Regio decreto - 16/03/1942 - n. 267 art. 126 - Concordato nel caso di numerosi creditori 1 .


Concordato nel caso di numerosi creditori1.

 

Ove le comunicazioni siano dirette ad un rilevante numero di destinatari, il giudice delegato può autorizzare il curatore a dare notizia della proposta di concordato, anziché con comunicazione ai singoli creditori, mediante pubblicazione del testo integrale della medesima su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o locale.

[1] Articolo sostituito dall'articolo 116 del D.Lgs. 9 gennaio 2006, n. 5.

Inquadramento

La novella dell'art. 126 l.fall., in una chiara logica di semplificazione, ha opportunamente attribuito al giudice delegato la facoltà autorizzare la pubblicazione della proposta, in caso di rilevante numero di destinatari, su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o locale. Sulla portata di tale riforma si è discusso, tra chi ritiene che le nuove forme di comunicazione siano la regola, tutte le volte in cui quella comunicazione stessa sia semplicemente di una certa difficoltà o comporti costi eccessivi, e chi, al contrario, afferma (in maniera più convincente) che quel potere discrezionale vada esercitato con grande cautela, in casi eccezionali e con adeguata motivazione, in quanto il presupposto residuato del rilevante numero dei creditori destinatari della comunicazione non può che significare che la sussistenza di tale situazione di fatto rende non già solo più difficile, ma anche più complesso e macchinoso il procedimento informativo, sì da ostacolare grandemente la snellezza e l'efficacia dello stesso: ciò in quanto è certo che la scelta in esame incide fortemente sul diritto di ciascun creditore ad essere personalmente notiziato di una fattispecie che coinvolge direttamente la propria sfera patrimoniale.

La norma non prevede espressamente l'alternativa fattispecie — prevista dall'art. 150 c.p.c. in tema di notificazione per pubblici proclami — della difficoltà di identificazione degli stessi, tant'è che è stato opportunamente statuito che tra le ragioni per le quali può autorizzarsi l'avviso ai creditori nelle forme dell'art. 126 in commento non rientra l'impossibilità di accertamento del recapito dei creditori stessi (Cass. n. 362/1998).

La riforma della crisi d'impresa e dell'insolvenza (d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14)

Per il commento v. sub art. 124.

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