Codice Civile art. 2359 quinquies - Sottoscrizione di azioni o quote della società controllante (1).

Guido Romano

Sottoscrizione di azioni o quote della società controllante (1).

[I]. La società controllata non può sottoscrivere azioni o quote della società controllante.

[II]. Le azioni o quote sottoscritte in violazione del comma precedente si intendono sottoscritte e devono essere liberate dagli amministratori, che non dimostrino di essere esenti da colpa.

[III]. Chiunque abbia sottoscritto in nome proprio, ma per conto della società controllata, azioni o quote della società controllante è considerato a tutti gli effetti sottoscrittore per conto proprio. Della liberazione delle azioni o quote rispondono solidalmente gli amministratori della società controllata che non dimostrino di essere esenti da colpa.

(1) Articolo sostituito dall' art. 1 d.lg. 17 gennaio 2003, n. 6 , con effetto dal 1° gennaio 2004. La legge ha modificato l’intero capo V, ed è stata poi modificata e integrata dal d.lg 6 febbraio 2004, n. 37, la cui disciplina transitoria è dettata dall'art. 6.

Inquadramento

La norma pone un divieto assoluto di sottoscrizione di azioni o quote della società controllante da parte della controllata. Il divieto, poi, vale anche per la sottoscrizione indiretta effettuata da un terzo in nome proprio, ma per conto della società controllata; in tal caso, il sottoscrittore è considerato a tutti gli effetti sottoscrittore per conto proprio.

La norma prevede la sanzione della sostituzione legale nella titolarità delle azioni che si intendono sottoscritte dagli amministratori della controllata, salvo che questi dimostrino di essere esenti da colpa: si afferma che, con tale sanzione, viene garantita l'effettività dei conferimenti dovuti alla società controllante (Frè, Sbisà, 537).

Qualora la sottoscrizione delle azioni sia operata direttamente dalla società, il rimedio consiste, dunque, nella imputazione ex lege dell'acquisto agli amministratori su cui grava l'onere di dimostrare di essere esenti da colpa (Vanoni, 796; Campobasso, 278).

In caso di sottoscrizione indiretta, l'accordo tra la società ed il terzo interposto è nullo per contrarietà a norme imperative e le azioni o le quote restano intestate al soggetto che le ha materialmente sottoscritte (Vanoni, 796). Oltre alla sostituzione legale nella titolarità delle azioni, è prevista la sanzione della responsabilità solidale (con il sottoscrittore) degli amministratori della società controllata che non dimostrino di essere esenti da colpa per la liberazione delle azioni o delle quote. In tal caso, gli amministratori non saranno considerati titolari delle azioni che faranno capo solo al sottoscrittore (Frè, Sbisà, 538).

Bibliografia

Campobasso G.F., Diritto commerciale, 2, Diritto delle società, a cura di M. Campobasso, Torino, 2012; Carbonetti, Sub art. 2359 ter, in Commentario romano al nuovo diritto delle società, a cura di d'Alessandro, Padova, 2010; Carbonetti, L'acquisto di azioni proprie, Milano, 1998; De Luca, Artt. 2359-bis – 2359-quinquies, in Commentario del codice civile, a cura di E. Gabrielli, Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, Sub artt. 2247-2378, a cura di D. Santosuosso, Milano, 2015; Frè, Sbisà, Della società per azioni, in Comm. S.B., Sub artt. 2325-2409, Bologna-Roma, 1997; Lamandini, Sub artt. 2359 – 2359-quinquies, in Società di capitali. Commentario, a cura di Niccolini, Stagno d'Alcontres, I, Napoli, 2004; Vanoni, Sub artt. 2359-ter-2359-quinquies, in Società per azioni, Codice civile e norme complementari, a cura di Abbadessa, Portale, Milano, 2016.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario