Decreto legislativo - 2/07/2010 - n. 104 art. 4 - Orario

Ines Simona Immacolata Pisano

Orario

 

1. Le segreterie sono aperte al pubblico nelle ore stabilite dal presidente del tribunale amministrativo regionale, della sezione staccata, del Consiglio di Stato e del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana.

2. Nei casi in cui il codice prevede il deposito di atti o documenti sino al giorno precedente la trattazione di una domanda in camera di consiglio, il deposito deve avvenire entro le ore 12.00 dell'ultimo giorno consentito.

3. Nei casi in cui il codice prevede termini calcolati in ore le segreterie danno atto dell'ora di deposito degli atti e dei provvedimenti giurisdizionali e adeguano gli orari di apertura degli uffici.

4. E' assicurata la possibilità di depositare con modalità telematica gli atti in scadenza fino alle ore 24:00 dell'ultimo giorno consentito. Il deposito è tempestivo se entro le ore 24:00 del giorno di scadenza è generata la ricevuta di avvenuta accettazione, ove il deposito risulti, anche successivamente, andato a buon fine. Agli effetti dei termini a difesa e della fissazione delle udienze camerali e pubbliche il deposito degli atti e dei documenti in scadenza effettuato oltre le ore 12:00 dell'ultimo giorno consentito si considera effettuato il giorno successivo 1.

[1] Comma sostituito dall''articolo 7, comma 2, lettera b) del D.L. 31 agosto 2016, n. 168, convertito con modificazioni dalla Legge 25 ottobre 2016, n. 197, a decorrere dal 1° gennaio 2017.

Note operative

Orario del deposito avvocato questione PAT
Atto Termini
Deposito PEC/UPLOAD Entro le ore 24:00 del giorno di scadenza (se PEC, deve essere generata entro tale orario ricevuta di accettazione; se UPLOAD, deve essere generata entro tale ora la ricevuta di registrazione del deposito dal S.I.G.A.)
Deposito di atti o documenti sino al giorno precedente la trattazione di una domanda in camera di consiglio (nei casi in cui il c.p.a. lo prevede) Entro le ore 12.00 dell'ultimo giorno consentito

N.B. Ove il deposito degli atti e dei documenti in scadenza sia effettuato oltre le ore 12:00 dell'ultimo giorno consentito, ai soli fini degli adempimenti di segreteria e della decorrenza dei termini a difesa il deposito si considera effettuato il giorno successivo.

Inquadramento

L'art. 4 del Titolo I disp.att.c.p.a., nella sua formulazione tradizionale, si limitava a dettare misure organizzative delle attività con il pubblico delle segreterie degli organi di giustizia amministrativa.

Tenendo conto delle specifiche esigenze che potrebbero manifestarsi nelle singole situazioni, la disposizione rimette ai Presidenti dei Tribunali Amministrativi Regionali e delle sezioni staccate nonché al Presidente del Consiglio di Stato e al Presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana di stabilire autonomamente gli orari di apertura al pubblico delle segreterie, ricomprendendo in tale ambito anche gli orari per il compimento degli adempimenti processuali.

La nuova formulazione dell' art. 4, disp. att. c.p.a., come modificata dalla l. n. 197/2016, detta invece disposizioni fondamentali al fine della definizione dei parametri per valutare la tempestività del deposito degli atti e dei documenti a fini processuali, con riferimento ai termini previsti dal c.p.a. (ad es: artt. 30 comma 3, 31 comma 2 e 4, 42 comma 1, 45, 46, 41 comma 5, 49 comma 3, 52, 53 comma 1, 54, 55 comma 5, 62, 65 comma 3, 73 comma 1, 94, 116 comma 1, 117 comma 1, 119 comma 1, 129 comma 1, 130 comma 1, c.p.a. etc.).

Secondo una giurisprudenza risalente legata alle tradizionali modalità cartacee del deposito, il privato ha l'onere di conoscere l'orario di funzionamento dei pubblici uffici per una diligente cura dei propri interessi: deve quindi ritenersi legittimo il decreto del Presidente del Tar che prevede, per ragioni organizzative interne, un orario di apertura degli uffici in misura inferiore a quello fissato dalla legge. Alla stregua di tale principio, la scadenza del termine si verifica all'ora regolamentare di chiusura dell'ufficio giudiziario al pubblico, anche se, dopo tale ora, questo sia stato trovato aperto e l'atto sia stato accettato dal cancelliere (Cons. St. V, n. 5836/2011, che non ha concesso l'errore scusabile).

