Tutela dei diritti del lavoratore: prescrizione estintiva e decadenza
19 Marzo 2015
Si domanda quale sia la differenza fra prescrizione estintiva e decadenza nell'ambito della tutela dei diritti del lavoratore.
La prescrizione riguarda l'estinzione del diritto soggettivo, mentre la decadenza è collegata alla necessità che il diritto sia esercitato entro un determinato periodo di tempo, indipendentemente dalle circostanze soggettive connesse al decorso del termine stabilito. La prescrizione (estintiva) del diritto soggettivo si produce a causa dell'inerzia nel suo esercizio da parte del titolare protrattasi per un periodo di tempo stabilito dalla legge. L'inerzia predetta determina per il nostro ordinamento giuridico un giustificabile affidamento circa l'abbandono del diritto in questione, reputato meritevole di tutela. La legge attribuisce un rilievo assoluto all'istituto della prescrizione considerato che, secondo l'art. 2936 c.c., la relativa disciplina non può essere derogata in sede contrattuale, con nullità di ogni patto diretto a modificarla. Tuttavia, l'avvenuta prescrizione di un diritto non può mai essere rilevata autonomamente dal Giudice dovendo essere opposta esclusivamente dal debitore della prestazione o da chiunque vi abbia interesse come, ad esempio, gli eventuali creditori dello stesso debitore. Secondo quanto stabilito dall'art. 2934 c.c. tutti i diritti sono soggetti a prescrizione, salvo i diritti indisponibili e gli altri diritti indicati dalla legge come imprescrittibili; tra questi ultimi possono citarsi, ad esempio, i diritti relativi allo stato e alle capacità delle persone.
|