Codice Civile art. 2427 - Contenuto della nota integrativa 1.

Claudio Sottoriva

Contenuto della nota integrativa 1.

[I]. La nota integrativa deve indicare, oltre a quanto stabilito da altre disposizioni:

1) i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei valori non espressi all'origine in moneta avente corso legale nello Stato;

2) i movimenti delle immobilizzazioni, specificando per ciascuna voce: il costo; le precedenti rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una ad altra voce, le alienazioni avvenuti nell'esercizio; le rivalutazioni, gli ammortamenti e le svalutazioni effettuati nell'esercizio; il totale delle rivalutazioni riguardanti le immobilizzazioni esistenti alla chiusura dell'esercizio;

3) la composizione delle voci: "costi di impianto e di ampliamento" e costi di sviluppo2, nonché le ragioni della iscrizione ed i rispettivi criteri di ammortamento;

3-bis) la misura e le motivazioni delle riduzioni di valore applicate alle immobilizzazioni materiali e 3 immateriali 4, facendo a tal fine esplicito riferimento al loro concorso alla futura produzione di risultati economici, alla loro prevedibile durata utile e, per quanto rilevante5, al loro valore di mercato, segnalando altresì le differenze rispetto a quelle operate negli esercizi precedenti ed evidenziando la loro influenza sui risultati economici dell'esercizio 6;

4) le variazioni intervenute nella consistenza delle altre voci dell'attivo e del passivo; in particolare, per le voci del patrimonio netto, per i fondi e per il trattamento di fine rapporto, la formazione e le utilizzazioni;

5) l'elenco delle partecipazioni, possedute direttamente o per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, in imprese controllate e collegate, indicando per ciascuna la denominazione, la sede, il capitale, l'importo del patrimonio netto, l'utile o la perdita dell'ultimo esercizio, la quota posseduta e il valore attribuito in bilancio o il corrispondente credito;

6) distintamente per ciascuna voce, l'ammontare dei crediti e dei debiti di durata residua superiore a cinque anni, e dei debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali, con specifica indicazione della natura delle garanzie e con specifica ripartizione secondo le aree geografiche;

6-bis) eventuali effetti significativi delle variazioni nei cambi valutari verificatesi successivamente alla chiusura dell'esercizio;

6-ter) distintamente per ciascuna voce, l'ammontare dei crediti e dei debiti relativi ad operazioni che prevedono l'obbligo per l'acquirente di retrocessione a termine;

7) la composizione delle voci "ratei e risconti attivi" e "ratei e risconti passivi" e della voce "altri fondi" dello stato patrimoniale7, nonché la composizione della voce "altre riserve";

7-bis) le voci di patrimonio netto devono essere analiticamente indicate, con specificazione in appositi prospetti della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi;

8) l'ammontare degli oneri finanziari imputati nell'esercizio ai valori iscritti nell'attivo dello stato patrimoniale, distintamente per ogni voce;

9) l'importo complessivo degli impegni, delle garanzie e delle passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale, con indicazione della natura delle garanzie reali prestate; gli impegni esistenti in materia di trattamento di quiescenza e simili, nonché gli impegni assunti nei confronti di imprese controllate, collegate, nonché controllanti e imprese sottoposte al controllo di quest'ultime sono distintamente indicati8);

10) la ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni secondo categorie di attività e secondo aree geografiche 9;

11) l'ammontare dei proventi da partecipazioni, indicati nell'articolo 2425, numero 15), diversi dai dividendi;

12) la suddivisione degli interessi ed altri oneri finanziari, indicati nell'articolo 2425, n. 17), relativi a prestiti obbligazionari, a debiti verso banche, e altri;

13) l'importo e la natura dei singoli elementi di ricavo o di costo di entità o incidenza eccezionali10;