Con riferimento specifico al rito cautelare, la norma prevede, al comma 2, che nei casi in cui il codice prevede il deposito di atti o documenti sino al giorno precedente la trattazione di una domanda in camera di consiglio — caso che ricorre, in particolare, per la trattazione cautelare controversie di cui all' art. 119 e 120 c.p.a. — il deposito deve avvenire entro le ore 12.00 dell'ultimo giorno consentito. La disposizione è dettata a tutela della effettiva possibilità delle altre parti del giudizio di conoscere il contenuto degli atti e documenti depositati in relazione alla trattazione di una domanda in camera di consiglio da tenersi il giorno successivo (come per il caso regolato dall' art. 131 del c.p.a.e in relazione all' art. 69, dall'art. 67 e dall'art. 100, comma 3 c.p.a.).

Si tratta del tipico caso in cui il codice prevede che un termine sia calcolato «in ore»: in tale caso, così come in tutti gli altri in cui il codice prevede termini calcolati in ore, ai sensi dell' art. 4, comma 3 disp. att. c.p.a. è previsto che le segreterie diano atto dell'ora di deposito degli atti e dei provvedimenti giurisdizionali, adeguando gli orari di apertura degli uffici.

Tale disposizione si riferisce, evidentemente, alle tradizionali modalità di deposito «cartacee» degli atti e documenti di causa.

Per quanto invece riguarda l'orario del deposito con modalità telematiche, esso risulta infatti dalla data e dall'ora dell'apposizione della firma digitale nel Modulo di deposito.

L'art. 7, comma 2, lettera b) del d.l. n. 168, conv. con modif. dalla l. n. 197/2016, con riguardo ai ricorsi depositati in giudizio a decorrere dal 1° gennaio 2017, opera una rivoluzione copernicana destinata ad incidere non soltanto sull'organizzazione degli uffici giudiziari, ma altresì sul concetto di «tempestività» nel rispetto dei termini processuali.

Preso atto, infatti, delle nuove modalità telematiche di deposito degli atti e dei documenti processuali, il concetto di tempestività del deposito, per quanto riguarda il perfezionamento del termine per la parte depositante, viene scisso dall'orario di apertura degli uffici giudiziari.

Il comma 4 dell' art. 4, disp. att. c.p.a., con riferimento ai ricorsi «telematici» è stato infatti modificato nel senso che ove il deposito venga effettuato con modalità telematiche, viene assicurata la possibilità di depositare gli atti in scadenza fino alle ore 24:00 dell'ultimo giorno consentito. In tali casi, il deposito è ritenuto tempestivo se entro le ore 24:00 del giorno di scadenza è generata la ricevuta di avvenuta accettazione della PEC di deposito.

Tale termine, tuttavia, vale esclusivamente ai fini della tempestività per la parte depositante.

Agli effetti sia dei termini a difesa che della fissazione delle udienze camerali e pubbliche, invece, il deposito degli atti e dei documenti in scadenza effettuato oltre le ore 12:00 dell'ultimo giorno consentito si considera effettuato il giorno successivo. La norma primaria, in pratica, scinde il concetto di tempestività del deposito in due momenti differenti, uno con riferimento alla parte depositante (alla quale viene assicurata la possibilità di depositare con modalità telematica gli atti in scadenza fino alle ore 24:00 dell'ultimo giorno consentito) e l'altro con riferimento: a) ai termini a difesa; b)agli adempimenti di segreteria relativi alla «lavorazione» del deposito, al fine della fissazione delle udienze camerali e pubbliche. In tali casi, infatti, il deposito degli atti e dei documenti in scadenza effettuato oltre le ore 12:00 dell'ultimo giorno consentito si considera effettuato il giorno successivo.

