Regio decreto - 16/03/1942 - n. 267 art. 128 - Approvazione del concordato 1 .

Domenica Capezzera

Approvazione del concordato1.

Art. 128

Il concordato e' approvato dai creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi al voto. Ove siano previste diverse classi di creditori, il concordato e' approvato se tale maggioranza si verifica inoltre nel maggior numero di classi2.

[Ove siano previste diverse classi di creditori, il concordato è approvato se riporta il voto favorevole dei creditori che rappresentino la maggioranza dei crediti ammessi al voto nelle classi medesime. ]3

I creditori che non fanno pervenire il loro dissenso nel termine fissato dal giudice delegato si ritengono consenzienti.

La variazione del numero dei creditori ammessi o dell'ammontare dei singoli crediti, che avvenga per effetto di un provvedimento emesso successivamente alla scadenza del termine fissato dal giudice delegato per le votazioni, non influisce sul calcolo della maggioranza4.

Quando il giudice delegato dispone il voto su più proposte di concordato ai sensi dell’articolo 125, secondo comma, terzo periodo, ultima parte, si considera approvata quella tra esse che ha conseguito il maggior numero di consensi a norma dei commi precedenti e, in caso di parità, la proposta presentata per prima5.

[1] Articolo sostituito dall'articolo 118 del D.Lgs. 9 gennaio 2006, n. 5.

[3] Comma da ritenersi abrogato per effetto della sostituzione di cui all'articolo 9, comma 7, del D.Lgs. 12 settembre 2007 n.169, con la decorrenza indicata nell'articolo 22 del medesimo D.Lgs. 169/2007.

Inquadramento

Ai sensi dell'art. 128 l.fall., la proposta di concordato fallimentare è approvata: dal voto favorevole dei creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi al voto; se la proposta prevede la formazione di classi (ai sensi dell'art. 124, comma 2, l.fall.) tale maggioranza deve essere raggiunta nel maggior numero delle classi (salvo che la proposta non preveda il pagamento integrale di tutti i creditori, nel qual caso non è necessario procedere alle operazioni di voto).

Se il giudice delegato ha disposto il voto su più proposte di concordato ai sensi dell'art. 125, comma 2, terzo periodo, ult. parte, l.fall., si considera approvata quella tra esse che ha conseguito il maggior numero di consensi, secondo le regole suddette e, in caso di parità, la proposta presentata per prima.

In ogni caso, la variazione del numero dei creditori ammessi o dell'ammontare delle singole ragioni di credito a seguito di provvedimenti emessi dopo la scadenza del termine per l'esercizio del diritto di voto sono ininfluenti ai fini della determinazione delle maggioranze.

Nel contesto delle votazioni di cui all'art. 127, l.fall. è possibile collocare la condotta descritta dall'art. 233, l.fall., relativa al reato di mercato di voto.

La riforma della crisi d'impresa e dell'insolvenza (d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14)

Per il commento v. sub art. 124.

Bibliografia

v. art. 127.

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