Sorveglianza sanitaria

18 Settembre 2014

Si vuole sapere se tutti i datori di lavoro siano tenuti a sottoporre i propri dipendenti a sorveglianza sanitaria, o se siano obbligati solo quelli che operano in specifici ambiti lavorativi.

Si vuole sapere se tutti i datori di lavoro siano tenuti a sottoporre i propri dipendenti a sorveglianza sanitaria, o se siano obbligati solo quelli che operano in specifici ambiti lavorativi.

La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente, designato dal datore di lavoro:

  • nei casi previsti dalla normativa vigente e dalle indicazioni fornite dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro;
  • qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi lavorativi.

Il D.Lgs. n. 81/2008 impone espressamente al datore di lavoro l'obbligo di sottoporre a sorveglianza sanitaria i lavoratori esposti ai rischi derivanti da: movimentazione manuale dei carichi (art. 168), attrezzature munite di videoterminali (art. 176), agenti fisici (art. 185) – e, in quest'ambito, rumore (art. 196), vibrazioni (art. 204), campi elettromagnetici (art. 211), radiazioni ottiche artificiali (art. 218) – agenti chimici (art. 229), agenti cancerogeni e mutageni (art. 242), amianto (art. 259), agenti biologici (art. 279).

Altre fattispecie sono individuate da norme specifiche (come, ad esempio, per il lavoro notturno, l'art. 14, D.Lgs. n. 66/2003).

Per i lavoratori stagionali in agricoltura che svolgono presso la stessa azienda un numero di giornate non superiore a 50 nell'anno, limitatamente a lavorazioni generiche e semplici non richiedenti specifici requisiti professionali, sono previste semplificazioni in materia di sorveglianza sanitaria (D.M. 27 marzo 2013).

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