La tempestività del deposito effettuato con modalità telematiche

L'art. 7, comma 2, lettera b) del d.l. n. 168, conv. con modif., dalla l. 197/2016, con riguardo ai ricorsi depositati in giudizio a decorrere dal 1° gennaio 2017, interviene a precisare il concetto di tempestività del deposito, tenendo conto dell'esigenza — già sorta nel Pct, e risolta con l' art. 16-bis, comma 7, del d.l. 179/2012, come modificato dalla l. n. 228/2012- di assicurare certezza ai depositi avvenuti con modalità telematiche, sia rispetto ai malfunzionamenti del sistema operativa, sia rispetto ad eventuali problematiche organizzative connesse agli adempimenti di segreteria conseguenti al deposito.

Con il nuovo comma 4, dell' art. 4 disp. att. c.p.a., viene attribuita alla parte depositante la libertà di effettuare il deposito in qualsiasi momento, con modalità telematiche, fino alle ore 24:00 dell'ultimo giorno consentito. Il deposito è tempestivo se entro le ore 24:00 del giorno di scadenza è generata la ricevuta di avvenuta accettazione, ove il deposito risulti, anche successivamente, andato a buon fine (in tal senso dispone anche l' art. 9 dell’All.1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021, analogamente a quanto precedentemente previsto dalla corrispondente disposizione dell’art.9 del d.P.C.M. n. 40/2016, richiamando le specifiche tecniche di cui all' articolo 19, All.2 al d.P.C.S. n.134/2016). Se invece al mittente perviene il messaggio di mancata consegna della PEC di deposito, l'attività di deposito — se ancora i termini non siano scaduti — dovrà essere ripetuta con il medesimo contenuto. Qualora invece i termini siano scaduti, il d.P.C.S. 28 luglio 2021, All.1, all'art. 9, comma 3 descrive una peculiare ipotesi, propedeutica alla rimessione in termini: il depositante dovrà comunque effettuare il deposito telematico e, ai fini della successiva richiesta di rimessione in termini al Giudice, dovrà allegare in giudizio il messaggio di mancata consegna unitamente alla ricevuta di avvenuta accettazione generata tempestivamente.

Quando il messaggio di posta elettronica certificata eccede la dimensione massima gestibile dalla casella del mittente, il deposito degli atti o dei documenti può essere eseguito mediante l'invio di più messaggi di posta elettronica certificata. In tal caso il deposito, ove andato a buon fine, si perfeziona con la generazione dell'ultima ricevuta di accettazione. Si applica la disposizione di cui al secondo periodo del comma 3 ( art. 9, comma 5, All.1 d.P.C.S. 28 luglio 2021).

Occorre evidenziare che nel Pat la tempestività del deposito assume un significato diverso rispetto alla simile (ma non identica) previsione prevista per il Pct, cioè il richiamato art. 16-bis comma 7, d.l. n. 179/2012, anche sotto un altro profilo: nel Pct infatti, non solo si tiene conto della ricevuta di avvenuta consegna e non di quella di accettazione, ma il deposito è tempestivamente eseguito quando la ricevuta di avvenuta consegna è generata entro la fine del giorno di scadenza (e quindi non fino alle ore 24.00, ma fino alle ore 23:59:59). È inoltre necessario evidenziare che la tempestività del deposito potrebbe non coincidere con il perfezionamento del deposito, per il quale occorre la ricezione di un messaggio di avvenuta protocollazione, con il quale il S.I.G.A. comunica all'avvocato depositante che il deposito è avvenuto con successo.

Analogamente a quanto previsto dall' art. 4, comma 2, disp. att. c.p.a. per il deposito con le tradizionali modalità cartacee, anche l' All.1 d.P.C.S. 28 luglio 2021 stabilisce che nei casi in cui il codice prevede il deposito di atti o documenti sino al giorno precedente la trattazione di una domanda in camera di consiglio, anche il deposito effettuato con modalità telematiche debba avvenire entro le ore 12.00 dell'ultimo giorno consentito (e non, quindi, entro le ore 24 del giorno di scadenza). Resta comunque salva la possibilità per il difensore di costituirsi in udienza, in quanto l' art. 9, comma 8, All.1 d.P.C.S. n. 134/2020 rinvia espressamente ai commi 7 e 8 dell' art. 55 del c.p.a. In tal caso, il Collegio è tenuto ad autorizzare l'avvocato a costituirsi mediante deposito di copia cartacea (discutibile, invece, è la possibilità del Giudice di autorizzare la costituzione mediante la consegna di un supporto informatico contenente i singoli atti e documenti in forma digitale, non trattandosi di modalità ammessa dal d.P.C.M. n. 40/2016).