14) un apposito prospetto contenente:

a) la descrizione delle differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate, specificando l'aliquota applicata e le variazioni rispetto all'esercizio precedente, gli importi accreditati o addebitati a conto economico oppure a patrimonio netto, le voci escluse dal computo e le relative motivazioni;

b) l'ammontare delle imposte anticipate contabilizzato in bilancio attinenti a perdite dell'esercizio o di esercizi precedenti e le motivazioni dell'iscrizione, l'ammontare non ancora contabilizzato e le motivazioni della mancata iscrizione;

15) il numero medio dei dipendenti, ripartito per categoria;

16) l'ammontare dei compensi, delle anticipazioni e dei crediti concessi agli spettanti agli amministratori ed ai sindaci, cumulativamente per ciascuna categoria, precisando il tasso d'interesse, le principali condizioni e gli importi eventualmente rimborsati, cancellati o oggetto di rinuncia, nonché gli impegni assunti per loro conto per effetto di garanzie di qualsiasi tipo prestate, precisando il totale per ciascuna categoria 11;

16-bis) salvo che la società sia inclusa in un ambito di consolidamento e le informazioni siano contenute nella nota integrativa del relativo bilancio consolidato, l'importo totale dei corrispettivi spettanti al revisore legale o alla società di revisione legale per la revisione legale dei conti annuali, l'importo totale dei corrispettivi di competenza per gli altri servizi di verifica svolti, l'importo totale dei corrispettivi di competenza per i servizi di consulenza fiscale e l'importo totale dei corrispettivi di competenza per altri servizi diversi dalla revisione contabile 12;

17) il numero e il valore nominale di ciascuna categoria di azioni della società e il numero e il valore nominale delle nuove azioni della società sottoscritte durante l'esercizio;

18) le azioni di godimento, le obbligazioni convertibili in azioni, i warrants, le opzioni e i titoli o valori simili emessi dalla società, specificando il loro numero e i diritti che essi attribuiscono 13;

19) il numero e le caratteristiche degli altri strumenti finanziari emessi dalla società, con l'indicazione dei diritti patrimoniali e partecipativi che conferiscono e delle principali caratteristiche delle operazioni relative;

19-bis) i finanziamenti effettuati dai soci alla società, ripartiti per scadenze e con la separata indicazione di quelli con clausola di postergazione rispetto agli altri creditori;

20) i dati richiesti dal terzo comma dell'articolo 2447-septies con riferimento ai patrimoni destinati ad uno specifico affare ai sensi della lettera a) del primo comma dell'articolo 2447-bis;

21) i dati richiesti dall'articolo 2447-decies, ottavo comma;

22) le operazioni di locazione finanziaria che comportano il trasferimento al locatario della parte prevalente dei rischi e dei benefici inerenti ai beni che ne costituiscono oggetto, sulla base di un apposito prospetto dal quale risulti il valore attuale delle rate di canone non scadute quale determinato utilizzando tassi di interesse pari all'onere finanziario effettivo inerenti i singoli contratti, l'onere finanziario effettivo attribuibile ad essi e riferibile all'esercizio, l'ammontare complessivo al quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati iscritti alla data di chiusura dell'esercizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni, con separata indicazione di ammortamenti, rettifiche e riprese di valore che sarebbero stati inerenti all'esercizio;

22-bis) le operazioni realizzate con parti correlate, precisando l'importo, la natura del rapporto e ogni altra informazione necessaria per la comprensione del bilancio relativa a tali operazioni, qualora le stesse non siano state concluse a normali condizioni di mercato. Le informazioni relative alle singole operazioni possono essere aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata evidenziazione sia necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico della società 14 15;

22-ter) la natura e l'obiettivo economico di accordi non risultanti dallo stato patrimoniale, con indicazione del loro effetto patrimoniale, finanziario ed economico, a condizione che i rischi e i benefici da essi derivanti siano significativi e l'indicazione degli stessi sia necessaria per valutare la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società 16;

