Codice di Procedura Penale art. 746 bis - Disposizioni generali 1

Giovanni Diotallevi

Disposizioni generali 1

1. Salve le disposizioni speciali in materia di conflitti di giurisdizione con le autorità giudiziarie degli Stati membri dell’Unione europea, possono essere disposti, quando previsto dalle convenzioni internazionali, sia il trasferimento del procedimento penale in favore dell’autorità giudiziaria di altro Stato perché essa proceda che l’assunzione, nello Stato, del procedimento penale pendente davanti all’autorità giudiziaria di Stato estero.

2. Il trasferimento del procedimento penale o la sua assunzione sono disposti fino a quando non sia esercitata l’azione penale.

3. Il trasferimento è disposto in favore dell’autorità giudiziaria di altro Stato che presenti più stretti legami territoriali con il fatto per il quale si procede o con le fonti di prova. Ai fini della decisione si tiene conto dei seguenti criteri:  

a) luogo in cui è avvenuta la maggior parte dell’azione, dell’omissione o dell’evento;  

b) luogo in cui si è verificata la maggior parte delle conseguenze dannose;  

c) luogo in cui si trovano il maggior numero di persone offese, di testimoni o delle fonti di prova;  

d) impossibilità di procedere ad estradizione dell’indagato che ha trovato rifugio nello Stato richiesto;  

e) luogo in cui risiede, dimora, è domiciliato ovvero si trova l’indagato.

Inquadramento

Con il  “trasferimento dei procedimenti penali” è stato disciplinata la situazione in cui , quando un soggetto sia imputato di un reato e il fatto presenti elementi diversificati per individuare la competenza giurisdizionale, con la conseguente possibile individuazione di una pluralità di Stati, viene assegnato valore preminente ad uno o più di essi, in modo tale da giustificare la competenza di un solo Stato nel cui ambito territoriale si svolgerà il giudizio, con la contestuale rinuncia degli altri Stati a procedere. In questo modo viene fatta applicazione del principio della distribuzione della giurisdizione penale, in modo da risolvere in via preventiva gli eventuali conflitti di competenza internazionale. Presupposto necessario per l'operatività della procedura di trasferimento è rappresentato dall'esistenza di una convenzione internazionale che ne preveda l'attivazione. Inoltre, potrà farsi luogo al trasferimento o alla sua assunzione dall'estero solo in una fase antecedente all'esercizio dell'azione penale. Con il d.lgs. 3 ottobre 2017, n. 149 è stata data, dunque, attuazione ai criteri e principi direttivi per la riforma del libro XI del codice di procedura contenuti nella delega. Nel comma  1 dell'art. 746-bis, è stata poi prevista una clausola funzionale a salvaguardare l'applicazione delle disposizioni speciali in materia di conflitti di giurisdizione con le autorità giudiziarie degli Stati membri dell'Unione europea, di cui alla decisione quadro 2009/948/GAI del Consiglio, del 30 novembre 2009, sulla prevenzione e la risoluzione dei conflitti relativi all'esercizio della giurisdizione nei procedimenti penali, recepita nel nostro ordinamento con il d.lgs. n. 29/2016

E' stata realizzata una distinzione tra le disposizioni che disciplinano i percorsi di trasferimento e di assunzione dei procedimenti all'interno dello spazio territoriale europeo di libertà, sicurezza e giustizia dal quadro normativo applicabile invece nei rapporti con Stati diversi da quelli dell'UE, rinviando la  norma alle disposizioni previste dalle convenzioni internazionali (Kalb, 2018,  14 ss.).

Bibliografia

Kalb, Procedimenti «paralleli» e giurisdizione «concordata»: il nuovo quadro normativo sul trasferimento dei procedimenti penali (nello spazio europeo e in quello internazionale, in Arch. pen. (Speciale riforme), 7 maggio 2018,  14 ss.

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