Demansionamento del lavoratore

La Redazione
05 Ottobre 2015

Al datore di lavoro è consentito adibire il lavoratore a mansioni inferiori?

Al datore di lavoro è consentito adibire il lavoratore a mansioni inferiori?

A decorrere dal 25 giugno 2015 il testo dell'art. 2103 c.c. è stato sostituito dall'art. 3, D.Lgs. n. 81/2015, emanato in attuazione del Jobs act. La nuova formulazione consente al datore di lavoro di adibire il lavoratore a mansioni inferiori in alcune ipotesi circoscritte dal secondo e dal quarto comma dell'art. 2103 c.c.:

- comma 2: “in caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incide sulla posizione del lavoratore, lo stesso può essere assegnato a mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore purché rientranti nella medesima categoria legale”;

- comma 4: “ulteriori ipotesi di assegnazione di mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore, purché rientranti nella medesima categoria legale, possono essere previste dai contratti collettivi.”

Il comma 5 dell'art. 2103 stabilisce che, nelle ipotesi di cui al secondo e al quarto comma, il mutamento di mansioni è comunicato per iscritto, a pena di nullità, e il lavoratore ha diritto alla conservazione del livello di inquadramento e del trattamento retributivo in godimento, fatta eccezione per gli elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento della precedente prestazione lavorativa.

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