Intercettazioni inutilizzabili senza i verbali delle operazioni compiute

Ilenia Alagna
17 Giugno 2021

Se mancano i verbali delle conversazioni, le intercettazioni non sono utilizzabili. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 8045 depositata il 1° marzo, accogliendo il ricorso di un imputato in un processo per droga. Secondo il ricorrente infatti posto che era risultato illeggibile il supporto che avrebbe dovuto contenere la riproduzione delle conversazioni intercettate, il difensore aveva eccepito l'inutilizzabilità delle richieste di autorizzazione delle operazioni di intercettazioni telefoniche, acquisite dal Tribunale, "in quanto mancavano le registrazioni e i verbali delle operazioni compiute e i c.d. brogliacci".
Massima

Se mancano i verbali delle conversazioni, le intercettazioni non sono utilizzabili. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 8045 depositata il 1° marzo, accogliendo il ricorso di un imputato in un processo per droga. Secondo il ricorrente infatti posto che era risultato illeggibile il supporto che avrebbe dovuto contenere la riproduzione delle conversazioni intercettate, il difensore aveva eccepito l'inutilizzabilità delle richieste di autorizzazione delle operazioni di intercettazioni telefoniche, acquisite dal Tribunale, "in quanto mancavano le registrazioni e i verbali delle operazioni compiute e i c.d. brogliacci".

Il caso

Tizio era stato condannato per il reato di cui all'art. 73, c. 1, DPR n. 309/1990, in relazione all'acquisto di circa 980 gr di cocaina e ritenuto provato sulla scorta delle risultanze delle operazioni di intercettazioni telefoniche, disposte in separato procedimento, che documentavano i contatti finalizzati al traffico di stupefacenti intrattenuti dallo stesso con altra persona.

Il ricorrente eccepiva, fra l'altro, e per quel che interessa ai fini della pronuncia in esame, l'inutilizzabilità degli estratti di conversazioni riportati nelle richieste di autorizzazione alle operazioni di intercettazione e in quelle di proroga, assumendo che, poiché risultava deteriorato il supporto relativo (un cd non leggibile), il contenuto della registrazione non avrebbe potuto essere recuperato attraverso atti, quali quelli acquisiti dal tribunale, non equipollenti ai verbali delle operazioni compiute e ai brogliacci di ascolto, che documentano le operazioni di registrazione e ascolto.

La questione

Le intercettazioni sono utilizzabili qualora mancano i verbali delle conversazioni?

Le soluzioni giuridiche

La Corte di cassazione, con la sentenza n. 8045, accogliendo il ricorso di Tizio ha stabilito che se mancano i verbali delle conversazioni, le intercettazioni non sono utilizzabili.

Secondo il ricorrente, infatti, posto che era risultato illeggibile il supporto che avrebbe dovuto contenere la riproduzione delle conversazioni intercettate, il difensore aveva eccepito l'inutilizzabilità delle richieste di autorizzazione delle operazioni di intercettazioni telefoniche, acquisite dal Tribunale, "in quanto mancano le registrazioni e i verbali delle operazioni compiute e i cd brogliacci". Verbali e brogliacci, per l'imputato, sono deputati a documentare le operazioni di ascolto e registrazione e non possono avere equipollenti negli atti acquisiti ovvero nei provvedimenti di autorizzazione delle operazioni di intercettazione e negli atti, le informative di polizia giudiziaria, contenenti la sintesi delle conversazioni intercettate e posti a fondamento dei provvedimenti di proroga delle operazioni di intercettazione.

La Suprema Corte, nel Provvedimento analizzato, evidenzia come le conversazioni intercettate erano contenute su un cd deteriorato, il cui contenuto era stato ricostruito sulla base di brani riportati tra virgolette contenuti nelle richieste di proroga delle operazioni di intercettazione telefonica, in mancanza dei verbali di cui all'art. 268, c. 1, c.p.p.

