Decreto Legge - 24/08/2021 - n. 118 art. 16 - Compenso dell'esperto 1Compenso dell'esperto1 [1. Il compenso dell'esperto è determinato in percentuale sull'ammontare dell'attivo dell'impresa debitrice secondo i seguenti scaglioni: a) fino a euro 100.000,00, il 5,00%; b) da euro 100.000,01 e fino a euro 500.000,00, l'1,25%; c) da euro 500.000,01 e fino a euro 1.000.000,00, lo 0,80%; d) da euro 1.000.000,01 e fino a euro 2.500.000,00, lo 0,43%; e) da euro 2.500.000,01 e fino a euro 50.000.000,00 lo 0,10%; f) da euro 50.000.000,01 e fino a euro 400.000.000,00, lo 0,025%; g) da euro 400.000.000,01 e fino a euro 1.300.000.000,00, lo 0,008%; h) sulle somme eccedenti euro 1.300.000.000,00, lo 0,002%.2 1-bis. In caso di composizione negoziata condotta ai sensi dell'articolo 13 in modo unitario per tutte o alcune delle imprese che hanno presentato l'istanza di cui all'articolo 2, comma 1, il compenso dell'esperto designato è determinato esclusivamente tenendo conto della percentuale sull'ammontare dell'attivo di ciascuna impresa istante partecipante al gruppo.3 2. Il compenso complessivo non può essere, in ogni caso, inferiore a euro 4.000,00 e superiore a euro 400.000,00. 3. L'importo di cui al comma 1 è rideterminato, fermi i limiti di cui al comma 2, come di seguito indicato: a) se il numero dei creditori e delle parti interessate che partecipano alle trattative è compreso tra 21 e 50, il compenso è aumentato del 25%; b) se il numero dei creditori e delle parti interessate che partecipano alle trattative è superiore a 50, il compenso è aumentato del 35%;4 c) se il numero dei creditori e delle parti interessate che partecipano alle trattative non è superiore a 5, il compenso è ridotto del 40%; d) in caso di vendita del complesso aziendale o di individuazione di un acquirente da parte dell'esperto, il compenso è aumentato del 10%. 4. I lavoratori e le rappresentanze sindacali non sono considerati nel numero dei creditori e delle altre parti interessate ai fini del riconoscimento degli aumenti di cui al comma 3, lettere a) e b); all'esperto comunque spetta il compenso di euro 100,00 per ogni ora di presenza risultante dai rapporti redatti ai sensi dell'articolo 4, comma 8.5 5. Il compenso è aumentato del 100% in tutti i casi in cui, anche successivamente alla redazione della relazione finale di cui all'articolo 5, comma 8, si concludono il contratto, la convenzione o gli accordi di cui all'articolo 11, commi 1 e 2 [ , o è predisposto un piano attestato di risanamento di cui all'articolo 11, comma 3, lettera a)] .6 6. Se l'esperto sottoscrive l'accordo di cui all'articolo 11, comma 1, lettera c), gli spetta un ulteriore incremento del 10% sul compenso determinato ai sensi del comma 5. 7. In deroga a quanto previsto dal comma 2, il compenso è liquidato in euro 500,00 quando l'imprenditore non compare davanti all'esperto oppure quando è disposta l'archiviazione subito dopo il primo incontro. 8. Le percentuali di cui al comma 1 sono calcolate sulla media dell'attivo risultante dagli ultimi tre bilanci o, in mancanza, dalle ultime tre dichiarazioni dei redditi. Se l'attività è iniziata da meno di tre anni, la media è calcolata sui bilanci o, in mancanza, sulle dichiarazioni dei redditi depositati dal suo inizio. 9. All'esperto è dovuto il rimborso delle spese necessarie per l'adempimento dell'incarico, purché accompagnate dalla corrispondente documentazione. Non sono rimborsati gli esborsi sostenuti per la remunerazione dei soggetti dei quali l'esperto si è avvalso ai sensi dell'articolo 4, comma 2. 10. In mancanza di accordo tra le parti, il compenso è liquidato dalla commissione di cui all'articolo 3, comma 6, ed è a carico dell'imprenditore. Il provvedimento costituisce prova scritta idonea a norma dell'articolo 633, primo comma, numero 1) del codice di procedura civile nonché titolo per la concessione dell'esecuzione provvisoria ai sensi dell'articolo 642 del codice di procedura civile.7 11. Il compenso dell'esperto è prededucibile ai sensi dell'articolo 111, secondo comma, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267. 