Decreto legislativo - 18/04/2016 - n. 50 art. 113 - (Incentivi per funzioni tecniche) 12[1. Gli oneri inerenti alla progettazione, alla direzione dei lavori ovvero al direttore dell'esecuzione, alla vigilanza, ai collaudi tecnici e amministrativi ovvero alle verifiche di conformità, al collaudo statico, agli studi e alle ricerche connessi, alla progettazione dei piani di sicurezza e di coordinamento e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione quando previsti ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, alle prestazioni professionali e specialistiche necessari per la redazione di un progetto esecutivo completo in ogni dettaglio fanno carico agli stanziamenti previsti per i singoli appalti di lavori, servizi e forniture negli stati di previsione della spesa o nei bilanci delle stazioni appaltanti 3. 2. A valere sugli stanziamenti di cui al comma 1, le amministrazioni aggiudicatrici destinano ad un apposito fondo risorse finanziarie in misura non superiore al 2 per cento modulate sull'importo dei lavori, servizi e forniture, posti a base di gara per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti delle stesse esclusivamente per le attività di programmazione della spesa per investimenti, di valutazione preventiva dei progetti, di predisposizione e di controllo delle procedure di gara e di esecuzione dei contratti pubblici, di RUP, di direzione dei lavori ovvero direzione dell'esecuzione e di collaudo tecnico amministrativo ovvero di verifica di conformità, di collaudatore statico ove necessario per consentire l'esecuzione del contratto nel rispetto dei documenti a base di gara, del progetto, dei tempi e costi prestabiliti. Tale fondo non è previsto da parte di quelle amministrazioni aggiudicatrici per le quali sono in essere contratti o convenzioni che prevedono modalità diverse per la retribuzione delle funzioni tecniche svolte dai propri dipendenti. Gli enti che costituiscono o si avvalgono di una centrale di committenza possono destinare il fondo o parte di esso ai dipendenti di tale centrale. La disposizione di cui al presente comma si applica agli appalti relativi a servizi o forniture nel caso in cui è nominato il direttore dell'esecuzione 4. 3. L'ottanta per cento delle risorse finanziarie del fondo costituito ai sensi del comma 2 è ripartito, per ciascuna opera o lavoro, servizio, fornitura con le modalità e i criteri previsti in sede di contrattazione decentrata integrativa del personale, sulla base di apposito regolamento adottato dalle amministrazioni secondo i rispettivi ordinamenti, tra il responsabile unico del procedimento e i soggetti che svolgono le funzioni tecniche indicate al comma 2 nonché tra i loro collaboratori. Gli importi sono comprensivi anche degli oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'amministrazione. L'amministrazione aggiudicatrice o l'ente aggiudicatore stabilisce i criteri e le modalità per la riduzione delle risorse finanziarie connesse alla singola opera o lavoro a fronte di eventuali incrementi dei tempi o dei costi non conformi alle norme del presente decreto. La corresponsione dell'incentivo è disposta dal dirigente o dal responsabile di servizio preposto alla struttura competente, previo accertamento delle specifiche attività svolte dai predetti dipendenti. Gli incentivi complessivamente corrisposti nel corso dell'anno al singolo dipendente, anche da diverse amministrazioni, non possono superare l'importo del 50 per cento del trattamento economico complessivo annuo lordo. Le quote parti dell'incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte dai medesimi dipendenti, in quanto affidate a personale esterno all'organico dell'amministrazione medesima, ovvero prive del predetto accertamento, incrementano la quota del fondo di cui al comma 2. Il presente comma non si applica al personale con qualifica dirigenziale5 6. 7 4. Il restante 20 per cento delle risorse finanziarie del fondo di cui al comma 2 ad esclusione di risorse derivanti da finanziamenti europei o da altri finanziamenti a destinazione vincolata è destinato all'acquisto da parte dell'ente di beni, strumentazioni e tecnologie funzionali a progetti di innovazione anche per il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici di modellazione elettronica informativa per l'edilizia e le infrastrutture, di implementazione delle banche dati per il controllo e il miglioramento della capacità di spesa e di efficientamento informatico, con particolare riferimento alle metodologie e strumentazioni elettroniche per i controlli. Una parte delle risorse può essere utilizzato per l'attivazione presso le amministrazioni aggiudicatrici di tirocini formativi e di orientamento di cui all'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196 o per lo svolgimento di dottorati di ricerca di alta qualificazione nel settore dei contratti pubblici previa sottoscrizione di apposite convenzioni con le Università e gli istituti scolastici superiori. 5. Per i compiti svolti dal personale di una centrale unica di committenza nell'espletamento di procedure di acquisizione di lavori, servizi e forniture per conto di altri enti, può essere riconosciuta, su richiesta della centrale unica di committenza, una quota parte, non superiore ad un quarto, dell'incentivo previsto dal comma 2. 5-bis. Gli incentivi di cui al presente articolo fanno capo al medesimo capitolo di spesa previsto per i singoli lavori, servizi e forniture8.] [1] Articolo abrogato dall'articolo 226, comma 1, del D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36, con efficacia a decorrere dal 1° luglio 2023, come stabilito dall'articolo 229, comma 2. Per le disposizioni transitorie vedi l'articolo 225 D.Lgs. 36/2023 medesimo. [2] Per la ripartizione degli incentivi per funzioni tecniche di cui al presente articolo vedi D.M. 4 agosto 2021, n. 124; il D.M. 4 ottobre 2021, n. 204. [3] Comma modificato dall'articolo 76, comma 1, lettera a), del DLgs. 19 aprile 2017, n. 56. [4] Comma sostituito dall'articolo 76, comma 1, lettera b), del DLgs. 19 aprile 2017, n. 56 e successivamente modificato dall'articolo 1, comma 1, lettera aa), del D.L. 18 aprile 2019, n. 32. La legge 14 giugno 2019, n. 55, in sede di conversione non ha confermato le modifiche apportate dal D.L. 32/2019 ma ne ha disposto che restino validi gli atti e i provvedimenti adottati e siano fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base dell’articolo 1, D.L. n. 55 del 2019. [5] In riferimento al presente comma, vedi il D.M. 1° settembre 2021, n. 158. [6] Così rettificato con Comunicato 15 luglio 2016 (in Gazz. Uff., 15 luglio 2016, n. 164). [7] Comma sostituito dall'articolo 76, comma 1, lettera c), del DLgs. 19 aprile 2017, n. 56. [8] Comma aggiunto dall'articolo 1, comma 526, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205. InquadramentoLa norma, nel dare attuazione a quanto previsto alla lett. rr) della l. n. 11/2016, prevede che gli oneri relativi alla progettazione, alla direzione dei lavori ovvero al direttore dell'esecuzione, alla vigilanza, ai collaudi tecnici e amministrativi ovvero alle verifiche di conformità, al collaudo statico, agli studi e alle ricerche connessi, alla progettazione dei piani di sicurezza e di coordinamento e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, alle prestazioni professionali e specialistiche necessari per la redazione del progetto esecutivo, gravano sugli stati di previsione della spesa o nei bilanci delle stazioni appaltanti. In linea con quanto previsto dal Codice abrogato (art. 92), il comma 2 della norma in esame prevede che, a valere sugli stanziamenti per l'esecuzione, le amministrazioni pubbliche destinano a un fondo risorse finanziarie in misura non superiore al 2% degli importi posti a base di gara per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti pubblici esclusivamente per le attività di programmazione della spesa, di predisposizione, di controllo e espletamento delle procedure di affidamento e aggiudicazione, di responsabile unico del procedimento, di direzione dei lavori, ovvero direzione dell'esecuzione e di collaudo tecnico amministrativo, ovvero di verifica di conformità, di collaudatore statico ove necessario per consentire l'esecuzione del contratto, nel rispetto dei documenti a base di gara, del progetto, dei tempi e costi prestabiliti. Estensione ai contratti di servizi e fornitureLa previsione introduce una novità assoluta, che pone fine ad un dibattito sorto sulla precedente norma, attorno all'ambito di applicazione oggettivo della previsione. In passato, si discuteva, in particolare, se la previsione in commento dovesse, o meno trovare applicazione anche ai contratti di servizi e forniture. Il dilemma si poneva dal momento che l'art. 92, del d.lgs. n. 163/2006, al comma 5, faceva riferimento espresso ai soli concetti di «opera» e «lavoro». Ciò aveva indotto la Corte dei Conti ad escludere la possibilità di corrispondere l'incentivo agli appalti pubblici diversi da quelli di lavori (cfr. Corte Conti, Sez. reg. contr. Puglia, Deliberazione del 28 maggio 2014, n. 114/PAR/2014). La suddetta interpretazione non mutava per effetto dell'abrogazione dei commi 5 e 6 dell'art. 93, ad opera dell'art. 13 del d.l. n. 90/2014, convertito in l. n. 114/2014 e con l'introduzione (art. 13-bis della predetta legge di conversione) dei commi da 7-bis a 7-quinquies dell'art. 93 del d.lgs. n. 163/2006 dal momento che, per quanto qui rileva, anche tale novella legislativa non contemplava alcun riferimento ai contratti di lavori e servizi (Corte Conti, Sez. reg. contr. Campania, n. 20/2015). Ebbene, alla luce della previsione dell'art. 113, il dilemma può ritenersi definitivamente superato, per effetto della espressa menzione, contenuta nella norma medesima, ai contratti di servizi e forniture. La nuova disposizione, infatti, chiarisce che l'80% delle risorse finanziarie del fondo di cui sopra è ripartito, per ciascuna opera o lavoro, servizio, fornitura con le modalità e i criteri previsti in sede di contrattazione decentrata integrativa del personale, adottati con apposito regolamento, tra il responsabile unico del procedimento e i soggetti che svolgono le funzioni tecniche sopra indicate, nonché tra i loro collaboratori. Gli importi sono comprensivi anche degli oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'amministrazione. Con apposito regolamento, le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori dovranno stabilire i criteri e le modalità per la riduzione delle risorse finanziarie connesse alla singola «opera» o «lavoro» a fronte di eventuali incrementi dei tempi o dei costi. Modalità per la corresponsioneLa corresponsione dell'incentivo è disposta dal dirigente o dal responsabile di servizio preposto alla struttura competente, previo accertamento delle specifiche attività svolte dai predetti dipendenti. Gli incentivi complessivamente corrisposti nel corso dell'anno al singolo dipendente, anche da diverse amministrazioni, non possono superare l'importo del 50% del trattamento economico complessivo annuo lordo. Le quote parti dell'incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte dai medesimi dipendenti, in quanto affidate a personale esterno all'organico dell'amministrazione medesima, ovvero prive del predetto accertamento, incrementano la quota del predetto fondo. Ai sensi del comma 4, il restante 20% delle risorse finanziarie del citato fondo, ad esclusione delle risorse derivanti da finanziamenti europei o da altri finanziamenti a destinazione vincolata, è destinato all'acquisto da parte dell'ente di beni, strumentazioni e tecnologie funzionali a progetti di innovazione anche per il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici di modellazione elettronica informativa per l'edilizia e le infrastrutture, di implementazione delle banche dati per il controllo e il miglioramento della capacità di spesa. Una parte delle risorse può essere utilizzato per l'attivazione presso le amministrazioni aggiudicatrici di tirocini formativi e di orientamento di cui all'art. 18 della l. 24 giugno 1997, n. 196 o per lo svolgimento di dottorati di ricerca di alta qualificazione nel settore dei contratti pubblici, previa sottoscrizione di apposite convenzioni con le Università e gli istituti scolastici superiori. La norma riconosce agli organismi di diritto pubblico la facoltà di adottare con proprio provvedimento criteri analoghi a quelli di cui sopra. Infine, è previsto che tra le spese tecniche da prevedere nel quadro economico di ciascun intervento siano compresi i costi per l'assicurazione del responsabile del procedimento in sede di verifica e validazione delle opere e lavori di importo inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria nonché per le spese di carattere strumentale sostenute dalle amministrazioni aggiudicatrici in relazione all'intervento. Le novità introdotte nel comma 2 con il primo decreto correttivo: enti e centrali di committenza.Il decreto correttivo ha riscritto il comma due della norma in commento. È ora previsto che a valere sugli stanziamenti di cui al comma l, le amministrazioni aggiudicatrici destinano a un apposito fondo risorse finanziarie in misura non superiore al 2% modulate sull'importo dci lavori, servizi e forniture, posti a base di gara per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti delle stesse esclusivamente per le attività di programmazione della spesa per investimenti, di valutazione preventiva dei progetti, di predisposizione e di controllo delle procedure di gara e di esecuzione dei contratti pubblici, di RUP, di direzione dei lavori ovvero direzione dell'esecuzione e di collaudo tecnico amministrativo ovvero di verifica dì conformità, di collaudatore statico ove necessario per consentire l'esecuzione del contralto nel rispetto dei documenti a base di gara, del progetto, dei tempi c costi prestabiliti. La stessa norma prevede – ed è questa una delle principali novità introdotte con la novella del 2017 – che tale fondo non è previsto da parte di quelle amministrazioni aggiudicatrici per le quali sono in essere contratti o convenzioni che prevedono modalità diverse per la retribuzione delle funzioni tecniche svolte dai propri dipendenti. Infine, ed è questa l'altra significativa novità introdotta con il primo decreto correttivo, è previsto che gli enti che costituiscono o si avvalgono di una centrale di committenza possono destinare il fondo o parte di esso ai dipendenti di tale centrale. In ultimo, la norma prevede la sua applicazione agli appalti relativi a servizi o forniture nel caso in cui sia nominato il direttore dell'esecuzione. La disposizione di cui al presente comma si applica agli appalti relativi a servizi o forniture nel caso in cui è nominato il direttore dell'esecuzione. Con riguardo alle disposizioni di cui al presente articolo in materia di incentivi per le funzioni tecniche si veda anche l'atto di segnalazione n. 1/2021 dell'Anac. BibliografiaCaringella, Giustiniani, Mantini (a cura di), Trattato dei contratti pubblici, Roma 2021; Caringella, Manuale dei contratti pubblici, Roma 2021; Caringella, Protto, Il Codice dei contratti pubblici dopo il correttivo, Roma, 2017; De Nictolis, I nuovi appalti pubblici. Appalti e concessioni dopo il d.lgs. 56/2017, Bologna, 2017; Esposito (a cura di), Codice dei Contratti Pubblici, Milano, 2017; Giuffrè, Provenzano, Tranquilli (a cura di), Codice dei Contratti Pubblici, Napoli, 2019; Mastragostino (a cura di), Diritto dei contratti pubblici. Assetto e dinamiche evolutive alla luce del nuovo codice, del decreto correttivo 2017 e degli atti attuativi, Torino, 2017; Rovelli, Manuale del Rup, Roma, 2021. |