 Precisa Cons. St. n. 1372/2020 che il deposito con il processo amministrativo telematico (PAT) è possibile fino alle ore 24.00, ma, se effettuato l'ultimo giorno utile rispetto ai termini previsti dal comma 1 dell'art. 73 del d.lgs. n. 104/2010, ove avvenga oltre le ore 12 (id est, l'orario previsto per i depositi prima dell'entrata in vigore del PAT), si considera, ai soli fini della garanzia dei termini a difesa e della fissazione delle udienze camerali e pubbliche, effettuato il giorno successivo, ed è dunque tardivo.

Secondo Cons. St. VI, n. 3149/2020, il termine del deposito delle brevi note due giorni liberi prima dell'udienza scade a pena di tardività alle ore 12:00 dell'ultimo giorno utile, ai sensi del comma 4 dell'art. 4 delle disposizioni attuazione al c.p.a., per cui le note depositate oltre tale orario del giorno di scadenza sono da considerare tardive e come tali inammissibili. T.A.R. Sicilia (Catania), n. 2292/2020 precisa che il termine delle ore 24.00 per il deposito degli atti di parte vale solo per quegli atti processuali che non siano depositati in vista di una camera di consiglio o di un'udienza di cui sia (in quel momento) già fissata o già nota la data; invece, in presenza di una camera di consiglio o di un'udienza già fissata, il deposito effettuato oltre le ore 12.00 dell'ultimo giorno è inammissibile.

T.A.R. Lombardia IV, n. 29/2018 argomentando dal fatto che “l'art. 4, u. co., all.2 al c.p.a., considera, ai fini del computo dei termini a difesa, il deposito dopo le h. 12:00 equiparato al deposito effettuato il giorno successivo”, ha ritenuto inammissibile il deposito effettuato dal difensore oltre le ore 12.00 del giorno di scadenza. In senso diametralmente opposto, con articolata motivazione, v. T.A.R. Trento n.31/2018, che ritiene il deposito del difensore tempestivo ove effettuato entro le ore 24.00 del giorno di scadenza. T.A.R. L azio, Roma, III ter, sent. n. 3391/2018, ha ricostruito compiutamente la questione ritenendo non condivisibile la tesi dell''inammissibilità del deposito della memoria di parte effettuato oltre le ore 12.00 del giorno di scadenza. Secondo detto Giudice “La tesi di parte ricorrente, invero, risente di una interpretazione che non tiene conto di quanto precisamente imposto dal legislatore dopo l'entrata in vigore del processo amministrativo telematico, e cioè che tutte le disposizioni del codice del processo amministrativo e delle relative disposizioni di attuazione siano interpretate in senso “telematico”, cioè con una ratio che tenga conto delle differenze tra i previgenti adempimenti “cartacei” e quelli attuati con modalità telematiche. In particolare, la vigente disposizione dell'art.4, comma 2, disp.att.c.p.a.  prevede il rispetto delle ore 12.00 dell'ultimo giorno consentito – legato, tradizionalmente, all'orario di chiusura delle Segreterie- solo nei casi in cui il deposito riguardi atti o documenti che, in virtù delle disposizioni codicistiche, debba avvenire il giorno precedente la trattazione di una domanda in camera di consiglio, come ad esempio espressamente previsto per la trattazione cautelare controversie di cui all'art. 119 e 120 c.p.a. Tale disposizione ha l'evidente finalità di consentire pure a ridosso della camera di consiglio la possibilità materiale per il Giudice e per le altre parti del giudizio di conoscere il contenuto degli atti e documenti depositati in relazione alla trattazione di una domanda in camera di consiglio da tenersi il giorno successivo (come per il caso regolato dall'art. 131 del c.p.a. e in relazione all'art. 69, dall'art. 67 e dall'art. 100, comma 3 c.p.a.). Trattandosi di problematica assai rilevante, giova chiarire che per quanto attiene alla problematica della tempestività, per l'avvocato, del rispetto dei termini di legge ove il deposito sia eseguito con modalità telematiche, il Sistema Informativo del PAT è configurato, come emerge chiaramente dall'art. 9 commi 4 e 5 delle specifiche tecniche (All. 2) d.P.C.S. 28 luglio 2021 in modo che il deposito avvenga “in automatico” – e ciò a differenza del PCT, in cui l'accettazione richiede il controllo delle informazioni da parte degli impiegati addetti alla Segreteria (v. art.13, comma 2, del d.m. n. 44/2011, a cui la disposizione si ispira senza tuttavia tener conto della differenza dei relativi sistemi informatici) - senza necessità, quindi, di alcuna registrazione o intervento umano. Proprio tenendo conto di tale specificità, le regole tecniche del processo amministrativo prima e poi addirittura il legislatore (tenendo conto del “suggerimento” indicato nel parere sullo schema di decreto reso dal Consiglio di Stato in sede consultiva n.66/2016) hanno previsto come regola generale che il termine del deposito è da considerarsi rispettato, da parte del difensore, qualora il Sistema generi la c.d. “ricevuta di accettazione” entro le ore 24.00 dell'ultimo giorno consentito. Fatta eccezione per tale specifica ipotesi, il comma 4 dell'art. 4 prevede che il deposito con modalità telematica gli atti in scadenza è consentito fino alle ore 24:00 dell'ultimo giorno (in senso analogo disponeva anche, prima della modifica legislativa, già l'art. 9 del d.P.C.M. n. 40 del 16 febbraio 2016,  oggi trasfuso nella corrispondente disposizione dell’All.1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021).

