Decreto legislativo - 8/07/1999 - n. 270 art. 22 - Avviso ai creditori per l'accertamento del passivo.

Lunella Caradonna
Ivana Vassallo

Avviso ai creditori per l'accertamento del passivo.

1. Il commissario giudiziale comunica ai creditori e ai terzi che vantano diritti reali mobiliari sui beni in possesso dell'imprenditore insolvente, a mezzo posta elettronica certificata, se il relativo indirizzo del destinatario risulta dal registro delle imprese ovvero dall'Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti e, in ogni altro caso, a mezzo lettera raccomandata o telefax presso la sede dell'impresa o la residenza del creditore, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il termine entro il quale devono trasmettergli a tale indirizzo le loro domande, nonche' le disposizioni della sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza che riguardano l'accertamento del passivo (1).

2. I creditori e i terzi titolari di diritti sui beni sono invitati ad indicare nella domanda l'indirizzo di posta elettronica certificata ed avvertiti delle conseguenze di cui ai periodi seguenti e dell'onere di comunicarne al commissario ogni variazione. Tutte le successive comunicazioni sono effettuate dal commissario all'indirizzo di posta elettronica certificata indicato dal creditore o dal terzo titolare di diritti sui beni. In caso di mancata indicazione dell'indirizzo di posta elettronica certificata o di mancata comunicazione della variazione, ovvero nei casi di mancata consegna per cause imputabili al destinatario, esse si eseguono mediante deposito in cancelleria. Si applica l'articolo 31-bis, terzo comma, del regio decreto, 16 marzo 1942, n. 267 , sostituendo al curatore il commissario giudiziale (2).

(1) Comma sostituito dall'articolo 17, comma 2, lettera a), del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, per l'applicazione del presente comma vedi quanto disposto dai commi 4 e 5 del medesimo articolo 17.

(2) Comma sostituito dall' articolo 17, comma 2, lettera b), del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, per l'applicazione del presente comma vedi quanto disposto dai commi 4 e 5 del medesimo articolo 17.

Inquadramento

La fase dell'accertamento del passivo, con questa norma, viene anticipata sin dall'inizio della fase procedimentale, in modo tale da consentire ai creditori il riconoscimento delle loro pretese in tempi più celeri.

La l. 17 dicembre 2012, n. 221, convertendo il d.l. n. 179 del 2012, apporta modifiche ad alcune norme processuali vigenti ed introduce nuove disposizioni di dettaglio in materia, tra l'altro, di notificazioni e comunicazioni.

In particolare l'art. 17, comma secondo, lettere a) e b), del d.l. n. 179 del 2012, ha modificato l'art. 22 del d.lgs. 8 luglio 1999, n. 270 come segue:

a) l'articolo 22, comma 1, è sostituito dal seguente: «1. Il commissario giudiziale comunica ai creditori e ai terzi che vantano diritti reali mobiliari sui beni in possesso dell'imprenditore insolvente, a mezzo posta elettronica certificata, se il relativo indirizzo del destinatario risulta dal registro delle imprese ovvero dall'Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti e, in ogni altro caso, a mezzo lettera raccomandata o telefax presso la sede dell'impresa o la residenza del creditore, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il termine entro il quale devono trasmettergli a tale indirizzo le loro domande, nonché le disposizioni della sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza che riguardano l'accertamento del passivo»;

b) l'articolo 22, comma 2, è sostituito dal seguente: «2. I creditori e i terzi titolari di diritti sui beni sono invitati ad indicare nella domanda l'indirizzo di posta elettronica certificata ed avvertiti delle conseguenze di cui ai periodi seguenti e dell'onere di comunicarne al commissario ogni variazione. Tutte le successive comunicazioni sono effettuate dal commissario all'indirizzo di posta elettronica certificata indicato dal creditore o dal terzo titolare di diritti sui beni. In caso di mancata indicazione dell'indirizzo di posta elettronica certificata o di mancata comunicazione della variazione, ovvero nei casi di mancata consegna per cause imputabili al destinatario, esse si eseguono mediante deposito in cancelleria. Si applica l'articolo 31-bis, terzo comma, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, sostituendo al curatore il commissario giudiziale».

Deve osservarsi che rispetto alla legge «Prodi», dove per la fase dell'accertamento del passivo si faceva riferimento alle norme sulla liquidazione coatta amministrativa (art. 209 l.fall.), oggi il richiamo è alle norme sul fallimento.

Modalità telematiche di avviso per l'accertamento del passivo

Per ciò che concerne l'ambito temporale di applicazione va osservato che le nuove disposizioni si applicano alle procedure pendenti rispetto alle quali alla data del 19 dicembre 2012 (data di entrata in vigore della legge di conversione) nel caso in cui non sia stata effettuata la comunicazione prevista dall'art. 22.

Nell'ipotesi contraria in cui la comunicazione sia stata eseguita la norma si applica dal 31 ottobre 2013 e il commissario deve comunicare, entro il 30 giugno 2013, ai creditori e ai terzi titolari di diritti il proprio indirizzo PEC e invitarli a far pervenire entro tre mesi i rispettivi indirizzi PEC cui verranno inviate le comunicazioni.

Il curatore, il commissario giudiziale, il commissario liquidatore e il commissario straordinario entro il 30 giugno 2013 comunicano ai creditori e ai terzi titolari di diritti sui beni il loro indirizzo di posta elettronica certificata e li invitano a comunicare, entro tre mesi, l'indirizzo di posta elettronica certificata al quale ricevere tutte le comunicazioni relative alla procedura, avvertendoli di rendere nota ogni successiva variazione e che in caso di omessa indicazione le comunicazioni sono eseguite esclusivamente mediante deposito in cancelleria.

Si tratta di norme dirette a garantire, da un lato, maggiore speditezza nell'esecuzione dei numerosi adempimenti connessi alla procedura concorsuali e, dall'altro, maggiore certezza nell'assolvimento dei compiti.

In altri termini, è stato realizzato un adeguamento della normativa necessario alla luce del processo di costante informatizzazione delle procedure giudiziali e dei sistemi operativi oramai diffusi, soprattutto nel settore civile, a largo spettro.

Bibliografia

v. sub art. 18.

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