Immediatezza della contestazione disciplinare

La Redazione
29 Settembre 2015

Come deve essere interpretata la regola desumibile dall'art. 7 della L. n. 300 del 1970, secondo cui l'addebito deve essere contestato immediatamente?

Come deve essere interpretata la regola desumibile dall'art. 7 della L. n. 300 del 1970, secondo cui l'addebito deve essere contestato immediatamente?

La tempestività dell'addebito rispetto alla conoscenza del fatto ha carattere relativo (Cass. 11 gennaio 2006, n. 241) in quanto deve essere valutata tenuto conto anche della peculiarità della fattispecie e, in particolare, della possibilità del datore di lavoro di venire a conoscenza della illegittimità della condotta del lavoratore e di reagire alla condotta medesima (Cass. 16 maggio 2000, n. 6348), nonché della complessità dell'azione di accertamento (Cass. 13 aprile 2007, n. 8906) e dell'organizzazione aziendale (Cass. 10 gennaio 2008, n. 282). Si ammette inoltre che il datore di lavoro possa adottare, in relazione alla gravità delle conseguenze della sanzione sia per l'incolpato sia per lo stesso datore di lavoro in caso di una valutazione errata, un comportamento prudenziale che comprenda l'attesa delle valutazioni dell'autorità giudiziaria penale sia in ordine ai dati oggettivi sia in ordine agli aspetti soggettivi della condotta del lavoratore (Cass. 4 aprile 2007, n. 8461).

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