Più di recente, Cons. St., IV, sent. n. 3309/2018, ha aderito all'orientamento secondo cui la possibilità di depositare gli atti in forma telematica è assicurata fino alle ore 24 dell'ultimo giorno consentito dal citato art. 4, comma 4, All 2 disp.att. c.p.a. e tale soluzione non contrasta con quanto indicato dell'ultimo periodo della stessa disposizione, secondo cui il deposito degli atti e dei documenti in scadenza effettuato oltre le ore 12 dell'ultimo giorno si considera eseguito il giorno successivo. Questo effetto, posto a garanzia del diritto di difesa delle controparti, significa unicamente che per contestare gli atti depositati oltre le ore 12 i termini per controdedurre decorrono dal giorno successivo. Deve dunque ritenersi che, ai sensi dell'art. 4, comma 4, delle norme di attuazione al codice del processo amministrativo (così come modificato dall'art. 7 del d.l. 31 agosto 2016, n. 168), la possibilità di depositare con modalità telematica atti in scadenza è assicurata fino alle ore 24 dell'ultimo giorno consentito secondo i termini perentori (cioè fino allo spirare dell'ultimo giorno); di contro, Cons.Giust.Amm. Regione Siciliana, sent. n. 344/2018, con riferimento alla corretta interpretazione da dare all'art. 4 dell'allegato 2 delle disp. att. del c.p.a. (dove, per un verso, è scritto che “E' assicurata la possibilità di depositare con modalità telematica gli atti in scadenza fino alle ore 24.00 dell'ultimo giorno consentito”; e, per altro verso, che “Agli effetti dei termini a difesa e della fissazione delle udienze camerali e pubbliche il deposito degli atti e dei documenti in scadenza effettuato oltre le ore 12.00 dell'ultimo giorno consentito si considera effettuato il giorno successivo”.) ha ritenuto che l'apparente antinomia tra le due previsioni – la prima tesa a sfruttare a pieno le possibilità e il funzionamento ininterrotto del processo telematico; la seconda riproduttiva di un canone incentrato invece sulla considerazione del fattore umano e sull'organizzazione degli uffici, in particolare delle segreterie – si può spiegare ove si riferisca la prima scadenza a tutti quegli atti di parte che non sono depositati in vista di una camera di consiglio o di un'udienza di cui sia (in quel momento) già fissata o già nota la data; laddove, invece, la seconda scadenza va riferita agli atti depositati in funzione di un'udienza, camerale o pubblica, già stabilita, per i quali la garanzia dei termini a difesa ha suggerito al legislatore di anticipare il deposito. Da ultimo T.A.R Lazio (Roma) III, n. 3507/2022, ha comunque rilevato che nel PAT, in tema di termini previsti dal comma 1 dell'art. 73 del d.lgs. n. 104 del 2010, sussiste comunque l'errore scusabile, in ragione del fatto che la questione del termine ultimo di deposito degli atti in forma telematica ha indubbiamente formato oggetto di contrasti giurisprudenziali.

