Smart-working all'estero e legge applicabile

15 Novembre 2021

Smart-working all'estero: quanto può rilevare il luogo di svolgimento della prestazione lavorativa ai fini della individuazione della legge applicabile, in applicazione del criterio del c.d. collegamento più stretto?In linea generale, al fine di individuare la legge applicabile al contratto di lavoro cui esecuzione avvenga in modalità smart,in applicazione della L. n. 81/2017, ma fuori dal territorio nazionale, è necessario considerare quanto previsto nel Regolamento Roma I (n. 593/2008)...

Smart-working all'estero: quanto può rilevare il luogo di svolgimento della prestazione lavorativa ai fini della individuazione della legge applicabile, in applicazione del criterio del c.d. collegamento più stretto?

In linea generale, al fine di individuare la legge applicabile al contratto di lavoro cui esecuzione avvenga in modalità smart, in applicazione della L. n. 81/2017, ma fuori dal territorio nazionale, è necessario considerare quanto previsto nel Regolamento Roma I (n. 593/2008). Nello specifico, l'art. 8, nell'ipotesi in cui le parti stesse non abbiano indicato la legge applicabile, dispone debba tenersi conto di specifici criteri di collegamento quale, ad esempio, il luogo in cui il lavoratore svolge abitualmente la sua prestazione o la sede presso la quale è stato assunto.

Il criterio del collegamento più stretto rappresenta un meccanismo di tutela a favore del lavoratore, mediante il quale è salvaguardata l'applicazione della legge del luogo con il quale il contratto di lavoro presenta, appunto, un legame più forte, tenuto conto dell'insieme delle circostanze.

Tuttavia, e diversamente dal telelavoro, lo smart-worker non ha una sede lavorativa “fissa”, costituendo la flessibilità spaziale e temporale la caratteristica propria di tale modalità esecutiva del contratto di lavoro, con conseguente assenza di uno specifico legame con il luogo di svolgimento della prestazione.

In astratto, inoltre, il lavoratore in smart working potrebbe essere non stanziato in un unico Paese.

Ne consegue che, de iure condito, il luogo in cui il lavoro è svolto in smart working non potrebbe essere valutato come avente con il contratto di lavoro un collegamento più stretto, potendo venire in rilievo, piuttosto, e ove gli spostamenti siano frequenti, la localizzazione della sede di assunzione.

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