Codice Penale art. 623 ter - Casi di procedibilità d'ufficio 1

Giovanna Verga

Casi di procedibilità d'ufficio1

[I]. Per i fatti perseguibili a querela preveduti dagli articoli [612, se la minaccia è grave,] 615, secondo comma, 617-ter, primo comma, 617-sexies, primo comma, 619, primo comma, e 620 si procede d'ufficio qualora ricorrano circostanze aggravanti ad effetto speciale2.

[1] Articolo inserito dall'art. 7, comma 1, d.lgs. 10 aprile 2018, n. 36.

[2] Articolo modificato dall'art. 2, comma 1, lett. h), d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, che ha soppresso le parole «612, se la minaccia è grave,». Per l'entrata in vigore delle modifiche disposte dal citato d.lgs. n. 150/2022, vedi art. 99-bis, come aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, conv., con modif., in l. 30 dicembre 2022, n. 199.

Inquadramento

Dopo il Capo III del Titolo XII del Libro II del codice penale è inserito il Capo III-bis, rubricato Disposizioni comuni sulla procedibilità, il quale contiene il novello art. 623-ter – Casi di procedibilità d'ufficio, il quale dispone che «per i fatti procedibili a querela dagli art. 612, se la minaccia è grave, art. 615, comma 2, art. 617-ter, comma 1, 617-sexies, comma 1, 619, comma 1, e 620 si procede d'ufficio qualora ricorrano le circostanze aggravanti ad effetto speciale». Circostanze aggravanti ad effetto speciale sono quelle che prevedono un aumento proporzionale della pena superiore ad un terzo (art. 63, comma 3).

L'intervento operato dal Decreto Legislativo 10 ottobre 2022, n. 150 (“c.d. Riforma Cartabia”) sull'articolo 623-ter deve leggersi insieme a quello relativo al terzo comma dell'articolo 612 del codice penale, al quale adegua la formulazione della disposizione in commento.

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