Decreto legislativo - 18/04/2016 - n. 50 art. 154 - (Organizzazione dei concorsi di progettazione e selezione dei partecipanti)1

Marco Giustiniani

(Organizzazione dei concorsi di progettazione e selezione dei partecipanti)1

[1. Per organizzare i concorsi di progettazione, le stazioni appaltanti applicano procedure conformi alle disposizioni dei titoli I, II, III e IV della Parte II e del presente capo.

2. L'ammissione alla partecipazione ai concorsi di progettazione non può essere limitata:

a) al territorio della Repubblica o a una parte di esso;

b) dal fatto che i partecipanti debbono essere persone fisiche o persone giuridiche.

3. Sono ammessi a partecipare ai concorsi di progettazione, per i lavori, i soggetti in possesso dei requisiti stabiliti con il decreto di cui all'articolo 24, comma 2. I requisiti di qualificazione devono comunque consentire condizioni di accesso e partecipazione per i piccoli e medi operatori economici dell'area tecnica e per i giovani professionisti2.

4.In caso di intervento di particolare rilevanza e complessità, la stazione appaltante può procedere all'esperimento di un concorso di progettazione articolato in due gradi. Il secondo grado, avente ad oggetto l'acquisizione del progetto di fattibilità, si svolge tra i soggetti individuati attraverso la valutazione di proposte di idee presentate nel primo grado e selezionate senza formazione di graduatorie di merito e assegnazione di premi. Al vincitore del concorso, se in possesso dei requisiti previsti, può essere affidato l'incarico della progettazione definitiva ed esecutiva a condizione che detta possibilità e il relativo corrispettivo siano previsti nel bando3.

5.Le stazioni appaltanti, previa adeguata motivazione, possono procedere all'esperimento di un concorso in due fasi, la prima avente ad oggetto la presentazione di un progetto di fattibilità e la seconda avente ad oggetto la presentazione di un progetto definitivo a livello architettonico e a livello di progetto di fattibilità per la parte strutturale ed impiantistica.

Il bando può altresì prevedere l'affidamento diretto dell'incarico relativo alla progettazione esecutiva al soggetto che abbia presentato il migliore progetto definitivo.]

[1] Articolo abrogato dall'articolo 226, comma 1, del D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36, con efficacia a decorrere dal 1° luglio 2023, come stabilito dall'articolo 229, comma 2. Per le disposizioni transitorie vedi l'articolo 225 D.Lgs. 36/2023 medesimo.

[3] Così rettificato con Comunicato 15 luglio 2016 (in Gazz. Uff., 15 luglio 2016, n. 164), successivamente modificato dall'articolo 95, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56.

Inquadramento

La norma in commento recepisce l'art. 80 della Direttiva n. 2014/24/UE e riproduce il contenuto degli artt. 101, 105 e 109 del d.lgs. n. 163/2006, intervenendo in maniera innovativa sul disposto di cui al previgente art. 109.

Tale disposizione prevedeva la possibilità di articolare il procedimento per i concorsi di progettazione in due gradi limitatamente alle ipotesi di «particolare rilevanza e complessità» dell'intervento che si intende realizzare, ovvero per qualsivoglia altra esigenza, previa congrua ed adeguata motivazione.

L'art. 154 del nuovo Codice, rispettivamente ai commi 4 e 5, ripropone queste due fattispecie – denominate concorsi «in due gradi» nel caso di particolare rilevanza e concorsi «in due fasi» nelle altre ipotesi – ed apre alla possibilità, esclusa sotto il vigore del vecchio Codice, di affidamento della progettazione esecutiva al soggetto che abbia presentato il miglior progetto definitivo all'esito del concorso di progettazione in due gradi (ultimo cpv del comma 5).

Ulteriore novità rispetto al regime previgente concerne l'obbligo di invitare almeno dieci candidati, originariamente contenuto nel comma 2 dell'art. 105 e non riprodotto nel Codice del 2016.

In linea generale, la norma prevede un espresso rinvio alle procedure previste per l'aggiudicazione dei contratti di appalto nei settori ordinari.

La norma richiama l'applicazione dei principi di non discriminazione e parità di trattamento, con particolare riferimento alle limitazioni territoriali, alla necessità di garantire l'accesso alle procedure alle PMI e ai giovani professionisti.