22-quater) la natura e l'effetto patrimoniale, finanziario ed economico dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 17;

22-quinquies) il nome e la sede legale dell'impresa che redige il bilancio consolidato dell'insieme più grande di imprese di cui l'impresa fa parte in quanto impresa controllata, nonché il luogo in cui è disponibile la copia del bilancio consolidato 18;

22-sexies) il nome e la sede legale dell'impresa che redige il bilancio consolidato dell'insieme più piccolo di imprese di cui l'impresa fa parte in quanto impresa controllata nonché il luogo in cui è disponibile la copia del bilancio consolidato  19;

22-septies) la proposta di destinazione degli utili o di copertura delle perdite 20.

[II]. Le informazioni in nota integrativa relative alle voci dello stato patrimoniale e del conto economico sono presentate secondo l'ordine in cui le relative voci sono indicate nello stato patrimoniale e nel conto economico21.

 

[1] V. nota al Capo V.

[2] L'art. 6, d.lg. 18 agosto 2015, n. 139, ha sostituito le parole: «:"costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità"» con le parole: «costi di sviluppo». Le disposizioni del decreto entrano in vigore dal 1° gennaio 2016 e si applicano ai bilanci relativi agli esercizi finanziari aventi inizio a partire da quella data.

[3] Le parole «materiali e» sono state inserite dall'art. 18 1a) d.lg. 28 dicembre 2004, n. 310.

[4] Le parole «di durata indeterminata» che figuravano dopo la parola «immateriali» sono state soppresse dall'art. 181b) d.lg. n. 310, cit.

[5] La parola «rilevante» è stata sostituita alla parola «determinabile» dall'art. 181c) d.lg. n. 310, cit.

[6] Le parole «e sugli indicatori di redditività di cui sia stata data comunicazione» che figuravano dopo la parola «esercizio» sono state soppresse dall'art. 181d) d.lg. n. 310, cit.

[7] L'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit. ha soppresso, dopo le parole: «stato patrimoniale», le parole: «, quando il loro ammontare sia apprezzabile».

[8]  L'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit. ha sostituito il numero 9). Il testo precedente recitava: «gli impegni non risultanti dallo stato patrimoniale; le notizie sulla composizione e natura di tali impegni e dei conti d'ordine, la cui conoscenza sia utile per valutare la situazione patrimoniale e finanziaria della società, specificando quelli relativi a imprese controllate, collegate, controllanti e a imprese sottoposte al controllo di queste ultime».

[9] L'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit. ha soppresso le parole : «se significativa,».

[10] L'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit. , ha sostituito il numero. Il testo precedente recitava: «la composizione delle voci: "proventi straordinari" e: "oneri straordinari" del conto economico, quando il loro ammontare sia apprezzabile».

[11] L'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit. ha inserito, dopo le parole: «l'ammontare dei compensi», le parole: «, delle anticipazioni e dei crediti concessi agli» e dopo le parole: «ciascuna categoria» sono inserite le seguenti: «, precisando il tasso d'interesse, le principali condizioni e gli importi eventualmente rimborsati, cancellati o oggetto di rinuncia, nonché gli impegni assunti per loro conto per effetto di garanzie di qualsiasi tipo prestate, precisando il totale per ciascuna categoria».

[13] L'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit. ha inserito, dopo le parole: «obbligazioni convertibili in azioni» le parole: «, i warrants, le opzioni».

[14] Numero aggiunto dall'art. 1 d.lg. 3 novembre 2008 n. 173.

[15] L'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit. ha soppresso, dopo le parole: «qualora le stesse», le parole: «siano rilevanti e».

[16] Numero aggiunto dall'art. 1 d.lg. 3 novembre 2008 n. 173.

[17] Numero aggiunto dall'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit.

[18] Numero aggiunto dall'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit.

[19] Numero aggiunto dall'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit.

[20] Numero aggiunto dall'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit.

