Decreto legislativo - 18/04/2016 - n. 50 art. 141 - (Norme applicabili ai concorsi di progettazione e di idee nei settori speciali)12[1. Ai concorsi di progettazione e di idee nei settori speciali si applicano le disposizioni di cui agli articoli 152, commi 1, 2, 3 e 5, primo, secondo, terzo e quarto periodo, 153, comma 1, 154, commi 1, 2, 4 e 5, 155 e 1563. 2. Gli enti aggiudicatori che hanno indetto un concorso di progettazione inviano un avviso sui risultati del concorso. 3. Il bando di concorso contiene le informazioni indicate nell'allegato XIX e l'avviso sui risultati di un concorso contiene le informazioni indicate nell'allegato XX nel formato stabilito per i modelli di formulari. Tali modelli di formulari sono stabiliti dalla Commissione europea mediante atti di esecuzione4. 4. L'avviso sui risultati di un concorso di progettazione è trasmesso all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea entro trenta giorni dalla chiusura del medesimo. Si applica l'articolo 153, comma 2, secondo periodo. 5. L'articolo 130, commi da 2 a 6 si applica anche agli avvisi relativi ai concorsi di progettazione5.]
[1] Articolo abrogato dall'articolo 226, comma 1, del D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36, con efficacia a decorrere dal 1° luglio 2023, come stabilito dall'articolo 229, comma 2. Per le disposizioni transitorie vedi l'articolo 225 D.Lgs. 36/2023 medesimo. [2] Rubrica sostituita dall'articolo 87, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56. [3] Comma sostituito dall'articolo 87, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56. [4] Comma modificato dall'articolo 87, comma 1, lettera c), del D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56. [5] Comma modificato dall'articolo 87, comma 1, lettera d), del D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56. InquadramentoLa norma in commento delinea, attraverso il richiamo ad alcune delle norme del successivo Capo IV in materia di concorsi di progettazione e di idee nei settori ordinari, la disciplina applicabile a detti concorsi nei settori speciali, e quindi a quelli indetti dalle stazioni appaltanti che esercitano una o più delle attività di cui agli artt. da 115 a 121 (gas ed energia termica), energia elettrica, acqua, servizi di trasporto, porti e aeroporti, servizi postali e estrazioni di gasa, carbone e altri combustibili). Secondo la definizione dell'art. 3, c. 2, lett. ddd) del d.lgs. n. 50/2016, i concorsi di progettazione sono “le procedure intese a fornire alle stazioni appaltanti, nel settore dell'architettura, dell'ingegneria, del restauro e della tutela dei beni culturali e archeologici, della pianificazione urbanistica e territoriale, paesaggistica, naturalistica, geologica, del verde urbano e del paesaggio forestale agronomico, nonché nel settore della messa in sicurezza e della mitigazione degli impatti idrogeologici ed idraulici e dell'elaborazione di dati, un piano o un progetto, selezionato da una commissione giudicatrice in base a una gara, con o senza assegnazione di premi”. Il primo correttivo al Codice (art. 87), con l'interpunzione di un periodo dell'art. 152 e due commi dell'art. 154 ha peraltro specificato in via ampliativa il rinvio effettuato. Analogamente al previgente assetto normativo, che dedicava agli artt. 235, 236 e 237 un'apposita disciplina ai concorsi di progettazione, solo in parte integrata da rinvii a quella dei settori ordinari, anche l'art. 141 opera, per un verso, un richiamo ad alcune delle disposizioni del Capo IV e, per altro verso, introduce ‒ soprattutto in materia di pubblicità e trasparenza – disposizioni specificatamente riferite ai concorsi di progettazione e di idee dei settori speciali: emerge, al riguardo, il rapporto di specialità dei concorsi di progettazione dei settori speciali rispetto a quelli disciplinati dai successivi artt. 252 e ss. del Codice. Pubblicità e trasparenzaL'art. 141, ai commi da 2 a 4, prevede una specifica disciplina in materia di informazioni e di mezzi di pubblicazione, cosicché, relativamente a detti