Legge - 4/05/1983 - n. 184 art. 74

Mauro Di Marzio

 

Gli ufficiali di stato civile trasmettono immediatamente al competente tribunale per i minorenni comunicazione, sottoscritta dal dichiarante, dell'avvenuto riconoscimento da parte di persona coniugata di un figlio nato fuori del matrimonio non riconosciuto dall'altro genitore. Il tribunale dispone l'esecuzione di opportune indagini per accertare la veridicità del riconoscimento.

Nel caso in cui vi siano fondati motivi per ritenere che ricorrano gli estremi dell'impugnazione del riconoscimento il tribunale per i minorenni assume, anche d'ufficio, i provvedimenti di cui all'articolo 264, secondo comma, del codice civile1.

[1] Articolo modificato dall'articolo 100, comma 1, lettera dd), del Dlgs. 28 dicembre 2013 n. 154 a decorrere dal 7 febbraio 2014 come indicato dall' articolo 108, comma 1, del citato decreto.

Inquadramento

Comunicato dall'ufficiale dello stato civile l'avvenuto riconoscimento da parte di persona coniugata di un figlio naturale non riconosciuto dall'altro genitore, il tribunale per i minorenni (ai sensi dell'art. 74 l. n. 184 del 1983) dispone l'esecuzione di opportune indagini per accertare la veridicità del riconoscimento, al fine di verificare se sussistano fondati motivi per ritenere che ricorrano gli estremi dell'impugnazione di questo con disposizione che non determina, né limita i mezzi utilizzabili al detto fine. Il tribunale, pertanto, può anche disporre un accerta mento tecnico in ordine al rapporto di paternità e in una tale eventualità il rifiuto dell'interessato a sottoporvisi come le sue risultanze potranno avere valenza probatoria piena solo ai limitati fini del procedimento di cui al ricordato art. 74 e all'art. 264, comma 2, c.c., in relazione al quale l'accertamento sia stato disposto, potendo la veridicità del riconoscimento essere accertata solo nel successivo giudizio dinanzi al giudice ordinario, in contraddittorio anche con il curatore del minore. Giudizio quest'ultimo, nel quale, comunque, gli accertamenti compiuti in tale fase prodromica — ove l'interessato si sottragga alla consulenza tecnica disposta dal tribunale ordinario nel giudizio, promosso dinanzi ad esso, di impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità — pur non potendo assurgere, di per sé, ad elemento di prova sulla veridicità del riconoscimento — possono avere, secondo il prudente apprezzamento del giudice, valore indiziario, se in questo prodotti o acquisiti (Cass. n. 3563/2006).

Per il rilievo che l'art. 74 l. n. 184, cit. attribuisce al tribunale per i minorenni il potere di nominare un curatore speciale per impugnare il riconoscimento di figlio naturale per difetto di veridicità, ma non anche quello di accertare (esso tribunale dei minorenni) la non veridicità del riconoscimento stesso, essendo tale accertamento di competenza del tribunale ordinario, per cui non può il tribunale per i minorenni pervenire alla dichiarazione di adottabilità di un minore, che sia adeguatamente assistito da colui che lo ha riconosciuto, sulla base di un proprio accertamento incidentale della non veridicità di quel riconoscimento, v. Cass. n. 7527/1987.

Bibliografia

Astiggiano, Dogliotti, Le adozioni, Milano, 2014; Bianca, Diritto civile, 2.1, La famiglia, Milano, 2014; Dogliotti, Affidamento e adozione, in Tr. Cicu e Messineo, Milano, 1990; Sesta, Manuale di diritto di famiglia, Padova, 2016.

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