Secondo Cons. St. VI, n. 1722/2022, il deposito con il PAT è possibile fino alle ore 24:00 ma, se effettuato l'ultimo giorno utile rispetto ai termini previsti dalla legge (art. 73, comma 1, d.lgs. n. 104/2010 o art. 84, comma 5, del d.l. n. 18 del 2020), ove avvenga oltre le ore 12:00, si considera - ai soli fini della garanzia dei termini a difesa e della fissazione delle udienze camerali e pubbliche - effettuato il giorno successivo, ed è dunque tardivo; Cons.St. IV, n. 1137/2020 chiarisce che l'apparente antinomia, rilevabile tra il primo ed il terzo periodo dell' art. 4, comma 4, disp. att. c.p.a ., va risolta nel senso che il termine delle ore 24.00 per il deposito degli atti di parte vale solo per quegli atti processuali che non siano depositati in vista di una camera di consiglio o di un'udienza di cui sia (in quel momento) già fissata o già nota la data; invece, in presenza di una camera di consiglio o di un'udienza già fissata, il deposito effettuato oltre le ore 12.00 dell'ultimo giorno utile è inammissibile; secondo Cons. St., V, n. 4785/2018 la norma va invece interpretata nel senso che il deposito con il processo amministrativo telematico è possibile fino alle ore 24.00, ma, se effettuato l'ultimo giorno utile rispetto ai termini previsti dall'art. 73 c.p.a., ove avvenga oltre le ore 12:00 è cioè oltre l'orario previsto per i depositi prima dell'entrata in vigore del processo amministrativo telematico, si considera effettuato il giorno successivo, ed è dunque tardivo; nello stesso senso,  T.A.R. Lombardia, II, n.1820/2019.

L'art.4 ultimo comma, disp. att. c.p.a. assolve in realtà esclusivamente alla ratio, qualora una controparte intenda replicare ad un atto processuale, di consentirgli –analogamente a quanto previsto per le Segreterie- una dilazione nel prendere materialmente contezza dell'atto digitale, qualora questo sia depositato oltre le ore 12.00. Ad accedere alla tesi del Tar Lombardia, peraltro, si perverrebbe alla conclusione secondo cui la medesima memoria sarebbe ammissibile o meno, a seconda che la controparte ritenga o meno di depositare una memoria di replica (in quanto solo in tal caso opererebbe la regola che la memoria si considererebbe depositata il giorno successivo). Qualora, quindi, il difensore depositi oltre le ore 12.00 del giorno di scadenza,   la controparte potrà giovarsi, a sua volta, di un ulteriore giorno per redigere la memoria di replica, applicandosi tal caso la disposizione nella parte in cui prevede - con una ratio, in verità, piuttosto incomprensibile atteso che le segreterie degli studi legali non “chiudono” alle ore 12.00 – che ai fini della decorrenza del (solo) termine a difesa – ma non della tempestività del deposito- ove effettuato con modalità telematiche oltre le ore 12.00, il deposito si considera effettuato il giorno successivo (Pisano).

La tempestività del deposito effettuato con upload

Il riferimento dell' art. 4, comma 4, disp. att. c.p.a. alle ricevute di accettazione e di consegna, di cui al d.P.R. n. 65/2008, implica necessariamente che il deposito di cui si tratta e effettuato a mezzo PEC, non valendo tali definizioni con riferimento al deposito effettuato tramite caricamento diretto (upload). In tal caso, in mancanza di riferimenti nella norma primaria, la tempestività e il perfezionamento del deposito seguono le regole di cui all' art. 8, comma 4 All. 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021, secondo cui ai fini del rispetto dei termini processuali, il deposito con upload si considera effettuato nel momento in cui il S.I.G.A. ha registrato l'invio del ricorso o degli altri atti processuali, generando la ricevuta di registrazione ai sensi del comma 3. Analogamente a quanto avviene per il deposito a mezzo Pec, anche in tal caso la tempestività del deposito potrebbe non coincidere col perfezionamento dello stesso.