Secondo il Tribunale, con una valutazione che è stata ribadita dalla Corte di appello, non si era in presenza di inutilizzabilità delle intercettazioni che risultavano ritualmente autorizzate e la distruzione del supporto informatico che le conteneva (un cd risultato non leggibile) non rendeva inutilizzabile il risultato che era compendiato dalla registrazione eseguita e il cui contenuto era stato recuperato attraverso le informative di polizia giudiziaria, redatte per la proroga delle operazioni di intercettazione, attraverso gli estratti riportati e le dichiarazioni rese dal verbalizzante in udienza.

Per gli ermellini tale conclusione è erronea; infatti, prosegue la decisione, l'art. 268 c.p.p. prevede che le comunicazioni intercettate sono registrate e che delle operazioni è redatto verbale nel quale è sommariamente descritto il contenuto conversazioni: la redazione del verbale delle operazioni che documenta l'attività di polizia giudiziaria è prescritta a pena di inutilizzabilità.
Dunque, per il Collegio "si impone l'annullamento della sentenza che dovrà ricostruire alla luce del complesso iter processuale del procedimento (le intercettazioni di interesse sono state eseguite in procedimento diverso) sia la esistenza dei verbali delle operazioni di ascolto che dei cd. brogliacci, che contengono la sintesi delle conversazioni intercettate, ovvero la eventuale esistenza delle registrazioni, nell'ambito del procedimento nel quale furono eseguite". "È solo in presenza dei verbali delle operazioni di cui all'art. 268, c. 1, c.p.p., conclude la Cassazione, che può escludersi l'esistenza del radicale vizio di inutilizzabilità potendo così la Corte di appello, ove sussistente tale requisito imprescindibile, procedere alla eventuale ricostituzione del contenuto delle conversazioni di interesse che va esercitato con la massima prudenza dovendo escludersi ogni automatismo".

La censura sollevata dal ricorrente in ordine alla inutilizzabilità delle risultanze delle intercettazioni acquisite per il tramite degli estratti contenuti nelle richieste di autorizzazione e proroga delle operazioni di intercettazione è stata ritenuta fondata e assorbente degli altri motivi proposti.
Di contrario avviso rispetto al Tribunale e alla Corte d'appello, che avevano respinto l'eccezione di inutilizzabilità, la Corte di Cassazione ha disposto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata. Ha osservato, in particolare, come la redazione del verbale delle operazioni di intercettazione sia prescritta dalla legge a pena di inutilizzabilità delle risultanze delle intercettazioni stesse (cfr. artt. 268 e 271 c.p.), mentre, con riguardo al deterioramento dei supporti contenenti le intercettazioni debba operarsi una distinzione: solo la mancata memorizzazione della conversazione intercettata renderebbe inesistente il mezzo di ricerca della prova pur regolarmente autorizzato e inutilizzabile ogni acquisizione dei risultati di essa altrimenti realizzata (annotazioni o dichiarazioni dei verbalizzanti); nel caso in cui invece la conversazione risultasse regolarmente eseguita e registrata ma la trascrizione fosse impossibile per via del deterioramento del supporto, la prova del suo contenuto potrebbe essere data dalla lettura del brogliaccio.

Nella vicenda sottoposta all'esame della Corte era stata dedotta la mancata allegazione al fascicolo processuale delle registrazioni e dei verbali delle operazioni compiute che pur si assumevano esistenti, ragion per cui la Corte ha disposto l'annullamento ai fini della verifica dell'esistenza degli stessi, solo in tal caso potendosi escludere il vizio di inutilizzabilità.

Osservazioni

Il Provvedimento analizzato ha chiarito dettagliatamente come la redazione del verbale delle operazioni di intercettazione sia prescritta dalla legge a pena di inutilizzabilità delle risultanze delle intercettazioni stesse, mentre, con riguardo al deterioramento dei supporti contenenti le intercettazioni debba operarsi una distinzione: solo la mancata memorizzazione della conversazione intercettata renderebbe inesistente il mezzo di ricerca della prova pur regolarmente autorizzato e inutilizzabile ogni acquisizione dei risultati di essa altrimenti realizzata (annotazioni o dichiarazioni dei verbalizzanti).

Nel caso in cui invece la conversazione risultasse regolarmente eseguita e registrata ma la trascrizione fosse impossibile per via del deterioramento del supporto, la prova del suo contenuto potrebbe essere data dalla lettura del brogliaccio.

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