropriazione.Diritti del terzo datore che ha pagato i creditori iscritti o ha sofferto l'espropriazione. [I]. Il terzo datore che ha pagato i creditori iscritti o ha sofferto l'espropriazione ha regresso contro il debitore. Se vi sono più debitori obbligati in solido [1292 ss.], il terzo che ha costituito l'ipoteca a garanzia di tutti ha regresso contro ciascuno per l'intero. [II]. Il terzo datore ha regresso contro i fideiussori [1936 ss.] del debitore. Ha inoltre regresso contro gli altri terzi datori per la loro rispettiva porzione [1299] e può esercitare, anche nei confronti dei terzi acquirenti, il subingresso previsto dal secondo comma dell'articolo 2866. InquadramentoLa norma in commento concede una surrogazione ex lege al terzo datore che ha pagato i creditori o ha subito l'espropriazione nei confronti del debitore principale. La surrogazione è concessa nei confronti del debitore principale e di ciascun condebitore solidalmente obbligato per l'intero. Il regresso è esteso altresì ai fideiussori del debitore ipotecario. Il regresso del terzo contro il debitoreIl terzo datore che ha pagato i creditori iscritti o che ha sofferto l'espropriazione può esercitare in via alternativa due azioni: il regresso o la surrogazione, nella forma della surrogazione ipotecaria (art. 2868) (Ravazzoni, 101). Secondo Cass. III, n. 35847/2022 laddove il terzo datore di ipoteca agisca in regresso nei confronti del debitore egli ha diritto di pretendere non l'effettivo valore di mercato del bene espropriato, ma solo quanto ricavato e distribuito al creditore garantito dalla relativa vendita forzata, considerato che si tratta di azione avente ad oggetto il recupero di quanto corrisposto (spontaneamente o coattivamente) dal garante al creditore, in luogo e nell'interesse del debitore, e non di un'azione risarcitoria. La trasmissione per effetto della surrogazione, in favore del terzo datore adempiente, dell'ipoteca spettante al creditore originario, pur essendo un effetto legale del pagamento e pur operando fra le parti, nel rapporto di credito assistito da garanzia, non determina l'automatico subingresso del nuovo creditore nel rapporto di garanzia se non annotata. Peraltro, l'annotazione del trasferimento dell'ipoteca in favore del terzo datore adempiente è efficace anche se eseguita dopo il fallimento del debitore garantito, in quanto, comportando la sostituzione nell'iscrizione originaria che assisteva il creditore ipotecario surrogato e non la creazione di una nuova ipoteca, non rappresenta un atto pregiudizievole per la massa (Cass. I, n. 8983/1992). Per converso la disposizione di cui all'art. 1953, n. 4 (c.d. rilievo del fideiussore) — secondo cui il fideiussore, anche prima di aver pagato, può agire contro il debitore perché questi, nei casi ivi tassativamente previsti, gli procuri la liberazione o in mancanza gli presti le necessarie garanzie — non è applicabile, neppure in via analogica, al terzo datore di ipoteca, attese le diversità funzionali e strutturali della fideiussione (garanzia personale con la quale il fideiussore risponde con tutti i suoi beni dell'adempimento del debitore) dall'ipoteca (diritto reale di garanzia in forza del quale il terzo datore risponde soltanto con il bene assoggettato) e la completezza della disciplina legislativa della prestazione di ipoteca da parte del terzo, che non lascia spazio a lacune di sorta (Cass. III, n. 4420/1994). Il regresso del terzo contro i fideiussori e gli altri terzi datoriIn base al comma 2 dell'art. 2871, il terzo datore ha regresso contro i fideiussori del debitore. Ha inoltre regresso contro gli altri terzi datori per la loro rispettiva porzione e può esercitare, anche nei confronti dei terzi acquirenti, il subingresso previsto dal comma 2 dell'art. 2866. Il regresso contro i fideiussori è dato per l'intero, a differenza di quanto avviene per il fideiussore (art. 1954, v. anche art. 1299). Nei confronti dei fideiussori l'azione di regresso incontra i limiti di cui agli artt. 1955, 1956 e 1957, in quanto applicabili. Contro gli altri terzi datori il regresso è dato per la loro rispettiva quota e le quote di riparto sono eguali (Gorla, Zanelli, 463). Se i terzi datori hanno garantito soltanto una parte del debito il riparto della perdita avverrà in proporzione della parte di debito garantita (Gorla, Zanelli, 463). BibliografiaBianca, Diritto civile, IV, Milano, 1991; Boero, Le ipoteche, GS. Big., Torino, 1999; Fragali, Ipoteca, in Enc. dir., XXII, Milano, 1972; Gorla, Zanelli, Del pegno. Delle ipoteche, in Com. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1992; Merlo, Surrogazione per pagamento, Padova, 1933; Ravazzoni, Le ipoteche, Tr. Res., 20, Torino, 1998; Rubino, L'ipoteca immobiliare e mobiliare, in Tr. C. M., Milano, 1956. |