Mail aziendale: divieto di controlli "a tappeto"

27 Dicembre 2017

Il dipendente, informato sul potere del datore di controllare l'email aziendale, può opporsi a controlli ripetitivi e immotivati?

Il dipendente, informato sul potere del datore di controllare l'email aziendale, può opporsi a controlli ripetitivi e immotivati?

Il datore è tenuto a rendere edotto il dipendente dei controlli ai quali l'email aziendale può essere oggetto, in un momento antecedente al monitoraggio. Ciò non comporta, però, un illimitato potere della parte datoriale, dovendosi escludere la legittimità di un controllo massivo, privo di una base motivazionale. Al fine di operare un corretto equilibrio tra poteri del datore e privacy del lavoratore, sia la Corte di Strasburgo sia la giurisprudenza nazionale hanno evidenziato la necessità di un collegamento tra l'effettiva attuazione di un controllo e la sussistenza di fondati sospetti verso il dipendente, rispetto al quale la verifica effettuata è finalizzata ad acquisire elementi probatori. Non può, dunque, procedersi in assenza di un motivo specifico o di un pericolo attuale. In merito: CEDU, Grand Chamber, 5 settembre 2017, n. 61496/08, Cass. n. 13057/2016.

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