aspetti, non si applica quella riguardante i settori ordinari; ciò, salvi gli espressi richiami di cui si dirà nel corso del commento. Proprio per effetto del rinvio operato dal comma 1 dell'art. 141 al comma 1 dell'art. 153 è anzitutto previsto che gli enti aggiudicatori, qualora intendano indire un concorso di progettazione, devono rendere nota tale intenzione mediante un bando o un avviso di concorso (nel quale devono anche indicare l'eventuale intenzione di aggiudicare un appalto relativo ai servizi successivi ai sensi dell'art. 63, comma 4) redatto in conformità all'Allegato XIX del Codice (in proposito si rinvia al commento dell'art. 153). Dopo di che, gli enti aggiudicatori che abbiano espletato un concorso di progettazione ne comunicano i risultati con un avviso redatto in conformità all'Allegato XX del Codice (v. commento all'art. 153); avviso che, stante il richiamo all'art. 153, comma 2, seconda parte, può, nei particolari casi previsti da detta disposizione, anche non contenere le informazioni relative all'aggiudicazione, ma che deve sempre e comunque essere trasmesso all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione Europea entro 30 giorni dalla chiusura del medesimo. Si applicano inoltre i commi da 2 a 6 dell'art. 139 (comma 4) circa la redazione e le modalità di pubblicazione dei bandi e degli avvisi. La normativa di rinvioIl quadro della disciplina applicabile ai concorsi di progettazione nei settori speciali si completa con gli ulteriori rinvii operati dal comma 1 ad alcune delle norme di cui agli artt. da 152 a 156, al cui commento si rinvia. In particolare, è prevista anche nei settori speciali la possibilità di indire sia concorsi di progettazione nel contesto di una procedura di aggiudicazione di appalti pubblici di servizi, che di concorsi di progettazione che si limitino a prevedere premi di partecipazione o versamenti di rimborsi spese a favore dei concorrenti (art. 152, comma 1). Le soglie di cui all'art. 35 si determinano come nei settori ordinari (art. 152, comma 2); con l'aggiudicazione la stazione appaltante acquista la proprietà del progetto vincitore ed è prevista la possibilità di affidare al vincitore del concorso, con procedura negoziata senza bando, i successivi livelli di aggiudicazione (art. 152, comma 5, secondo, terzo e quarto periodo), mentre non è prevista l'acquisizione in proprietà del progetto vincitore (primo periodo del comma 5 dell'art. 152) e nemmeno la regola secondo cui sono richiesti progetti o piani con livello di approfondimento pari a quello di un progetto di fattibilità tecnica ed economica (art. 152, comma 4). Stante il richiamo al comma 1 dell'art. 154, che a sua volta richiama le disposizioni dei titoli I, II, II e IV della Parte II, si applicheranno le norme generali in materia di qualificazioni delle stazioni appaltanti, procedure di affidamento e principi in materia di aggiudicazione; nonché, in conformità ai principi di non discriminazione e di parità di trattamento, sarà vietato che l'ammissione alla partecipazione ai concorsi di progettazione possa essere limitata territorialmente o che possa dipendere dalla natura di persona fisica o giuridica dei candidati (comma 2 dell'art. 154). Non inizialmente prevista nell'originario testo del Codice, con il primo correttivo è stata invece consentita l'articolazione della procedura di gara in due fasi, come previsto dai commi 4 e 5 dell'art. 154. Il rimaneggiamento ha quindi il pregio di eliminare una restrizione non giustificata dalla complessità degli incanti nei servizi sociali, garantendo così maggiore flessibilità all'amministrazione. Non sono invece ancor'oggi direttamente applicabili le prescrizioni in materia di requisiti di partecipazione di cui al comma 3 della medesima norma. Si applicano, invece, integralmente le disposizioni di cui all'art. 155, che disciplina le commissioni giudicatrici, e all'art. 156, relativo ai concorsi di idee. BibliografiaCaringella, Manuale di diritto amministrativo, Roma, 2021; De Nictolis, Appalti pubblici e concessioni, Bologna, 2020. |