[21] Comma aggiunto dall'art. 1 d.lg. 3 novembre 2008 n. 173 e poi sostituito dall'art. 6, d.lg. n. 139 del 2015, cit. Il testo recitava: «Ai fini dell'applicazione del primo comma, numeri 22-bis) e 22-ter), e degli articoli 2427-bis e 2428, terzo comma, numero 6-bis), per le definizioni di "strumento finanziario", "strumento finanziario derivato", "fair value", "parte correlata" e "modello e tecnica di valutazione generalmente accettato" si fa riferimento ai principi contabili internazionali adottati dall'Unione europea».

Inquadramento

La rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico non dipende soltanto dalla determinazione degli ammontari presentati negli schemi dello stato patrimoniale, del conto economico e del rendiconto finanziario; dipende altresì da una puntuale informativa avente funzione esplicativa ed integrativa dei suddetti valori.

La nota integrativa, non essendo di immediata derivazione contabile, assolve alla sua funzione di carattere principalmente descrittivo-informativo con un linguaggio prevalentemente discorsivo (Superti Furga).

La nota integrativa fornisce:

- un commento esplicativo dei dati presentati nello stato patrimoniale e nel conto economico, che per loro natura sono sintetici e quantitativi, e un commento delle variazioni rilevanti intervenute nelle voci tra un esercizio e l'altro (funzione esplicativa);

- una evidenza delle informazioni di carattere qualitativo che per la loro natura non possono essere fornite dagli schemi di stato patrimoniale e conto economico. La nota integrativa contiene, in forma descrittiva, informazioni ulteriori rispetto a quelle fornite dagli schemi di bilancio (funzione integrativa).

La legge prescrive l'informativa da esporre nella nota integrativa, prevedendo altresì l'esposizione di informazioni complementari quando ciò è necessario ai fini della chiarezza e della rappresentazione veritiera e corretta del bilancio.

Le informazioni da fornire nella nota integrativa relative alle voci dello stato patrimoniale e delle connesse voci di conto economico devono essere presentate secondo l'ordine in cui le relative voci sono indicate nello stato patrimoniale e nel conto economico ai sensi dell'art. 2427, comma 2, c.c.

Il principio contabile OIC 12 precisa che i singoli principî contabili OIC, relativi alle singole voci dello stato patrimoniale e delle connesse voci del conto economico, contengono le informazioni da rendere nella nota integrativa ai sensi dell'art. 2427 del codice civile.

Si rammenta che nei casi in cui la compensazione è ammessa dalla legge, devono essere indicati nella nota integrativa gli importi lordi oggetto di compensazione così come previsto dall'art. 24, comma 2, lettera a) della L. 23 dicembre 2021, n. 238.

Ai fini del presente commento, pertanto, si illustreranno – secondo le indicazioni contenute nell'OIC 12 – le principali informazioni da fornire nella nota integrativa in ordine alle fattispecie non espressamente previste dai principî contabili sopra richiamati.

Si rammenta l’importanza della sentenza della Cassazione a S.U. n. 27/2000, secondo cui il bilancio è illecito – sicché la delibera che lo approvi è affetta da nullità – ogni qualvolta la violazione dei precetti inderogabili di legge non permetta di percepire con sufficiente chiarezza le specifiche informazioni che la lettura del documento e dei suoi allegati deve fornire, con riferimento a ciascuna delle poste da cui il bilancio è formato.

Secondo Trib. Torino 30 maggio 2014, la funzione del bilancio è quella di rappresentare non solo ai soci, ma anche ai terzi ed in particolare ai creditori, la situazione della società. La clausola arbitrale non può, pertanto, essere invocata nel giudizio in cui un socio ha impugnato il bilancio, allegando la violazione non di norme disposte nel suo interesse, ma di norme relative alla redazione del bilancio stesso e cioè la violazione di principî di veridicità, precisione e chiarezza.

