Compatibilità tra prova e contratto a termineFonte: Cod. Civ. Articolo 2096
03 Aprile 2017
È possibile apporre un termine di prova, di 30 giorni, in un contratto a tempo determinato di 3 mesi?
La ratio fondante la previsione legislativa del patto di prova, ex art. 2096 c.c., si individua nel garantire al datore di lavoro una valutazione circa le effettive capacità e attitudini del lavoratore, nonché a quest'ultimo la convenienza del rapporto stesso. Le parti possono in tal modo decidere se recedere, o meno, senza necessità del preavviso o della motivazione. Tale funzione non risulta essere incompatibile con la disciplina applicata al contratto a tempo determinato.
Ovviamente la durata della prova non potrà essere coincidente con quella del rapporto lavorativo, né superare il tempo massimo indicato nel contratto collettivo di lavoro applicato o ex lege, se mancante. La giurisprudenza ha, inoltre, più volte affermato il divieto di reiterazione della prova. Dunque, il patto è nullo se il lavoratore ha già svolto identiche mansioni presso il medesimo datore o ha già superato il periodo suddetto. In merito: Cass. n. 17351/2015 e n. 6441/1982. |