Una volta completato il caricamento del Modulo mediante upload, il S.I.G.A. genera immediatamente un messaggio di avvenuta ricezione. Secondo l' art. 8, comma 4, All. 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021, ai fini del rispetto dei termini processuali, il deposito si intende effettuato al momento di generazione del messaggio di ricezione. Si tratta, tuttavia, di un perfezionamento «provvisorio», in quanto il deposito si intende andato a buon fine solo con il successivo invio, da parte della Segreteria, del messaggio di avvenuto deposito. Tale messaggio di deposito, in modo del tutto analogo al messaggio di protocollazione del deposito Pec, reca il numero di protocollo dell'atto e il numero R.G. del procedimento. La Segreteria dovrà inviare il messaggio di deposito entro le ore 24 del giorno lavorativo successivo alla elaborazione del messaggio di ricezione.

Il perfezionamento del deposito ai fini degli adempimenti di segreteria e ai fini della decorrenza dei termini a difesa

L' art. 4, comma 4, disp. att. c.p.a. differenzia il termine di tempestività del deposito agli effetti dei termini a difesa e della fissazione delle udienze camerali e pubbliche.

In tali casi, ove il deposito degli atti e dei documenti in scadenza effettuato oltre le ore 12:00 dell'ultimo giorno consentito, il deposito si considera invece effettuato il giorno successivo.

La norma, per quanto riguarda gli adempimenti di segreteria, richiama l'analoga disposizione prevista nel Pct dall' art. 13, comma 2, del d.m. n. 44/2011, senza considerare che nel Pct tale distinzione era imposta dall'obbligo delle cancellerie di «lavorare» la busta telematica «accettando» i depositi, mentre nel Pat in cui i depositi vengono accettati direttamente dal sistema senza intervento umano. Peraltro, superando il discusso disposto dell' art. 13 commi 2 e 3 del d.m. n. 44/2011, l' art. 51 del d.l. n. 90/2014 ha previsto, modificando il citato art. 16-bis d.l. 179/2012, che «Il deposito è tempestivamente eseguito quando la ricevuta di avvenuta consegna è generata entro la fine del giorno di scadenza e si applicano le disposizioni di cui all' articolo 155, quarto e quinto comma, del codice di procedura civile

Con riferimento all' art. 155 c.p.c. — applicabile anche nel Pat per il rinvio di cui all' art. 39, comma 1 c.p.a. — i termini con scadenza «in avanti» non creano problemi, in quanto un termine scadente il sabato, la domenica o in un giorno festivo (o durante il mese di agosto, nelle materie soggette alla sospensione feriale) si intenderà automaticamente differito al giorno lavorativo successivo. Occorre invece prestare attenzione ai termini con scadenza «a ritroso» (p. es., la costituzione da effettuarsi venti giorni prima della data dell'udienza), in quanto un termine scadente il sabato, la domenica, in un giorno festivo o durante il periodo della sospensione feriale, viene automaticamente anticipato al giorno lavorativo precedente. Tale modalità di computo – che non costituisce una novità ed ha sempre riguardato i vecchi depositi cartacei – è stata ribadita recentemente dalla Cass. n. 14767/2014 e confermata, quanto al Pct, da Trib. Milano, sez. lav., n. 2824/2014.

Appare invece inspiegabile il «vantaggio» attribuito dal legislatore, in materia di termini a difesa, alla controparte quanto il soggetto tenuto ad effettuare il deposito, pur rispettando il termine delle ore 24.00 concessogli, effettui il deposito con modalità telematiche oltre le ore 12.00 dell'ultimo giorno consentito. Se, infatti, il termine delle ore 12.00 si giustifica con la necessità, per la segreteria, di curare gli adempimenti necessari alla camera di consiglio, con riferimento alla decorrenza dei termini a difesa non tiene conto della diversa realtà dell'attività difensiva, svolta con modalità telematica.

Bibliografia

Chieppa, Il processo amministrativo dopo il correttivo al codice, Milano, 2012; D’Alessandri, Coronavirus: vademecum della Giustizia Amministrativa per tenere le udienze da remoto, in Il quotidiano giuridico, 23 marzo 2020; D’Alessandri,  Decreto Cura Italia, superato il D.L. n. 11/2020: le novità per la Giustizia amministrativa, in Il quotidiano giuridico, 18 marzo 2020; Pisano, Il processo amministrativo.telematico, Roma, 2017, 125-128. .

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