La funzione del bilancio consiste non soltanto nel misurare gli utili e le perdite dell'impresa al termine dell'esercizio, ma anche nel fornire ai soci ed al mercato tutte le informazioni che il legislatore ha ritenuto al riguardo di prescrivere.

Nella disciplina legale del bilancio d'esercizio delle società il principio di chiarezza non è affatto subordinato a quello di correttezza e veridicità del bilancio medesimo, ma è dotato di autonoma valenza essendo obiettivo fondamentale del legislatore quello di garantire non solo la veridicità e correttezza dei risultati contabili, ma anche la più ampia trasparenza dei dati di bilancio che a quei risultati conducono.

Il bilancio è illecito non soltanto quando la violazione determini una divaricazione tra il risultato effettivo dell'esercizio o la rappresentazione complessiva del valore patrimoniale della società e quello del quale il bilancio dà contezza, ma anche in tutti i casi in cui dal bilancio non sia possibile desumere l'intera gamma delle informazioni che la legge vuole siano fornite per ciascuna delle singole poste iscritte (Cass. n. 4874/2006).

La disclosure relativa ai ricavi e ai costi eccezionali

Come in precedenza evidenziato, a fronte dell'eliminazione dell'area straordinaria del conto economico, il legislatore in sede di recepimento della Direttiva 2013/34/UE ha richiesto nell'art. 2427, comma 1, numero 13, c.c. che il redattore di bilancio fornisca l'indicazione circa «l'importo e la natura dei singoli elementi di ricavo o di costo di entità o incidenza eccezionali».

L'obiettivo di tale informativa è quello di consentire al lettore del bilancio di apprezzare il risultato economico privo di elementi che, per l'eccezionalità della loro entità o della loro incidenza sul risultato d'esercizio, non sono ripetibili nel tempo.

Alcuni esempi di elementi di ricavo o di costo che potrebbero presentare le caratteristiche dell'informazione richiesta sono i seguenti:

− picchi non ripetibili nelle vendite o negli acquisti;

− cessioni di attività immobilizzate;

− ristrutturazioni aziendali;

− operazioni straordinarie (cessioni, conferimenti di aziende o di rami d'azienda, ecc.).

La disclosure relativa agli strumenti finanziari partecipativi emessi dalla società

L'art. 2427, comma 1, numero 19, c.c. richiede che la nota integrativa indichi «il numero e le caratteristiche degli altri strumenti finanziari emessi dalla società, con l'indicazione dei diritti patrimoniali e partecipativi che conferiscono e delle principali caratteristiche delle operazioni relative».

Tale articolo richiede l'informativa, oltre che sulle caratteristiche degli strumenti finanziari e sui diritti patrimoniali e partecipativi agli stessi attribuiti, anche sulle «principali caratteristiche delle operazioni». Tale obbligo può ritenersi assolto evidenziando nella nota integrativa il numero degli strumenti finanziari, le modalità per il loro trasferimento e, infine, titolando la suddivisione in base alle principali caratteristiche degli stessi con l'indicazione dei relativi apporti.

La nota integrativa deve fornire un'adeguata informativa riguardo l'articolazione dei diritti relativi agli strumenti finanziari prevista nello statuto. Le informazioni sin qui indicate devono essere fornite anche in merito agli strumenti finanziari emessi a favore dei prestatori di lavoro.

La disclosure relativa ad impegni, garanzie e passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale

L'art. 2427, comma 1, numero 9, c.c. richiede l'indicazione nella nota integrativa:

- dell'importo complessivo degli impegni, delle garanzie e delle passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale;

- della natura delle garanzie reali prestate;

- degli impegni esistenti in materia di trattamento di quiescenza e simili;

- degli impegni assunti nei confronti delle imprese controllate, collegate, controllanti e delle imprese sottoposte al controllo di quest'ultime.

Con riferimento alle passività potenziali non iscritte in bilancio si rinvia ai paragrafi 10, 27 e 49 dell'OIC 31 «Fondi per rischi e oneri e trattamento di fine rapporto».

Gli impegni, non risultanti dallo stato patrimoniale, rappresentano obbligazioni assunte dalla società verso terzi che traggono origine da negozi giuridici con effetti obbligatori certi ma non ancora eseguiti da nessuna delle due parti. La categoria impegni comprende sia impegni di cui è certa l'esecuzione e il relativo ammontare (ad esempio: acquisto e vendita a termine), sia impegni di cui è certa l'esecuzione ma non il relativo importo (ad esempio: contratto con clausola di revisione prezzo). L'importo degli impegni è il valore nominale che si desume dalla relativa documentazione. Qualora l'impegno non sia quantificabile se ne dà informativa in nota integrativa.

Le garanzie non risultanti dallo stato patrimoniale comprendono le garanzie prestate dalla società. Le garanzie prestate sono quelle rilasciate dalla società con riferimento ad un'obbligazione propria o altrui. Il valore di tali garanzie corrisponde al valore della garanzia prestata o se non determinata, alla migliore stima del rischio assunto alla luce della situazione esistente in quel momento.

Nelle garanzie prestate dalla società si comprendono sia le garanzie personali che le garanzie reali. Per garanzie personali si intendono le obbligazioni di garanzia prestate dalla società con riferimento ad un certo rapporto che prevedono che il garante risponda indistintamente con il proprio patrimonio. Per garanzie reali si intendono le obbligazioni di garanzia prestate dalla società con riferimento ad un certo rapporto che prevedono che il garante risponda specificatamente con i beni dati in garanzia. Rientrano tra le garanzie reali i pegni e le ipoteche. Nel caso di fidejussione prestata dalla società insieme con altri garanti (co-fidejussione), è riportato l'intero ammontare della garanzia prestata, o se inferiore, l'importo complessivo del debito garantito alla data di riferimento del bilancio.

Qualora sia stato pattuito il beneficium divisionis, in nota integrativa, si precisa sia l'ammontare complessivo del debito esistente alla data di riferimento del bilancio, che quello pro quota garantito.

La disclosure sulla natura e l'obiettivo economico di accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

L'art. 2427, comma 1, numero 22-ter), del codice civile prescrive che la nota integrativa indichi «la natura e l'obiettivo economico di accordi non risultanti dallo stato patrimoniale, con indicazione del loro effetto patrimoniale, finanziario ed economico, a condizione che i rischi e i benefici da essi derivanti siano significativi e l'indicazione degli stessi sia necessaria per valutare la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società».

Gli accordi fuori bilancio sono accordi, od altri atti, anche collegati tra loro, i cui effetti non risultano dallo stato patrimoniale ma che possono esporre la società a rischi o generare per la stessa benefici significativi la cui conoscenza è utile per una valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico della società, nonché del gruppo di eventuale appartenenza.

Si rammenta che la Direttiva 2006/46/CE precisa che gli accordi possono essere associati alla creazione o all'uso di una o più società veicolo (SPE, Special Purpose Entities) e di attività off-shore destinate a perseguire, tra l'altro, obiettivi economici, legali, fiscali o contabili (ad esempio, disposizioni per la ripartizione dei rischi e dei benefici od obblighi derivanti da contratti di factoring pro solvendo; accordi combinati di vendita e riacquisto; disposizioni in merito al deposito di merci; disposizioni di vendita con obbligo di pagare il corrispettivo a prescindere dal ritiro o meno della merce; intestazioni patrimoniali tramite società fiduciarie e trust; beni impegnati; disposizioni di leasing operativo; outsourcing ed altre operazioni analoghe).

La disclosure relativa alle operazioni con parti correlate

L'art. 2427, comma 1, numero 22-bis, del codice civile richiede che la nota integrativa indichi «le operazioni realizzate con parti correlate, precisando l'importo, la natura del rapporto e ogni altra informazione necessaria per la comprensione del bilancio relativa a tali operazioni, qualora le stesse non siano state concluse a normali condizioni di mercato. Le informazioni relative alle singole operazioni possono essere aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata evidenziazione sia necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico della società».

L'art. 2426, comma 2, prevede che per la definizione di parte correlata si debba fare riferimento ai principî contabili internazionali adottati dall'Unione Europea. In particolare, il riferimento è costituito dal principio contabile internazionale IAS 24 cui si rinvia.

Con riferimento alle normali condizioni di mercato, l'OIC 12 evidenzia che si dovrebbero considerare le condizioni di tipo quantitativo relative al prezzo. In caso di omessa informativa, in quanto le operazioni sono giudicate concluse a normali condizioni di mercato, la società dovrà disporre di elementi che possano supportare tale conclusione.

L'art. 2427, comma 1, numero 22-bis, del codice civile, prevede che le informazioni relative a singole operazioni possono essere aggregate secondo la loro natura (per esempio, acquisti/vendite di beni; prestazioni/ottenimento di servizi), tranne quando informazioni distinte sono necessarie al fine di comprendere gli effetti delle operazioni con parti correlate sullo stato patrimoniale e sul risultato economico della società.

L'obbligo di informativa relativo alle operazioni tra parti correlate intercorse nell'esercizio deve sempre essere rispettato anche se i rapporti con le stesse non sono più in essere alla data del bilancio.

La disclosure relativa all'attività di direzione e coordinamento di società

L'art. 2497-bis del codice civile disciplina l'informativa da fornire con riferimento all'attività di direzione e coordinamento a cui è assoggettata la società, nonché alle motivazioni delle decisioni prese per effetto dell'esercizio di tale attività.

In particolare, l'art. 2497-bis del codice civile prevede, al comma 4, che «la società deve esporre, in apposita sezione della Nota Integrativa, un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio della società o dell'ente che esercita su di essa l'attività di direzione e coordinamento».

La richiesta di fornire in un'apposita sezione della nota integrativa i dati essenziali dell'ultimo bilancio della società o dell'ente che esercita su di essa l'attività di direzione e coordinamento risponde all'esigenza di conoscenza dei soci e dei creditori sociali su quello che è il valore e la composizione del patrimonio a garanzia della responsabilità del soggetto che esercita l'attività di direzione e coordinamento. Il riferimento è dunque all'ultimo bilancio di esercizio approvato in quanto è l'ultimo documento ufficiale da cui si evince il patrimonio posto a garanzia di tale responsabilità.

Poiché l'informazione richiesta è di sintesi, essa non può che vertere sui dati più significativi per il lettore di bilancio e, dunque, sui principali totali degli schemi di bilancio; secondo il principio contabile nazionale OIC 12 i dati che presumibilmente sono da riportare nel caso di una società sono i totali delle voci indicate con lettere maiuscole dello stato patrimoniale e del conto economico.

La disclosure relativa alle operazioni di locazione finanziaria

Come in precedenza illustrato, il legislatore nazionale in sede di recepimento della Direttiva 2013/34/UE non ha imposto l'adozione del metodo finanziario per la rilevazione del contratto di locazione finanziaria (leasing) mantenendo l'obbligo della rappresentazione dei relativi effetti nella nota integrativa come previsto dal punto 22 del comma 1 dell'art. 2427 c.c.; in particolare deve essere presentato un prospetto dal quale risulti per ogni contratto:

- il valore attuale delle rate di canone non scadute quale determinato utilizzando tassi di interesse pari all'onere finanziario effettivo;

- l'onere finanziario effettivo e riferibile all'esercizio;

- l'ammontare complessivo al quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati iscritti alla data di chiusura dell'esercizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni, con separata indicazione di ammortamenti, rettifiche e riprese di valore che sarebbero stati inerenti all'esercizio.

Bibliografia

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