Iter procedimentale

I commi 1 e 2, relativamente alla organizzazione dei concorsi e all'ammissione e selezione dei partecipanti, rispettivamente, rinviano alle procedure previste dai Titolo I (appalti sopra e sotto soglia di rilevanza comunitaria), II (qualificazioni delle stazioni appaltanti), III (procedure di affidamento) e IV (principi in materia di aggiudicazione) della Parte II del Codice (comma 1).

In conformità ai principi di non discriminazione e di parità di trattamento, la disposizione vieta che l'ammissione alla partecipazione ai concorsi di progettazione possa essere limitata territorialmente o che possa dipendere dalla natura di persona fisica o giuridica dei candidati (comma 2), garantendo al contempo che i requisiti di qualificazione devono comunque consentire condizioni di accesso e partecipazione per i piccoli e medi operatori economici (definiti all'art. 3, lett. aa) e per i giovani professionisti (comma 3).

I concorsi in due gradi

L'art. 154, comma 4, disciplina l'ipotesi di concorso di progettazione «di particolare rilevanza e complessità» che può essere articolato in due gradi: nel primo grado si selezionano i concorrenti attraverso la valutazione delle loro proposte di idee, senza formazione di graduatorie e senza assegnazione di premi; nel secondo grado, che rappresenta una vera e propria procedura ristretta, si procede alla valutazione dei progetti di fattibilità e all'individuazione del vincitore del concorso, al quale, se previsto dal bando, può anzitutto essere corrisposto un premio, oppure, se in possesso dei requisiti e sempre che il bando ne preveda la possibilità, oltre che il relativo corrispettivo, può essere affidato l'incarico della progettazione definitiva ed esecutiva.

Al riguardo, la dottrina ha sottolineato che la divisione in fasi attiene a profili strutturali della procedura di natura esclusivamente formale: trattasi, in ogni caso, di un procedimento unitario in cui vi è una sorta di prequalifica (Buonanno, (1), 710). Da tanto discende che le fasi non hanno alcuna autonomia e che i provvedimenti assunti a conclusione della prima fase hanno valenza endoprocedimentale e sono priva di portata autonomamente lesiva.

I concorsi in «due fasi»

Mentre al concorso di progettazione in «due gradi» si può ricorrere – come visto – solo in presenza di interventi di particolare rilevanza e complessità, nel caso di concorso di progettazione «in due fasi», invece, si può prescindere da detto presupposto, ma occorre, attraverso una «adeguata motivazione», ossia attraverso una motivazione rinforzata e più ampia rispetto a quella necessaria ai sensi del comma 4, dare conto delle ragioni che inducono alla scelta della procedura bifasica; ciò nell'ottica di tutelare il principio di trasparenza e di proporzionalità, oltre che quello di concorrenza, rispondendo all'esigenza di rendere edotti gli operatori del settore che il concorso di progettazione potrebbe concludersi con l'affidamento di un contratto di appalto di servizi di progettazione.

Il procedimento si articola, pertanto, in una prima fase, avente ad oggetto la presentazione di un progetto di fattibilità, seguita da una seconda fase, avente ad oggetto la presentazione di un progetto definitivo a livello architettonico e a livello di progetto di fattibilità per la parte strutturale e impiantistica.

A differenza del concorso di progettazione in «due gradi» che, come visto, è considerato un procedimento unitario, la fattispecie di cui al comma 5 sembra invece delineare due fasi autonome, in quanto dirette all'acquisizione, da parte della stazione appaltante, di due tipi diversi di progetti, ossia il progetto di fattibilità (nella prima fase) e quello definitivo (nella seconda fase); con correlativa possibilità che vengano individuati due diversi vincitori.

Ove previsto dal bando, al soggetto che abbia presentato il miglior progetto definitivo potrà essere affidato in via diretta l'incarico relativo alla progettazione esclusiva.

Bibliografia

Buonanno, in Caringella, Protto (a cura di) Codice e Regolamento Unico dei Contratti Pubblici, Trento, 2011, 709-711; Nunziata, I concorsi di progettazione e di idee, in Clarich (a cura di), Commentario al Codice dei Contratti Pubblici, II ed., Torino, 2019; Scalise, Massari, I concorsi di progettazione e di idee, in Caringella, Mantini, Giustiniani (a cura di), Trattato sui contratti pubblici, Roma, 2021.

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