Codice Civile art. 2884 - Cancellazione ordinata con sentenza.

Donatella Salari

Cancellazione ordinata con sentenza.

[I]. La cancellazione deve essere eseguita dal conservatore, quando è ordinata con sentenza passata in giudicato [2909; 324 c.p.c.] o con altro provvedimento definitivo emesso dalle autorità competenti [2878 n. 7; 586, 794 c.p.c.] (1).

(1) V. art. 136 3 r.d. 16 marzo 1942, n. 267.

Inquadramento

La norma in esame mira a tutelare il debitore nell'ipotesi in cui il credito sia stato effettivamente e completamente soddisfatto, ma egli non riesca ad ottenere la cancellazione della garanzia ipotecaria poiché il creditore non presta il necessario consenso.

Cancellazione giudiziale

Qualora il creditore ipotecario rifiuti di prestare il consenso alla cancellazione dell'ipoteca, i legittimati (il debitore, il terzo acquirente, il terzo datore di ipoteca ed in generale chi vanti un interesse concreto ed attuale alla cancellazione dell'iscrizione) possono ottenere una pronuncia dell'autorità giudiziaria che ordini la cancellazione stessa (Ravazzoni, in Tr. Res., 1985, 99). A norma dell'art. 2884, infatti, la cancellazione può essere ordinata dall'autorità giudiziaria con sentenza passata in giudicato o con altro provvedimento definitivo. In tale ipotesi, il conservatore deve eseguire la cancellazione.

Risulta necessario ricorrere all'autorità giudiziaria in sede contenziosa contro il rifiuto del conservatore di cancellare un'iscrizione ipotecaria effettuata per errore, ove manchi il consenso del creditore alla cancellazione, non essendo in tal caso ammissibile il reclamo ex art. 2888 (App. Torino 17 maggio 1991).

Secondo la S.C. l'iscrizione ipotecaria può essere cancellata solo in esito ad un ordine contenuto in una sentenza passata in giudicato ovvero in un altro provvedimento giudiziario definitivo, con la conseguenza che non costituiscono titoli utili al fine predetto l'ordinanza di sospensione dell'esecutività del preavviso di iscrizione, quale atto prodromico della iscrizione stessa, e la successiva sentenza di accoglimento parziale pronunciata nel relativo giudizio (Cass. VI,  n. 26104 2018).

Natura personale o reale dell'azione

Quanto all'azione per ottenere la cancellazione, si è discusso se essa abbia natura personale o reale. Secondo la tradizionale giurisprudenza, se l'azione non coinvolge alcuna questione sull'esistenza del credito essa è di natura reale, e la competenza è determinata dal luogo in cui la cosa si trova; quando invece coinvolge questioni sull'esistenza del credito essa è di natura personale, ed in tal caso la competenza è determinata in base all'art. 18 c.p.c. (Cass. n. 1737/1955).

«Altro provvedimento definitivo»

La norma in esame si riferisce anche ad ordini di cancellazione contenuti in provvedimenti diversi dalla sentenza passata in giudicato.

Qualora l'ipoteca giudiziale sia stata iscritta in base a decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, l'accoglimento dell'opposizione avverso il decreto determina la illegittimità del vincolo fin dal momento della sua costituzione, con la conseguenza che colui che ha chiesto l'iscrizione ha l'obbligo di provvedere alla cancellazione indipendentemente da una richiesta formale della parte gravata, pena il risarcimento dei danni in favore di quest'ultimo. Il giudice che accoglie l'opposizione medesima ha il potere di ordinare la cancellazione anche d'ufficio (Cass., n. 3078/1978).

Al decreto di trasferimento immobiliare ex art. 586 c.p.c., tanto nell'espropriazione individuale che in quella concorsuale che si svolga sul modello della prima, consegue l'immediato e indifferibile trasferimento del bene purgato e libero dai pesi indicati dalla norma o ricavabili dal regime del processo esecutivo, con conseguente obbligo per il Direttore del Servizio di pubblicità immobiliare dell'Ufficio provinciale del territorio istituito presso l'Agenzia delle entrate di procedere alla cancellazione di questi immediatamente, incondizionatamente e, in ogni caso, indipendentemente dal decorso dei termini previsti per la proposizione delle opposizioni agli atti esecutivi avverso il provvedimento traslativo in parola (Cass. S.U., n. 28387/2020).

Bibliografia

Fragali, Ipoteca (dir. priv.), in Enc. dir., XXII, Milano, 1972; Gentile, Le ipoteche, Roma, 1961; Tamburrino, Della tutela dei diritti. Delle ipoteche, in Comm. cod. civ., VI, Torino, 1976; Vascellari, Commento alla L. 27 febbraio 1985 n. 52, in Nuove leggi civ. comm. , 1985.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario