Codice di Procedura Civile art. 840 ter - Forma e ammissibilità della domanda 1

Rosaria Giordano

Forma e ammissibilità della domanda 1

 [I] La domanda per l'azione di classe si propone con ricorso esclusivamente davanti alla sezione specializzata in materia di impresa competente per il luogo ove ha sede la parte resistente.

 [II] Il ricorso, unitamente al decreto di fissazione dell'udienza, e' pubblicato, a cura della cancelleria ed entro dieci giorni dal deposito del decreto, nell'area pubblica del portale dei servizi telematici gestito dal Ministero della giustizia, in modo da assicurare l'agevole reperibilità  delle informazioni in esso contenute.

 [III] Il procedimento e' regolato dal rito semplificato di cognizione di cui agli articoli 281-decies e seguenti ed e' definito con sentenza, resa nel termine di trenta giorni successivi alla discussione orale della causa. Non può essere disposto il mutamento del rito. Entro il termine di trenta giorni dalla prima udienza il tribunale decide con ordinanza sull'ammissibilità della domanda, ma può sospendere il giudizio quando sui fatti rilevanti ai fini del decidere e' in corso un'istruttoria davanti a un'autorità indipendente ovvero un giudizio davanti al giudice amministrativo. Restano ferme le disposizioni del decreto legislativo 19 gennaio 2017, n. 32.

 [IV] La domanda e' dichiarata inammissibile:

a) quando e' manifestamente infondata;

b) quando il tribunale non ravvisa omogeneità dei diritti individuali tutelabili ai sensi dell'articolo 840-bis;

c) quando il ricorrente versa in stato di conflitto di interessi nei confronti del resistente;

d) quando il ricorrente non appare in grado di curare adeguatamente i diritti individuali omogenei fatti valere in giudizio.

 [V] L'ordinanza che decide sull'ammissibilita' e' pubblicata, a cura della cancelleria, nell'area pubblica del portale dei servizi telematici di cui al secondo comma, entro quindici giorni dalla pronuncia.

 [VI] Quando l'inammissibilita' e' dichiarata a norma del quarto comma, lettera a), il ricorrente puo' riproporre l'azione di classe quando si siano verificati mutamenti delle circostanze o vengano dedotte nuove ragioni di fatto o di diritto.

 [VII] L'ordinanza che decide sull'ammissibilita' dell'azione di classe e' reclamabile dalle parti davanti alla corte di appello nel termine di trenta giorni dalla sua comunicazione o dalla sua notificazione, se anteriore. Sul reclamo la corte di appello decide, in camera di consiglio, con ordinanza entro trenta giorni dal deposito del ricorso introduttivo del reclamo. In caso di accertamento dell'ammissibilita' della domanda, la corte di appello trasmette gli atti al tribunale adito per la prosecuzione della causa. Il reclamo avverso le ordinanze ammissive non sospende il procedimento davanti al tribunale.

 [VIII] Con l'ordinanza di inammissibilita' e con quella che, in sede di reclamo, conferma l'ordinanza di inammissibilita', il giudice regola le spese.

[1] Articolo aggiunto dall'art. 1, comma 1, l. 12 aprile 2019, n. 31. L' art. 7, comma 1, l. n. 31, cit., come  da ultimo modificato dall'art. 31- ter del  d.l. 28 ottobre 2020, n. 137, conv., con modif., in legge 18 dicembre 2020, n. 176,  ha disposto che : «1. Al fine di consentire al Ministero della giustizia di predisporre le necessarie modifiche dei sistemi informativi per permettere il compimento delle attività processuali con modalità telematiche, le disposizioni di cui alla presente legge entrano in vigore decorsi venticinque mesi dalla pubblicazione  della medesima legge nella Gazzetta Ufficiale. 2. Le disposizioni della presente legge si applicano alle condotte illecite poste in essere successivamente alla data della sua entrata in vigore. Alle condotte illecite poste in essere precedentemente continuano ad applicarsi le disposizioni vigenti prima della medesima data di entrata in vigore.» (19 maggio 2021). La medesima decorrenza era stata disposta dall'art. 26, comma 1, d.l. 9 novembre 2020, n. 149, poi abrogato dall'art.1, comma 2, l. n. 176, cit., ai sensi del quale restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo d.l. n. 149, cit. Precedentemente, l'originario termine di «dodici mesi» era stato sostituito con «diciannove mesi» dall'art. 8 d.l. 30 dicembre 2019, n. 162, conv., con modif., in l. 28 febbraio 2020, n. 8

[2] Comma modificato dall'art. 3, comma 8, lett. v)  d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164, che ha sostituito le parole: «dal rito semplificato di cognizione di cui agli articoli 281-decies e seguenti» alle seguenti: «dal rito sommario di cognizione di cui agli articoli 702-bis e seguenti»; ai sensi dell'art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023. 

Inquadramento

La l. n. 31/2019 ha disciplinato in maniera organica, con i nuovi artt. 840-bis-840-sexiesdecies, l'azione di classe nel nostro sistema processuale (per una panoramica sull'assetto degli altri ordinamenti v., diffusamente, Metafora, 5047 ss.): si tratta di una scelta che esprime la volontà di generalizzare e regolare in modo tendenzialmente compiuto questa forma di tutela rispetto all'assetto pregresso costituito, essenzialmente, dall'art. 140-bis d.lgs. n. 206/2005, cd. codice del consumo.

Come autorevolmente osservato, si tratta di una scelta volta a dare piena attuazione all'art. 24 Cost., fornendo ai cittadini lesi da micro-illeciti seriali un'idonea tutela giurisdizionale ed impedendo, in tal modo, alle imprese responsabili di programmare tutto al fine di avvantaggiarsi impunemente rispetto ai loro concorrenti più fair  (così Consolo-Stella).

La nuova disciplina, per effetto di una serie di rinvii, è entrata in vigore solo dal 19 aprile 2021 e trova applicazione, secondo quanto già previsto dall'art. 7, comma 2, della l. n. 31 del 2019, solo per le condotte illecite poste in essere successivamente a tale data.

Rinvio

Per il commento v. sub art. 840-bis.

Bibliografia

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