Decreto Legge - 24/08/2021 - n. 118 art. 8 - Sospensione di obblighi e di cause di scioglimento di cui agli articoli 2446, 2447, 2482-bis , 2482-ter , 2484 e 2545-duodecies del codice civile 1

Francesco Maria Bartolini

Sospensione di obblighi e di cause di scioglimento di cui agli articoli 2446,2447,2482-bis, 2482-ter, 2484 e 2545-duodecies del codice civile 1

[1. Con l'istanza di nomina dell'esperto, o con dichiarazione successivamente presentata con le modalità di cui all'articolo 5, comma 1, l'imprenditore può dichiarare che, sino alla conclusione delle trattative o all'archiviazione dell'istanza di composizione negoziata, non si applicano nei suoi confronti gli articoli 2446, secondo e terzo comma, 2447, 2482-bis, quarto, quinto e sesto comma, e 2482-ter del codice civile e non si verifica la causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale di cui agli articoli 2484, primo comma, numero 4), e 2545-duodecies del codice civile. A tal fine, l'istanza o la dichiarazione sono pubblicate nel registro delle imprese e gli effetti di cui al primo periodo decorrono dalla pubblicazione.]

[1] Articolo sostituito dall'articolo 1, comma 1, della Legge 21 ottobre 2021, n. 147, in sede di conversione e successivamente abrogato dall'articolo 46, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 17 giugno 2022, n. 83.

Inquadramento

L'art. 8 costituisce una norma di completamento del disposto dell'art. 6 d.l. 118/2021 per quanto riguarda le misure protettive di cui l'imprenditore può fare richiesta con la domanda finalizzata alla nomina dell'esperto per la composizione negoziata della crisi. Si tratta in questo caso di misure strettamente riferite alla vita dell'impresa esercitata da società per azioni e dalle compagini sociali alle quali la disciplina normativa dettata per tale tipologia di enti è dichiarata estesa.

La loro natura indubbiamente di protezione per l'imprenditore le inserisce nel quadro delle misure che dopo essere state chieste debbono essere non soltanto pubblicate nel registro delle imprese ma anche e soprattutto confermate dal tribunale. Pur in difetto di una esplicita indicazione testuale in tal senso va certamente affermato che si applica alla dichiarazione in oggetto quanto più in generale dettato per le misure protettive dagli artt. 6 e 7 del decreto citato.

Le fattispecie oggetto della dichiarazione

Le fattispecie oggetto della dichiarazione consentita all'imprenditore hanno in comune obblighi da adottare nel caso di evenienze che incidono negativamente sul capitale sociale. La dichiarazione ha lo scopo di esentare la società dagli adempimenti che per disposizione di legge essa dovrebbe adottare in presenza di quelle evenienze.

Artt. 2446 e 2447 c.c.

Le norme in questione riguardano le società per azioni. Esse impongono, quando il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite, agli amministratori, al consiglio di gestione, al collegio sindacale e al consiglio di sorveglianza di convocare l'assemblea per fornire una comunicazione appropriata della situazione; e, analogamente, di convocare l'assemblea nel caso di perdita del capitale che giunge a ridurne l'ammontare al di sotto del minimo stabilito dall'art. 2327. Nel primo caso la situazione di perdita è oggetto di controllo nel corso dell'esercizio successivo; se alla fine di questo la perdita non risulta diminuita a meno di un terzo, il capitale deve essere convenientemente ridotto, salva la richiesta di intervento del tribunale. Nel secondo caso l'assemblea deve essere convocata per deliberare la riduzione del capitale ed il contemporaneo aumento del medesimo sino ad una cifra rispettosa del minimo legale o, in alternativa, la trasformazione della società.  La dichiarazione di non applicazione riguarda i due obblighi di rivalutare il capitale sociale. Nel corso delle trattative, dunque, gli obblighi suddetti sono sospesi, se l'inapplicabilità è confermata dal tribunale. E la società vive con il capitale che le è rimasto.

Artt. 2482-bis e 2482-ter c.c.

Norme sostanzialmente identiche a quelle di cui sopra sono dettate per le società a responsabilità limitata. Anche in questo caso la dichiarazione di non applicazione, ad opera di chi chiede la composizione negoziata, riguarda gli obblighi di rivalutare o ricostituire il capitale.

Artt. 2484 c.c. e 2545-duodecies

Per le società di capitali la riduzione del capitale al di sotto del minimo legale costituisce una delle cause di scioglimento. La dichiarazione di non applicazione della norma che prevede tale scioglimento impedisce per il corso delle trattative, se confermata dal tribunale (e salvo quanto disposto dagli artt. 2447 e 2482-ter), che si proceda allo scioglimento.  Altrettanto è disposto per le società cooperative.

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