12. Dopo almeno sessanta giorni dall'accettazione dell'incarico, su richiesta dell'esperto, può essere disposto in suo favore un acconto in misura non superiore ad un terzo del presumibile compenso finale, tenendo conto dei risultati ottenuti e dell'attività prestata.] [1] Articolo abrogato dall'articolo 46, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 17 giugno 2022, n. 83. [2] Lettera modificata dall'articolo 1, comma 1, della Legge 21 ottobre 2021, n. 147, in sede di conversione. [3] Comma inserito dall'articolo 1, comma 1, della Legge 21 ottobre 2021, n. 147, in sede di conversione. [4] Lettera modificata dall'articolo 1, comma 1, della Legge 21 ottobre 2021, n. 147, in sede di conversione. [5] Comma modificato dall'articolo 1, comma 1, della Legge 21 ottobre 2021, n. 147, in sede di conversione. [6] Comma modificato dall'articolo 1, comma 1, della Legge 21 ottobre 2021, n. 147, in sede di conversione. [7] Comma modificato dall'articolo 1, comma 1, della Legge 21 ottobre 2021, n. 147, in sede di conversione. InquadramentoL'esperto opera sul piano delle trattative tra le parti in materie nelle quali esse hanno ampia autonomia privata. Il suo compito è di condurre i contatti tra gli interessati; e di cooperare a raggiungere una soluzione contrattuale della situazione di squilibrio che pone costoro nella veste di debitore e di suoi creditori. La natura negoziale sia del suo operato che degli accordi eventualmente raggiunti ha impedito di collocare la disciplina dei compensi con i quali remunerare l'esperto nel contesto del d.p.r. 30 maggio 2002, n. 115, avente ad oggetto le spese di giustizia. Se le parti si accordano anche sul compenso da versare all'esperto, la determinazione del suo ammontare rimane una questione privata e come tale segue le regole di cui all'art. 16. Ma anche quando è mancato l'accordo, non spetta al tribunale liquidare il compenso, conformemente al detto d.p.r. 115/2002, ma in proposito provvede in via amministrativa la commissione costituita presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura utilizzando le difformi previsioni di cui al d.l. 118/2021. Si veda la diversa disciplina dettata nel caso di impresa sotto soglia (art. 17, comma 8). La determinazione del compensoL’art. 16 espone in dettaglio i criteri in base ai quali deve essere determinato l’ammontare del compenso, in relazione alle diverse fattispecie che possono presentarsi. Le indicazioni contenute nella norma sono diffuse e dettagliate; sarebbe superfluo riassumerle in questa sede. Esse si differenziano sotto l’aspetto del parametro da osservare, in taluni casi riferiti alla valenza patrimoniale dell’impresa perché costituiti da una percentuale calcolata sulla media dell’attivo risultante dagli ultimi tre bilanci o, in mancanza, dalle ultime tre dichiarazioni dei redditi; in altri casi stabilite in una somma determinata. I criteri di determinazione del compenso sono stabiliti a beneficio soprattutto dell’esperto. La somma che risulta quale risultato del calcolo del dovuto costituisce l’oggetto di un diritto il cui soddisfacimento l’esperto può pretendere. Naturalmente le parti e lui stesso hanno libertà di concordare importi diversi, in più o in meno. Ma il compenso conforme all’indicazione normativa sia nel quantum e sia per le voci che lo determinano non può essere variato a pregiudizio dell’esperto senza il suo consenso. Gli stessi criteri di determinazione della remunerazione valgono come parametri obbligator anche per la commissione che aveva nominato l’esperto. In questa fattispecie l’osservanza delle tabelle è dovuta, entro i limiti in cui l’esperto non effettui esplicite rinunce. La determinazione è chiesta dall’esperto, che vi ha diretto interesse. Ciò non toglie che possa essere chiesta da una qualunque delle parti; ma il pagamento è sempre a carico dell’imprenditore. La regola in tal senso è conforme al principio secondo cui chi propone una domanda deve anticipare le spese che occorrono a farla esaminare e ad ottenere il provvedimento richiesto. La liquidazione operata dalla commissione è contenuta in un atto scritto. In quanto proveniente da un autore certo esso costituisce prova idonea a far ottenere all’esperto un decreto ingiuntivo. |